Volendo trovare un aggettivo appropriato per definire la gestione dell'operazione pomposamente battezzata "Bilancio partecipativo", si può usare soltanto VERGOGNOSO.
Volendo trovare un'altra definizione, potremmo utilizzare "CIALTRONATA PARTECIPATIVA PILOTATA".
Volendo trovare un'altra definizione, potremmo utilizzare "CIALTRONATA PARTECIPATIVA PILOTATA".
Il lavoro sottotraccia per trasformare il parco pubblico Parcobaleno di via Gramsci in una "dependence" scolastica è iniziato nel lontano 2016, da parte del Sig. Cipriani, poco dopo essere stato eletto. Già allora aveva ben chiaro il piano relativo al parco, cioè annetterlo all'Istituto comprensivo; senza dubbio per mantenere le promesse spese a favore della sua "utenza", del suo "bacino elettorale"; le scuole.
Nonostante regole ben definite per iter, modalità di presentazione dei progetti e tempi di votazione si è proceduto per settimane ad una navigazione a vista senza plausibili e convincenti spiegazioni. Lo slittamento di mesi per l'esercizio del voto per la scelta dei progetti è la testimonianza dell'approssimazione con la quale questa Amministrazione è solita affrontare le cose. Tuttavia questo "scivolamento" temporale ha una sua precisa ragione, consentire una capillare e permanente campagna nei confronti di bambini e genitori all'interno della scuola, dove naturalmente nessun'altro ha accesso. In altre parole il progetto "Un parco 10 e lode" ha potuto operare in regime (vocabolo non casuale) di monopolio. Supposizioni condivise da molti se non dai più.
Certo che le affermazioni della dirigente scolastica, Sig.ra.Grassi non hanno contribuito a dissipare i molti dubbi riguardanti questa coordinata operazione (Cipriani/Grassi) perché dire "che l'unica proposta ricevuta dall'amministrazione comunale è stata quella di aderire all'iniziativa del bilancio partecipativo" più che una smentita è un'ammissione di "colpevolezza". Non siamo a conoscenza di analoghi "solleciti" ad altre associazioni, comitati ecc. perché presentassero iniziative, proposte, progetti. Da parte nostra continuiamo a sostenere che la scuola non aveva titolo di presentare una proposta che prevedesse l'acquisizione di un'area pubblica, se ne aveva l'esigenza poteva farlo avvalendosi di altre forme e modalità, più istituzionali e trasparenti. Formulata nel contesto del Bilancio partecipativo certifica solo che si è solo voluto bypassare le regole.
Mai come in questa circostanza i proverbi popolari si dimostrano utili e saggi: è bene quel che finisce bene, non si fanno i conti senza l'oste, il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi ecc. ecc. Dopo lo spoglio delle schede, 466 i votanti, non pochi per la verità, è risultato vincitore il progetto promosso dalla Consulta degli animali "Ci siamo anche noi". Siamo felici di esserci evitati un ulteriore contenzioso amministrativo/legale defatigante e inutile con questa inetta amministrazione; inevitabile, qualora il progetto caldeggiato dalla scuola avesse prevalso.
A nulla sono servite le pressioni "energiche" e tutt'altro che velate nei riguardi della Presidente della Consulta perché non rompesse le "scatole" sulle modalità di voto a garanzia della sua totale regolarità.
Sig. Cipriani se ne faccia una ragione! Anche se siamo certi troverà altri bizzarri espedienti per mantenere ciò che ha promesso; errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
E sulla sua "natura" non ci sentiamo proprio di garantire nulla.
Alla prossima cialtronata.
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