mercoledì 30 dicembre 2009

Quel falso federalismo che sta distruggendo l'Italia delle autonomie

Con l’accetta, maneggiata dal ministro leghista Roberto Calderoli, del solito emendamento alla legge finanziaria si è inferto, da Roma, un taglio secco al numero dei consiglieri comunali, si sono decapitate le circoscrizioni e i difensori civici, si è rattrappita l’autonomia di ottomila Comuni. Anni di dibattito politico azzerati di colpo. L’alibi? Ridurre il costo della politica. Risibile perché il “risparmio” è molto relativo, mentre ben altre economie si sarebbero potute ottenere agendo sui 945 parlamentari e su migliaia di consiglieri e assessori regionali. Molti dei quali pagati svariate migliaia di euro al mese. Contro i 19 euro lordi a riunione (una volta o due al mese) dei consiglieri dei Comuni minori e il costo minimo degli eletti nelle circoscrizioni il cui incarico poteva essere reso gratuito evitando di abolire lo stesso decentramento di quartiere. Alla faccia della partecipazione e dello spirito federale. In realtà alla Lega Nord importa la secessione di intere regioni del Nord e non un’Italia federale poggiata sulle autonomie. Ma pure agli altri maggiori partiti poco sembra interessare il ruolo dei Comuni. Ho sentito in tv protestare vibratamente soltanto l’on. Bruno Tabacci, ex Udc oggi rutelliano, esponente dell’autonomismo cattolico. Gli stessi eredi del Pci, all’epoca sensibile al ruolo delle assemblee elettive, non hanno espresso dissensi molto avvertibili. Hanno reagito i piccoli gruppi, come i Verdi di Angelo Bonelli che ha accusato Pdl e Pd di voler “monopolizzare” i consigli comunali. Logica coerente in effetti la riduzione del 20 per cento inferta dal centro al numero dei consiglieri (e di conseguenza degli assessori) inciderà pesantemente sulla pluralità della rappresentanza democratica: i consigli con 40 componenti, ad esempio, scenderanno a 32, quelli con 30 a 24, togliendo quasi ogni spazio ai gruppi minori (per lo più di sinistra) e alle liste locali, cioè a presenze che hanno spesso animato la vita politica locale. E’ il logico proseguimento, a livello comunale (le Province per ora ne sono fuori), della “porcata” calderoliana imposta nell’elezione di un Parlamento dal quale i piccoli gruppi sono assenti e i 945 presenti sono stati designati dai partiti e non più eletti col voto di preferenza. Si poteva attendere di discutere la Carta delle Autonomie. Invece, dal centro e col rozzo strumento della legge finanziaria, si è dato uno schiaffo palese alle Regioni alle quali la Costituzione assegna la materia degli Enti locali. Per la quale, invero, poco e con poca creatività esse hanno fatto. Alcune hanno esteso fino al mare le Comunità Montane (oggi tutte con meno fondi) le quali invece svolgono un utile ruolo di aggregazione per i tanti micro-Comuni delle terre alte. I “risparmi” in consiglieri (circa 35.000 posti) si avranno soprattutto in Lombardia e in Piemonte, nelle regioni cioè con la più alta polverizzazione municipale: la sola Lombardia conta 1.546 Comuni e quindi molte migliaia di consiglieri. Il Piemonte allinea oltre 1.200 torri municipali. E’ una secca riduzione dell’autonomia dei Comuni e delle stesse Regioni, e viene da lontano. Viene dalla legge che ha immesso nel sistema italiano, partendo dai “rami bassi”, una forma presidenzialista con l’elezione diretta dei sindaci e poi, via via, delle altre istituzioni. Ma così – si obietta – si è garantita stabilità alle amministrazioni. Certo, e però i consigli comunali sono stati declassati a pura cassa di risonanza. Prima disponevano di poteri a volte eccessivi. Oggi non contano quasi nulla. Il caso Moratti Temi di primaria importanza non passano più dai consigli, ma sono semplici atti di giunta. Davanti alle telecamere di “Report”, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, si è, in pratica, vantata di comparire in consiglio comunale tre volte l’anno e di non rispondere, di fatto, ad un centinaio di interrogazioni consiliari. Anni fa sarebbe successo il finimondo. Non a caso, allora, le sedute erano spesso affollate di cittadini. Oggi che senso avrebbe? Con la riduzione del 20 per cento dei consiglieri, si rattrappirà l’arco stesso della rappresentanza, si spegneranno ulteriormente il dibattito e l’interesse dei cittadini. Aboliti nelle città piccole e medie i consigli circoscrizionali, abolito i difensori civici, la partecipazione democratica dal basso sarà un ricordo lontano: di quando la sinistra dc si batteva per essa con forza, il Partito socialista, con Aldo Aniasi e Carlo Tognoli, parlava di Repubblica delle Autonomie e il Partito comunista portava ad esempio di democrazia le assemblee elettive locali. Tutto questo con una Lega Nord che dovrebbe essere federalista e che invece ha lasciato scippare ai Comuni l’Ici (compensata solo in parte dal centro), ed ora, sempre da Roma, li spoglia di un altro pezzo di autonomia decisionale. Al Pd vien da chiedere: non sarebbe stato “alternativo” differenziarsi a fondo da questo governo-azienda che devitalizza la democrazia a colpi di commissariamenti straordinari e di finanziarie penalizzanti per le rappresentanze di base?

* di Vittorio Emiliani da “l’unità” del 28 dicembre 2009

giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale, Craciùn Fericìt, La Multi Ani! Dai bambini romeni di Macìn e Braila


In occasione del Santo Natale speriamo di farvi cosa gradita inviandovi gli auguri di Buone Feste (Craciùn Fericìt) dai bambini di Macin e di Braila, direttamente dalla Casetta di Braila, poco distante (li separa il Danubio e tanta neve!) da quella di Macìn. Grazie a chi li ha in qualche modo aiutati e...

Non dimenticatevi di loro e Buon Natale a tutti
da Antonio Oldani per Associazione "Cuore per Cuore".

mercoledì 23 dicembre 2009

Il Presepe della Roveda

Natale è la Festa della dignità del piu' piccolo ed indifeso tra gli emarginati. Natale vuol dire perdono.
Esprimiamo tutto il nostro disagio di fronte al tentativo di un gruppo di anonime mamme frequentanti la Materna di Roveda di stravolgere il significato del Natale . E' questo un Natale amaro per molti papà che sono costretti persino a salire sui tetti delle loro fabbriche per difenderle e hanno già detto ai loro bambini che quest'anno Babbo Natale sarà piu' avaro del solito. Tira poi nel Belpaese un'aria pesante che le persone piu' responsabili si augurano venga al piu' presto superata per cercare di risolvere in primo luogo gli effetti di una crisi economica sempre piu' grave e che immiserisce le nostre famiglie . Ma a Roveda (frazione di Sedriano) c'è chi trova il tempo di montare una polemica sterile quanto irresponsabile che viene ben sintetizzata dal titolo aggressivo della stampa : GENITORI FURIOSI . LE MAESTRE NON FANNO IL PRESEPE IN AULA PERCHE' E' PRESENTE UNA BAMBINA MUSSULMANA . E poi nella lettera inviata alla stampa ecco apparire una frase minacciosa: "Non siamo noi italiani che ci dobbiamo integrare....". Non vogliamo dare lezioni a nessuno, ma forse sarebbe il caso in primo luogo per i Cristiani di riscoprire il significato del Natale. Non pochi sacerdoti nelle nostre Chiese domenica scorsa su invito dell' Arcivescovo di Milano hanno ricordato che "....il Natale è la festa della dignità del piu' piccolo ed indifeso tra gli emarginati". Cioè di Dio fattosi bambino e nato in una misera grotta, (poichè nessun albergo ha voluto ospitare la Sacra Famiglia) per saggiare il livello di solidarietà delle sue creature predilette. Per quanto riguarda il Presepe , com'è noto, è frutto di una intuizione di uno dei piu' Grandi Santi Italiani, Francesco di Assisi, che invitava i suoi contemporanei a "non passare il mare con le armi in nome della fede ma a far rinascere Gesu' nel cuore e a esaltare la semplicità, l'umiltà, la povertà di nostro Signore". Ma i sacerdoti nella IV domenica di Avvento hanno ricordato anche che il "Natale è perdòno". Ecco, a nostro modesto parere, sarebbe davvero un bel gesto tornare tutti a ragionare prima di aggredire qualcuno per qualsiasi motivo.Un gesto ancora migliore sarebbe poi quello di chiedere perdòno almeno alla bambina di 3 anni che è stata maldestramente gettata in pasto alla "cronaca" per il solo fatto di essere figlia di mussulmani. Buon Natale a tutta la comunità scolastica della Roveda.

*Antonio Oldani Presidente Comitato Pace del Magentino.

Auguri di Buon Natale e Buone Feste dal Gruppo Promotore per la rinascita della "SINISTRA DI SEDRIANO"
E' proprio vero che le disgrazie non vengono mai sole. Annate pessime quelle del 2008 e del 2009!! Ad aprile 2008 vince Berlusconi e la Sinistra, sconfitta, sparisce dal Parlamento , non era mai successo nella Storia d' Italia. A giugno 2009 a Sedriano , dopo 20 anni di centrosinistra, vince un Sindaco integralista, grazie all' aiuto decisivo del simbolo di Lega Nord. E infine a settembre arriva la crisi finanziaria mondiale piu' terribile degli ultimi 70 anni. La gente si immiserisce, ha le idee confuse e si incattivisce , anche sulla spinta della propaganda razzista dei leghisti. La sinistra, dispersa in mille rivoli, e anche il PD, pensano solo a regolare i conti al loro interno. Eppure la gente ha reagito. Gli studenti sono entrati in azione come mai da decenni, e vi sono state mille e piu' iniziative antirazziste contro le nostre barbarie quotidiane verso gli immigrati, e gli operai/invisibili sono saliti persino sui tetti per difendere le loro fabbriche. E infine ecco l'immensa fiumana viola del 5 dicembre a Roma. Ma tutto questo non si è ancora tradotto in un protagonismo politico e del resto chi, come noi, continua a pensare che il popolo ha ancora bisogno di una Sinistra sociale e solidale, ambientalista e pacifista, plurale ed unitaria, ha capito che bisogna darsi da fare, subito, partendo dalla realtà del borgo natìo e dai problemi reali di chi nel borgo ci abita, lavora, vive,soffre e in fondo cerca comprensione e chiede aiuto. Noi ci siamo rimessi in pista per questo, per aiutare la nostra gente, compresi quelli arrivati qui da poco, a cavarsela, a darsi una mano l'un l'altro e a partecipare per costruire una comunità migliore. Vogliamo dare il nostro contributo e per questo abbiamo bisogno di aggregare tutti coloro, i giovani in primo luogo, che condividono questo obiettivo. In testa e nel cuore da qualche tempo sono tornate le belle canzoni popolari di un tempo, che spesso non hanno neanche un autore certo, perchè erano operai e contadini a inventarle e che sono ancora attuali, come quella che dice: "..Nostra Patria è il Mondo Intero, Nostra Legge è la Liberta, ed un Pensiero Ribelle in cor ci sta!"

Auguri Sinceri dai vostri amici della Sinistra di Sedriano!

lunedì 21 dicembre 2009

Vadalà, sta di qui e sta di là

"I fatti separati dalle opinioni" era il motto del mitico Panorama di Lamberto Secchi. Poi con il tempo quel motto è caduto in prescrizione, soppiantato da un altro decisamente più pratico "Niente fatti, solo opinioni". I primi non devono disturbare le seconde. Senza Fatti, si può sostenere tutto e il contratrio di tutto. Con i Fatti no.
Riportiamo di seguito alcuni articoli pubblicati su "Città Oggi" firmati dal giornalista che si occupa di Sedriano, Domenico Vadalà :

  • La realizzazione dell'area feste non è stata solo una promessa in campagna elettorale. La nuova Amministrazione comunale è pronta a mettere mano alla realizzazione dell'intervento. Infatti, l'operazione è destinata a trovare presto concreta attuazione. (...) "Al via l'area feste" 23/07/2009
  • Non molla il "Centro Sinistra Sedriano" sulle spese elettorali. Infatti, non pago delle polemiche sollevate alla seduta inaugurale del Consiglio comunale è tornato sul tema con una mozione per chiedere conto al "Centrodestra per Sedriano" delle spese sostenute in campagna elettorale. Insomma, nonostante che il sindaco Alfredo Celeste, si era preso l'impegno nel civico consesso di dare conto delle spese non appena il mandatario della campagna elettorale gli avesse consegnato il resoconto, l'opposizione non ha perso tempo a rilanciare la questione. (...) "Ancora sugli sprechi elettorali" 23/07/2009
  • Sarà che è cambiato il clima con la nuova Amministrazione comunale, sarà che agli appuntamenti è stato dato un tocco di novità, certo che adesso feste e manifestazioni raccolgono una grande partecipazione. (...) Insomma la gente ha riscoperto interesse per quelle stesse manifestazioni che prima evidentemente, non suscitavano l'appeal che adesso invece riscuotono. (...) "Eventi" 17/09/2009
  • I contribuenti quando devono mettere mano al portafoglio non sono certo contenti, ma se poi gli si dovesse chiedere di pagare tutto in una volta non sarebbero molto felici. Quello che sarebbe potuto accadere ai contribuenti sedrianesi se non fosse intervenuta l'Amministrazione comunale per scaglionare la tassa della spazzatura in pagamento in questo mese di Ottobre. Siccome la precedente Amministrazione con le elezioni comunali di mezzo aveva preferito non inviare i bollettini per evitare un impatto non proprio piacevole a ridosso dell'appuntamento con le urne si sono accumulati e ora sono inevitabilmente in arrivo. (...) "Spazzatura rateizzata" 22/10/2009
Nel frattempo nel mese di Ottobre a Sedriano e a livello nazionale (Corriere della Sera, Libero, Riformista, vari blog, radio Popolare, radio Radicale, radio Rai, ...) montava la polemica sulle dichiarazioni fatte dal sindaco Celeste sulla questione dei matrimoni Civili. Su "Città Oggi" il fatto non è stato mai evidenziato in maniera adeguata, se non sul sito Web il 24/10/2009 riportando le dichiarazioni di un consigliere PD della Provincia che chiedeve al prefetto di sciogliere il comune, rilasciate all'agenzia di stampa Adnkronos. La questione ritorna su "Citta Oggi" il 05/11/2009 con un'articolo "Ancora sul matrimonio" dove si dà voce solo al Sindaco sulle polemiche che per tre settimane avevano tenuto banco. E questo è accaduto anche per lo sfratto del gruppo giovanile del GAS, notizia copletamente scomparsa su "Città Oggi". E questi sono solo alcuni esempi .

Buona fede e imparzialità vanno a braccetto e sono il contrario di partito preso, faziosità e partigianeria. Ma è bene evidenziare che l'imparzialità non va confusa con le chimere dell'obiettività e della neutralità. L'arbitro non è nè neutrale nè obiettivo: vede quel che può e magari è più o meno restio a fischiare certi tipi di falli, a concedere certi tipi di punizioni o di calci di rigore, a tollerare certe condotte in campo. Ma, se è in buona fede, è imparziale. Non si propone di far vincere questa o quella squadra. Tratta tutte le squadre e tutti i giocatori allo stesso modo. Una volta prese le sue misure, le applica a tutti in maniera eguale. Questo non significa che dia un colpo al cerchio e uno alla botte. Se deve espellere uno, o due, o tre giocatori ai Verdi che se lo meritano con la loro condotta grave, non cercherà di espellerne altrettanti ai Rossi se non se lo meritano. Questa non sarebbe imparzialità, ma cerchiobottismo. L'arbitro neutrale non fischia mai per non scontentare nessuno, cioè è un pessimo arbitro. L'arbitro cerchiobottista cerca di fischiare una volta da una parte e una volta dall'altra per accontentare tutti, ed è anche lui un pessimo arbitro. L'arbitro imparziale fischia ogni volta che gli pare giusto farlo, alla luce dei regolamenti, della sua coscienza dei pesi e delle misure che è abituato ad applicare in ogni partita, su tutti i campi, nei confronti di chiunque gli capiti a tiro. A parità di comportamenti, pari sanzioni. Ecco, questo e solo questo è un buon arbitro.

Un giornalista indipendente, deve distingure all'interno di una notizia, il fatto cioè i famosi cinque punti: chi, che cosa, dove, quando e perché. Questi devono essere separati nettamente dalle opinioni. Per poter fare questo, è obbligo per il giornalista indipendente , controllare la fonte delle informazioni, per evitare che la notizia sia falsata dall' opinione di chi la racconta. Su "Città Oggi" viene quasi sempre riportata l'opinione del Sindaco di Sedriano, come fatto oggettivo e veritiero. Lasciamo ai voi che leggete l'onere della comprensione della motivazione di questo comportamento. Con questo noi non vogliamo assolutamente criticare l'operato di Vadalà, possiamo non condividerlo, ma lui è libero di fare il suo lavoro come meglio crede come recita anche l'articolo 21 della costituzione Italiana: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure....". Noi però possiamo contestare la sua scelta di diventare responsabile del Coordinamento editoriale del nuovo giornale comunale. Contestiamo questa sua scelta perchè la riteniamo eticamente scorretta e vediamo un chiaro conflitto di interessi con il lavoro che svolge a "Città Oggi". Noi chiediamo di fare un passo indietro o rinunciando al coordinamento del nuovo informatore comunale o non occupandosi più su "Città Oggi" di Sedriano.

A cura degli oppositori di strada del Circolo PRC "Rachel Corrie" di Sedriano.

domenica 20 dicembre 2009

"Mettiamoci nei loro panni"

Riceviamo e pubblichiamo.
Nonostante la bufera Comitato Pace e Acli mantengono la parola ,celebrando la Giornata dei Migranti. 18 dicembre.

Nonostante la copiosa nevicata, quasi imprevista, Comitato Pace del Magentino e Acli di Corbetta hanno mantenuto la parola. Verso le ore 21. 15 di Venerdi' 18 dicembre, lo striscione del Comitato pace accompagnato da almeno 45 coraggiosi/e si è incanalato, assistito in modo impeccabile dai vigili e carabinieri di Magenta, da via Kennedy verso la gelida Via Roma , con fiaccole, ombrelli, bandiere della Pace e 3/4 attivisti del Comitato con addosso abiti "stranieri" (africani e sudamericani). Con un megafono abbiamo spiegato il significato del 18 dicembre, Giornata Internazionale dei Migranti , proclamata dall' Onu il 4 dicembre 2000. Ci siamo fermati un attimo sul Sagrato della Basilica di San Martino , dove abbiamo dato la parola al giovane operaio albanese Nderim Peqini per la prima testimonianza dei migranti stranieri del nostro territorio. Simonetta Olchini di Acli Corbetta ha illustrato i valori del 18 dicembre: accoglienza, fratellanza universale, rispetto della figura del Migrante, costretto a lasciare la propria terra per aiutare la sua famiglia a sopravvivere. Abbiamo poi proseguito per Piazza Liberazione e ci siamo messi a cerchio attorno al bellissimo Presepe della Piazza. Lì hanno portato le loro testimonianze nell' ordine: Agustin Segura, operaio metalmeccanico, peruviano - Yunes El Zazi, mediatore culturale, marocchino e infine Mouslih Abdelhamid, marocchino, portavoce dell' Associazione islamica "AlifBa" di Abbiategrasso. Tutti sono in Italia da molti anni, e hanno un passato con tante sofferenze e ostacoli burocratici, ma tutti vogliono molto bene all' Italia e alla sua gente e si augurano un 2010 con piu' convivenza pacifica tra migranti e gente italiana. Nori Di Fant, magentina ma anch'essa migrante (dal Friuli), ha poi letto , al lume tremolante di una candela, un brano dello stupendo libro di Gianantonio Stella "Odissee, Italiani sulle rotte del sogno e del dolore", dedicato ai tanti migranti italiani che si avventurarono, non molti anni fa, sugli enormi e spesso traballanti bastimenti diretti verso "la Merica", cioè la terra promessa, del riscatto e della dignità. Nel 1923 la bambina di Amalia Pasìn mori' sulla nave e cosi' la madre scrisse in una lettera:" ...me la strapparono dalle braccia..e le legarono una grossa pietra al collo, di notte, con quelle onde cosi' nere e la calarono giu' in mare. Io urlavo..non volevo lasciarla sola povera bambina invece mi tennero indietro..quel tonfo in acqua non posso dimenticarlo mai!!" Cosi' devono aver gridato nei nostri giorni, in una lingua ora a noi incomprensibile , le tante madri cingalesi pakistane arabe e curde che hanno visto gettare nei nostri mari i corpicini dei loro bambini. Con decisione unanime una nostra delegazione, compresi i testimoni immigrati stranieri ,si è poi recata al presidio degli operai della Novaceta in Viale Piemonte, che lottano anche di notte, e staranno li' anche a Natale, per impedire la chiusura della loro storica fabbrica e la rovina di almeno 200 famiglie di gente onesta. Abbiamo espresso a loro tutta la nostra solidarietà e firmato anche la loro petizione contro il PGT(Piano di Governo del Territorio) del Comune di Magenta, che a loro parere riduce l'area produttiva attorno alla loro fabbrica, e quindi un possibile sviluppo della stessa. Insomma la neve non ha fermato l'ultima nostra iniziativa dell'anno a favore della Cultura della Pace e della Fratellanza. E nel 2010 ricominceremo subito, a partire dal 1° gennaio, dichiarata Giornata Mondiale della pace da parte della Chiesa Cattolica.

A cura di Antonio Oldani Presidente Comitatopace del magentino "info@comitatopace.it".

venerdì 18 dicembre 2009

I punti fermi

Riportiamo di seguito un articolo di Antonio Padellaro dove evidenzia in maniera netta 5 punti fermi in merito all’aggressione subita dal Presidente del Consiglio. Noi Sinistra di Sedriano condividiamo e sposiamo in pieno quanto scritto.

Viviamo momenti difficili ed è quindi necessario fissare alcuni punti fermi a cui noi del Fatto Quotidiano intendiamo attenerci. Primo. Silvio Berlusconi è stato oggetto di un'aggressione violenta che sgomenta e che deve suscitare in tutti la più ferma condanna. Il suo volto insanguinato e sofferente è una pagina nera per il nostro Paese. Secondo. L'autore dell'aggressione è uno psicolabile da dieci anni in cura per problemi mentali, e tanto basta per individuare la matrice del gesto. Terzo. Ieri a Milano il tanto celebrato sistema di sicurezza del premier ha fallito su tutta la linea. Si doveva e si poteva impedire che l'esagitato si avvicinasse a Berlusconi anche perché il suo atteggiamento era apparso subito sospetto. Quarto. La domanda sul clima infame che ha provocato l'aggressione è fuori luogo vista la personalità dell'aggressore. Ma se si vuole porre il problema di chi questo clima ha creato sottoscriviamo il giudizio di Rosy Bindi: il responsabile di questo clima è chi da mesi attacca tutte le istituzioni di questo paese, dal Quirinale, alla Corte costituzionale, alla magistratura. Quinto. Subito le teste di cuoio berlusconiane, politiche e giornalistiche si sono mobilitate per scatenare la caccia all'opposizione, politica e giornalistica. Sappiano costoro che per quanto ci riguarda non arretreremo di un millimetro nella contrapposizione civile e rigorosa al peggior governo della storia repubblicana.

*Antonio Padellaro tratto dal Fatto Quotidiano di Martedì 15/12/2009

lunedì 14 dicembre 2009

Ipse Dixit ! (L'ha detto davvero)

Riportiamo alcune dichiarazioni del Sindaco Celeste pubblicate sui giornali locali in questi ultimi sei mesi (da quando è in carica), lasciando a voi tutti i commenti.
Non c’è alcuna volontà di perseguire od ostacolare le persone che chiedono con garbo ed educazione un aiuto per le loro esigenze più immediate e spicciole. Del resto sarebbe assurdo vietare di dare una mano a chi ha bisogno (...). Il provvedimento è stato concepito proprio per scongiurare l'accattonaggio molesto, insistente e irritante negli spazi pubblici o aperti al pubblico. (Città Oggi 30/07/2009 – Ordinanza contro l'accattonaggio)
La differenza di cultura e la diversa concezione della famiglia e del matrimonio causano spesso problemi di questo tipo. Spiace che a rimmeterci siano sempre i bambini. Occorre rispolverare una cultura della famiglia come unione stabile. Stiamo pensando di organizzare convegni e di mettere anche a diposizione un apposito "ufficio-famiglia". (Settegiorni 21/08/2009 – Disgregazione delle famiglie)
L'impegno economico è sicuramente rilevante, ma quel che é peggio il dato disvela che i valori della famiglia sono in crisi anche in conseguenza della circostanza di matrimoni misti. Su nove minori che il Tribunale ci ha assegnati ben cinque sono figli di coppie miste che magari, pur di rimanere in Italia, non si sono preoccupate delle differenze al momento del matrimonio con il risultato che alla fine a pagare sono i più indifesi e fragili, cioé i bambini. (...). (Città Oggi 03/09/2009 – Emergenza minorenni)
E' stata una festa bellissima, come la volevamo noi, all'insegna del paese che si incontra per stare insieme e non del bazar. I cittadini sono stati contenti e in tanti ci hanno fermato per manifestarci la propria soddisfazione. (Settegiorni 11/09/2009 – Notte Bianca)
Si, è vero in tutte le iniziative che abbiamo organizzato si è registrata una grossa partecipazione. Il che non per casualità, ma perché abbiamo saputo interpretare le aspettative dei nostri concittadini e, di conseguenza, abbiamo immaginato e allestito gli eventi con quelle caratteristiche in grado di richiamare interesse e partecipazione. (Città Oggi 17/09/2009 – Festa della Roveda)
Il provvedimento nasce da sopravvenute esigenze di riorganizzazione degli spazi. La polizia locale si sposterà nella Casa Pastori mentre dove adesso c'é il Gas andranno le associazioni attualmente in Casa Pastori. Ammetto che consideriamo le politiche giovanili in modo ben diverso rispetto al Gas, che è rimasto un circolo chiuso. Noi puntiamo a coinvolgere i ragazzi nello sport, con il nuovo centro sportivo che si aggiungerà all'oratorio quale luogo di aggregazione. Per politiche giovanili non intendiamo la radio o il corso di lotta cinese. (Settegiorni 02/10/2009 – Il Gas deve cambiare posto)
E' un piano in continuità col passato solo fino ad un certo punto. Sono spariti gli esperti della pace nelle scuole, il teatro yoga e le danze del mondo, tutte cose che non avevano nulla a che vedere con l'educazione. (Settegiorni 02/10/2009 – Diritto allo Studio)
Quando ci siamo insediati abbiamo trovato un Comune decoroso, senza buchi, ma allo stesso tempo fermo, senza slancio. Adesso, come promesso in campagna elettorale, stiamo iniziando a valorizzarlo. (...) Ci siamo, e questo la gente l'ha percepito. Basta vedere quanti appuntamenti mi chiedono e quante volte mi fermano per strada. (Settegiorni 02/10/2009 – I miei primi cento giorni)
Pubblicizzeremo questo progetto anche per scoraggiare chi entra nel nostro paese con cattive intenzioni. Vogliamo far passare il messaggio "ti vedo e ti prendo, attenzione". Se qualcuno pensa di fare furti o rapine ci penserà due volte. (Settegiorni 23/10/2009 – Telecamere in arrivo)
Una questione di coerenza. Non ho alcun problema ad ammetterlo. Alla base di questa scelta c'è un convincimento di fede mio personale. Senza nulla togliere al matrimonio civile, che rappresenta comunque un'unione d'amore tra un uomo e una donna che si vogliono bene, da cattolico ritengo che il matrimonio vada celebrato in chiesa, davanti a Dio. (Settegiorni 23/10/2009 – Matrimoni civili ? "Io non li celebro")
Sono tranquillo. Non violo nessuna legge, rispetto la Costituzione e pertanto le richieste di dimissioni o di scioglimento del consiglio comunale avanzate dall'opposizione mi sembrano pretestuose e senza alcun fondamento. (...) Ho nominato un ufficiale di stato civile, che ha tra i suoi compiti quello di celebrare matrimoni, quindi non vedo dove sia tutto questo caso. (...) qualora non fosse disponibile nessuno, affronterei la mia coscienza e celebrerei io il matrimonio in quanto non posso privare un cittadino di un suo diritto. (Settegiorni 30/10/2009 – Sono tranquillo non violo la legge)
Ma quale obiezione di coscienza, solo la considerazione in coerenza col mio credo religioso che il matrimonio davanti a Dio ha più efficacia. Tutto il resto è polemica spicciola. Non ho mai dichiarato che non avrei celebrato i matrimoni civili per ragioni di coscienza. Non ho mai usato la parola obiettore, altri l'hanno utilizzata per distorcere il senso della mia posizione. La legge impone che il Comune assicuri il servizio attraverso lo stato civile, ma non vincola in modo esclusivo il Sindaco a celebrare il rito. Tuttavia, non mi tirerei in dietro nel caso che dovessi celebrare i matrimoni. Ma questo non significa che io non possa pensare che il matrimonio religioso sia più efficace. L'opposizione s'attacca a cose che altri hanno alterato a uso e consumo. (Città Oggi 05/11/2009 – Ancora sul matrimonio ...)
La finalità di queste riunioni è da ricercare nello spirito di collaborazione e cordialità, e nell'esigenza di sviluppare un'attività di integrazione ancora più forte della conoscenza, da parte degli stranieri, dei nostri usi, costumi e tradizioni, all'insegna di una convivenza più ordinata ed armoniosa. (Città Oggi 12/11/2009 – Il progetto integrazione)
A chi ha realmente bisogno ed è in regola non serve chiedere l'elemosina. Ai veri poveri, infatti, il comune da una mano. Con l'ordinanza, inoltre, vogliamo evitare il professionismo dell'accattonaggio, magari con lo sfruttamento di minori. (Settegiorni 13/11/2009 – Chiede l'elemosina e si prende tre multe)
Oramai non manca nulla per far si che arrivino i Carabinieri e prendano possesso della struttura. Gli atti di pertinenza del Comune sono stati assolti tutti quanti. Appare probabile che a fine mese o ai primi di dicembre si inauguri effettivamente la caserma. (...). (Città Oggi 19/11/2009 – La caserma è in arrivo)
L'azione amministrativa sarà incentrata soprattutto sulla sicurezza in casa e sul territorio e sulla realizzazione di alcune opere pubbliche non più differibili. E' fondamentale anche individuare il soggetto che è "la ragione" del programma. Riteniamo che tale soggetto sia la persona, alla quale devono essere garantinti l'accesso ai suoi diritti e l'informazione sui suoi doveri. Occorre pertanto una comunicazione sempre più diretta. Come si suol dire, bisogna andare in mezzo alla gente. (Settegiorni 20/11/2009 – Ecco tutto quello che faremo)
Miglioriamo insieme il paese nei cinque anni di mandato. I valori a cui l'azione amministrativa si richiama sono le radici cristiane, la famiglia, la solidarietà, l'accoglienza, l'integrazione, la stima per sé e per gli altri, l'aiuto per il prossimo e il rispetto della legalità e delle norme (...). (Città Oggi 10/12/2009 – Miglioriamo insieme il paese)

A cura degli oppositori di strada del Circolo PRC "Rachel Corrie" di Sedriano.

SIAMO TANTI, SIAMO TUTTI VERI

A Roma 5 dicembre 2009 si è realizzato il primo No Berlusconi Day, una grande manifestazione Giovane e Bella. E c'era anche qualcuno della Sinistra di Sedriano. Per ascoltare e capire. E anche imparare. Segnatevi sull' Agenda la data del 5 dicembre 2009. In quel giorno è entrata in campo una nuova generazione, che si è messa in rete ed ha scavalcato la Televisione e ha spiazzato i partiti (tutti). Il 5 dicembre ha mostrato il volto di una nuova Gioventù che non ha fatto il '68, che non ha esperienze di partito e che vuole diventare una Voce pubblica . Il No B-Day cambia la condizione di una intera generazione, la fa uscire dalla rabbia individuale, la porta a diventare un soggetto politico e a influenzare il clima generale del paese. Erano davvero più di UN MILIONE (ridicole le cifre diffuse dalla Questura e dalle TV di Berlusconi) e hanno detto al Cavaliere che il suo tempo è finito. Non si dimetterà ma il suo mondo è passato. Superando ogni previsione della vigilia, un enorme , allegro e pacifico popolo viola si è impadronito di Roma e l' enorme Piazza San Giovanni si è rivelata troppo piccola per accogliere tutti coloro che vogliono uscire dall' incubo di un Paese sfigurato dalla violenza sociale, giuridica, economica del Berlusconismo. La novità dell' evento viola del 5 dicembre è l'autoorganizzazione: i click dei personal computers diventano una comunicazione articolata tra voci uguali. E a Roma si ritrova una folla di tante persone con la voglia di esserci ognuno con un suo cartello. Si esprime cosi' la necessità di prendere la parola individualmente, senza delegare fantasia e slogan alle forze politiche , neanche alla Sinistra, che pare abbia smarrito il suo mondo. Anche se a Roma c'erano anche tante bandiere rosse, e al mattino si è tenuta al teatro Brancaccio una affollata assemblea per il lancio da parte di Rifondazione, Pdci e Cesare Salvi ,della Federazione della Sinistra, partendo da una iniziativa concreta, la raccolta di firme per i referendum contro la Legge 30 (quella del Lavoro Precario) , contro il ritorno del Nucleare e a favore dell' Acqua Pubblica. E c'erano anche le bandiere di Di Pietro, e forse 2 o 3 del PD, ma la stragrande maggioranza della manifestazione era fuori dai vecchi schemi, con mille canzoni, balli e slogan giovani ed originali, segnati dalla scelta simbolica del "colore Viola", il colore della dignità e della autodeterminazione. E 'il Popolo di San Precario costretto a scendere in piazza per ottenere la propria emancipazione. I massmedia li hanno oscurati, ma la gente di Roma li ha ben visti. Noi di SinistradiSedriano pensiamo che chi ha a cuore la nascita di una nuova sinistra , che sappia dismettere il vizio suicida delle scissioni, debba darsi da fare per aiutare questa protesta di una opinione pubblica molto giovane e informata a diventare motore di una prospettiva politica. Con attenzione, passione e rispetto di chi ha saputo trasformare il No Berlusconi day da esperienza virtuale a evento reale.

A cura di Sinistra di Sedriano

domenica 13 dicembre 2009

Quaranta anni di omertà di Stato


PIAZZA FONTANA: FORMIGONI FARNETICA COME DE CORATO. CONTESTAZIONI SONO CONSEGUENZA DELL'INDIGNAZIONE PER 40 ANNI DI OMERTA' DI STATO

Deve essere grande il nervosismo al Pirellone, se Formigoni inizia a farneticare e insultare come De Corato, dando dei “teppisti” a quanti, cioè quasi tutti, in piazza Fontana hanno fischiato i massimi rappresentanti di Comune, Provincia e Regione. Quei fischi erano figli della sacrosanta indignazione per l’assenza di verità e giustizia dopo 40 anni e l’ha capito persino il Sindaco Moratti, che oggi non a caso butta acqua sul fuoco. Infatti, a chi rivolgere le contestazioni, se non alle istituzioni, alle quali si chiede di rompere, o perlomeno di provare a rompere, quell’omertà di Stato che fino ad oggi ha impedito l’accertamento delle responsabilità? Forse oggi soltanto il Presidente della Repubblica merita il plauso, perché è l’unica autorità che ha invitato a continuare il lavoro per la verità e la giustizia e che aveva aperto la strada al riconoscimento, avvenuto ieri in piazza, di Giuseppe Pinelli come 18° vittima della strage. Quanto ai 10mila milanesi che hanno partecipato al corteo organizzato dalla sinistra cittadina, ebbene, loro non hanno nemmeno avuto la possibilità materiale di fischiare o contestare, visto che qualcuno aveva incredibilmente deciso che piazza Fontana andava chiusa militarmente. Quando infine, dopo alcune inutili e stupide manganellate, la piazza è stata aperta, delle autorità non c’era nemmeno più l’ombra. Quindi, per favore, la si smetta, da tutte le parti, di raccontare balle. Se a Formigoni è rimasta un po’ di serietà, allora invece di lanciare insulti, tragga dalla giornata di ieri l’unica conclusione possibile: qui non si dimentica e occorre verità e giustizia, per piazza Fontana, per piazza della Loggia e per tutte le stragi di Stato, tuttora impunite. E, dunque, si impegni pubblicamente e formalmente in quella direzione.

Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer del 13/12/2009

NESSUNO....E' STATO .
Sabato 12 dicembre 2009 dalle ore 9 alle ore 12 attivisti della Associazione ANPI (associazione nazionale partigiani italiani) sezione intercomunale Sedriano/Vittuone "Carlo Chiappa" ha organizzato in viale Rimembranze, in prossimità del Mercato Comunale un presidio di sensibilizzazione dei cittadini in memoria delle vittime della Strage di Stato di Piazza Fontana in Milano, avvenuta ben 40 anni fa. Il 12 dicembre del 1969 mani fasciste , con sospetti sui servizi segreti statali, misero dentro la Banca Nazionale dell' Agricoltura che scoppio' alle ore 16-47 provocando 17 morti innocenti e 88 feriti. Allora furono accusati gli anarchici ma ben presto si capi' che le mani assassine era nazifasciste con la complicità dei servizi segreti, e iniziava cosi' la "Strategia delle tensioni". Ma 40 anni dopo Nessuno è ancora stato condannato per quell' orrendo crimine e per questo continua la lotta dei familiari per la ricerca della Giustizia e della Verità, una lotta collettiva, perchè vi sono anche vittime che col trascorrere del tempo, non hanno piu' nemmeno un parente che si batte per loro.
Il Presidio a Sedriano è stato animato da un armadio con all'interno due scheletri, come simbolo della Verità Nascosta e da alcuni striscioni che ricordavano gli avvenimenti. "Nessuno è Stato" , con la "S" maiuscola, è il titolo che abbiamo dato all'iniziativa per affermare che la Strage ha avuto complici nello Stato Italiano. Positivo secondo noi il risultato del presidio ANPI, cui hanno aderito anche il PD di Vittuone e i Circoli PRC di Sedriano Vittuone e Bareggio(un presidio contemporaneo si è tenuto fuori della Coop). Alcuni cittadini si sono fermati indignati per il Silenzio e l' Omertà , altri si sono dichiarati ormai sfiduciati, qualche giovane 20enne ci ha chiesto delucidazioni perchè lui della Strage non ne sapeva nulla...
Nel pomeriggio una delegazione ANPI Sezione Carlo Chiappa ha partecipato alla manifestazione istituzionale organizzata in Piazza Fontana a Milano. Un corteo di almeno 10.000 persone organizzato dalla Sinistra ha percorso i luoghi milanesi dove sono stati assassinati alcuni giovani antifascisti, da Varalli e Zibecchi a Fausto e Iaio .E' stata ricordata anche la figura del ferroviere Giuseppe Pinelli, anarchico del Circolo Ponte della Ghisolfa, che mori' precipitando da una finestra della Questura di Milano 3 giorni dopo la Strage di Stato. Insomma una Giornata di "Amarcord" di una delle date milanesi piu' tristi dell'epoca moderna.

L' Anpi Sezione "Carlo Chiappa" di Sedriano/Vittuone ha in mente altre iniziative sulla Memoria e invita (per Info e iscrizioni alla sezione) a rivolgersi a Vincenzo Capuozzo, Presidente della sezione e-mail enzo.capuo@libero.it.

martedì 8 dicembre 2009

12 Dicembre 1969 ........ nessuno è Stato

12 dicembre 1969 - Strage di Piazza Fontana: un grave attentato terroristico avvenuto nel centro di Milano, quando, alle 16:37[1], una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, provocando la morte di diciassette persone ed il ferimento di altre ottantotto. Per la sua gravità e rilevanza politica, tale strage ha assunto un rilievo storico primario venendo convenzionalmente indicata quale primo atto della Strategia della Tensione. Una seconda bomba fu rinvenuta inesplosa nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, furono fatti i rilievi previsti, e successivamente fu fatta brillare[2] distruggendo in tal modo elementi probatori di possibile importanza per risalire all'origine dell'esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni. Secondo la Cassazione, "i tragici fatti del 12 dicembre 1969 non rappresentano una 'scheggia impazzita' mai il frutto di azioni coordinate iscritte in un programma eversivo. Infine, la Corte definisce "deprecabile e sorprendente" la decisione di far brillare la seconda valigia-bomba inesplosa, impedendo "accertamenti di ineludibile importanza". Nei giorni successivi alla strage, solo a Milano, sono 84 le persone fermate tra anarchici, militanti di estrema sinistra e due appartenenti a formazioni di destra. Il primo ad essere convocato è il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, chiamato in questura lo stesso giorno dell’esplosione.

15 dicembre 1969,tre giorni dopo l’arresto, Pinelli muore precipitando dalla finestra della Questura. La versione ufficiale parla di suicidio, ma i quattro poliziotti e il capitano dei carabinieri Lo Grano, presenti nella stanza dell’interrogatorio al momento della morte del ferroviere, saranno oggetto di un’inchiesta per omicidio colposo. Tutti gli imputati verranno poi prosciolti nel 1975, perché "il fatto non sussiste".
16 dicembre 1969Viene arrestato Pietro Valpreda appartenente al gruppo 22 Marzo,viene accusato di essere l’esecutore materiale della strage. Si scopre che le borse, utilizzate per contenere l’esplosivo, sono state acquistate a Padova e che il timer dell’ordigno proviene da Treviso. Da questi indizi si arriverà dopo più di un anno ad indagare negli ambienti di eversione nera.
23 febbraio 1972 inizia a Roma il primo processo per la strage, che vede come principali imputati Valpreda e Merlino.
3 marzo 1972 Freda e Ventura vengono arrestati e con loro finisce in manette anche Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, su mandato del procuratore di Treviso, con l’accusa di ricostituzione del partito fascista, e perchè implicato negli attentati del’69 e nella strage di piazza Fontana.
29 dicembre 1972 Torna libero Pietro Valpreda.
18 marzo del 1974 Il processo riprende a Catanzaro ma dopo trenta giorni ci sarà una nuova interruzione per il coinvolgimenti di due nuovi imputati: Freda e Ventura.
Catanzaro, 18 gennaio 1977 Gli imputati sono neofascisti, Sid e anarchici. La sentenza: ergastolo per Freda, Ventura e Giannettini, assolti Valpreda e Merlino.
Catanzaro, 13 dicembre 1984 inizia il quinto processo che vede come imputati Valpreda, Merlino, Freda e Ventura. Tutti assolti. La sentenza è confermata dalla Cassazione.
Catanzaro, 26 ottobre 1987 Al sesto processo gli imputati sono i neofascisti Fachini e Delle Chiaie.
20 febbraio 1989 gli imputati vengono assolti per non aver commesso il fatto.
1990 le indagini riaperte dal Pubblico Ministero Salvini subiscono una svolta decisiva. Delfo Zorzi, capo operativo della cellula veneta di ordine Nuovo, per sua stessa ammissione, è l'esecutore materiale della strage. Zorzi dopo l’attentato riparò in Giappone dove tuttora vive protetto dal governo Nipponico.
5 luglio 1991 la sentenza di assoluzione per Fachini e Delle Chiaie viene confermata dalla Corte d’assise d’appello di Catanzaro.
11 aprile 1995, a conclusione di quattro anni di indagini svolte sull' attivita' di gruppi eversivi dell' estrema destra a Milano, un' inchiesta parallela a quella sulla strage di Piazza Fontana, il giudice istruttore Guido Salvini trasmette a Roma gli atti riguardanti Licio Gelli per il reato di cospirazione politica per il quale, comunque, non si potra' procedere perche' il gran maestro della Loggia P2 non ha avuto l' estradizione dalla Svizzera per questo reato.
16 ottobre 2003. A Milano comincia il processo presso la Corte d'assise d'appello.
12 marzo 2004. La Corte d'assise d'appello di Milano assolve Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni, i tre imputati principali della strage, per non aver commesso il fatto.
21 aprile 2005. Approda di nuovo in Cassazione la vicenda giudiziaria. La Suprema Corte deve esaminare il ricorso presentato dalla Procura generale milanese contro l'assoluzione disposta dalla Corte d'assise d'appello.
3 maggio 2005. La Cassazione chiude definitivamente la vicenda giudiziaria confermando le assoluzioni di Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni.
Nonostante numerosi processi e diverse sentenze, nonostante i colpevoli siano stati chiaramente individuati, per questa strage NESSUNO ha pagato. A 40 anni dalla strage, facciamo appello ai cittadini affinché la memoria di questo crimine non venga cancellata.

Sedriano sabato 12 Dicembre dalle 9 alle 12 Piazza del Mercato lato viale delle Rimebranze.
Bareggio sabato 12 Dicembre dalle 9 alle 12 piazzale davanti al supermercato Coop
Aderiscono:
Anpi Sedriano, Vittuone e Bareggio
Comitato pace del Magentino
Arci Vittuone
PD Vittuone
PRC Sedriano, Vittuone e Bareggio

La proposta della Dottoressa Elena Sachsel

Riceviamo e pubblichiamo con molto piacere.

Alla cortese attenzione dei signori Sindaci del Territorio del Magentino e Milano Ovest

Milano 26 novembre 2009

carissimi, non meravigliatevi di questa mia. Ho pensato a voi e vi spiego il perchè.

Ho condiviso con il Naga e tante altre Associazioni Milanesi che si occupano dei Rom e Sinti (Tavolo Rom) il dolore , l'indignazione e la vergogna per lo sgombero forzato e violento campo dei Rom romeni di via Rubattino : rimanevano all' addiaccio donne, con bambini piccolissimi, con proposte del Comune di Milano assolutamente insufficienti. Nell'incontro col Prefetto i Rom hanno chiesto un pezzetto di terra dove le famiglie potessero autocostruirsi delle casette monofamiliari chiedendo al Comune i servizi essenziali ( acqua, luce, gas, raccolta rifiuti) che loro sono assolutamente disposti a pagare. Ma il Comune di Milano verso i Rom e Sinti ha un atteggiamento assolutamente negativo. E allora ho pensato a voi, che amministrate con coraggio i nostri piccoli Comuni ...forse in Provincia le cose possono andare meglio. Le famiglie interessate sono 60. Forse , adesso che arriva il difficile e duro mese di dicembre, un piccolo numero di queste potrebbero venire ospitate da voi . Vi chiedero' un appuntamento presso di voi per potervi illustrare a voce la situazione.

Grazie mille e in attesa di un cortese riscontro invio saluti cordiali.
Dottoressa Elena Sachsel
Volontaria Associazione Naga di Milano

sabato 5 dicembre 2009

No a un Natale livido e feroce

Torna il grande evento: nasce di nuovo Gesu' Bambino. Ma la Lega Nord ci regala un Natale livido e feroce e sarebbe ora che la gente del nord aprisse gli occhi! Sedriano meritava a Natale meno luminarie e piu' opere di bene!

Tra pochi giorni è Natale e in molte famiglie, per la gioia dei bambini, si comincia a costruire il presepe. Un gesto tradizionale , che ci riporta a quando noi ragazzotti negli anni '50 si andava a cercare il muschio nei fossi , e che non puo' che essere portatore di pace e di speranza per un' umanità migliore. Quel bambino poverissimo che nasce in una misera grotta, poichè nessuno nella città chiusa e ostile gli ha dato un' accoglienza migliore, riscaldato solo dall'amore dei genitori e dall'alito caldo di un bue e di un asinello, è Dio che si fa uomo, che scende dal cielo sulla terra a misurare il livello di Solidarietà delle sue creature predilette e trova solo indifferenza ed egoismo. E' questo il messaggio piu' nobile, alto e autentico del Natale Cristiano che si legge nei vangeli , non certo quello ormai solo commerciale, che si celebra nei megastore o nelle vie superilluminate delle metropoli. Ma da noi in Italia c'è qualcosa di peggiore del consumismo sfrenato - è il clima di incitamento all' odio e al razzismo che viene diffuso quotidianamente dal partito della Lega Nord, che si spaccia come espressione dei sentimenti genuini degli italiani del nord. E cosi' abbiamo dovuto sentire dell' “Operazione Bianco Natale”: il sindaco leghista del paesino di Coccaglio, nel bresciano , manda i suoi vigili a suonare il campanello di tutte le famiglie extracomunitarie . Coloro che hanno il permesso di soggiorno scaduto da sei mesi se ne devono andare , e l' operazione "White Cristmas" scade proprio il 25 dicembre perche' il sindaco afferma: "Per me il Natale non è la festa dell' accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità". Che dire poi della scomposta reazione alla recente sentenza della Corte Europea dei diritti dell' uomo che ha dichiarato che " la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce una violazione dei diritti dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni ed una violazione alla libertà di religione degli alunni". Un tema delicatissimo ma che è stato volgarmente strumentalizzato dai leghisti, i quali si sono messi, anche nei nostri paesini , a raccoglier firme e a presentar mozioni nei consigli comunali per la "difesa del crocifisso" (inteso unicamente come arredo scolastico..) e all'imposizione dello stesso un po' dappertutto. E addirittura la Lega propone di inserire la croce Cristiana nella bandiera italiana - qualche notte fa su RAI 3 l' ex ministro Castelli rispondeva, a chi gli dava piu' o meno del "pirla" per questa ennesima sparata , che" la bandiera della Marina italiana di croci ne ha ben tre!". Ma non sono proprio i leghisti che ogni anno si riuniscono a Pontida per celebrare l'indipendenza della Padania con i riti pagani del Dio Po , con ampolle e altre pagliacciate del genere? E a proposito di tricolore non è forse stato proprio il "leader maximo" Bossi a dichiarare in un comizio che " Io col tricolore mi ci pulisco ..eccetera", agganciando il sacro simbolo della nazione all'atto del defecare, violando tra l'altro l'art.292 del codice penale? Per fortuna una "proposta" leghista l'hanno già fermata, è quella ignobile e incivile di limitare al massimo di sei mesi la cassa integrazione per i lavoratori immigrati stranieri. E speriamo succeda altrettanto rispetto alla proposta Calderoli di fare anche da noi un referendum contro i minareti sperando di imitare gli svizzeri, che pero' sono piu' a nord di noi e ci considerano tutti, noi italiani, un po' "terroni". La Lega Nord insomma, grazie alla torbida alleanza con Berlusconi, che ha bisogno di aggrapparsi ai leghisti per superare i suoi guai, soprattutto quelli giudiziari, sparge ogni giorno, tramite i suoi parlamentari e ministri , manciate di istigazioni al rancore e allo scontro tra civiltà e soprattutto tra italiani e migranti stranieri. A nostro parere costoro sono gli ultimi a potersi dichiarare i piu' genuini interpreti delle "tradizioni cristiane" . Noi pensiamo che se Dio dovesse decidere di rinascere ancora come un semplice bimbo povero, potrebbe scegliere di essere un Rom, uno di quei ragazzini che pochi giorni fa nel freddo della baraccopoli di via Rubattino nella ex città dal "cuore in mano", Milano, è stato svegliato di soprassalto all'alba dalla polizia in assetto di guerra, ha assistito, sgranando gli occhioni per la paura, all'umiliazione dello sgombero della sua gente e poi è stato separato addirittura dai suoi genitori ...

A Sedriano si prepara un Natale molto illuminato - il sindaco non ha risparmiato di certo denaro pubblico in luminarie per la celebrazione consumistica del grande evento, proprio in un momento in cui gli italiani disoccupati sono oltre 2 milioni, tra i quali tantissimi giovani , e crescono "gli sfiduciati", cioè coloro che ormai non ci provano nemmeno piu' a cercare lavoro.. Sarebbe stato il caso, caro Sindaco, di essere piu' sobri e creare invece qualche ammortizzatore sociale in piu' a livello locale. E magari , per "festeggiare" davvero il Santo Natale , revocare l'ordinanza contro l'unica mendicante del nostro territorio, per consentirle con i 4 o 5 euro che tira su con l'elemosina , di comprare almeno un giocattolo per i suoi due bambini. "Anche Gesu' era un migrante", ha dovuto dichiarare qualche giorno fa nientemeno che il Papa Benedetto XVI ... E il nostro arcivescovo ha invitato di nuovo i fedeli e gli stessi parroci , due giorni fa, a "far riferimento al vangelo e alla razionalità, che ci invitano al dialogo, al confronto, all' incontro" .Piacerebbe, soprattutto a noi che siamo un po' agnostici, sentir pronunciare queste parole, con forza, anche nelle chiese minori, almeno per tirarci su il morale e non farci sentire un po' tutti, noi del nord, ostaggi impotenti della barbarie leghista.

A cura degli oppositori di strada del circolo PRC di Sedriano “Rachel Corrie”

venerdì 27 novembre 2009

Rom: vergogna, Sedriano come Milano ?

Le ultime vergogne del " NOST MILAN" - ruspe contro i Rom nella "Milano per bene" del Sindaco Moratti....

Sinistra di Sedriano non può tacere sulla ennesima impresa della Giunta che purtroppo governa la città che era famosa per lo "spirito ambrosiano", la "Milàn col coeur in màn" dei Martinitt e di San Carlo Borromeo, dell' Umanitaria. Milano dopo la Vittoria Popolare contro la dominazione austriaca del 1848 seppe essere compassionevoli coi vinti, ed ospito' gratuitamente i piccoli orfani dell' esercito austriaco..
Invece la faccia della Giunta Moratti, De Corato e Lega Nord è sempre più feroce intollerante ed ipocrita.
All' alba di giovedì 19 novembre 2009 un contingente di 70 vigili urbani, accompagnati da poliziotti e carabinieri in assetto antiguerriglia sono intervenuti con violenza inaudita per buttare giù dal letto 200 Rom che scacciati da ogni parte, avevano trovato rifugio in una area di via Rubattino. Tra loro 80 bambini , di cui 40 frequentavano tranquillamente le scuole del quartiere : proprio la domenica prima c'era stata una manifestazione degli insegnanti e dei genitori dei compagni di classe dei piccoli rom. "Sono bravi ,questi bambini - spiegavano le maestre - sono attenti, puliti, imparano e abbiamo lavorato tanto con loro e le famiglie..." E dopo lo sgombero proprio le maestre sono tornate a prendersi i bambini, per portarli a scuola, e dargli almeno un pasto caldo e un tetto sopra la testa. Ma dopo le ore passate a scuola dove andranno? Il Comune di Milano, Metropoli Europea, prevede solo le ruspe e nessun sentimento umano verso questo popolo errante e odiato da tutti... Qualcuno è stato sistemato provvisoriamente in centri di accoglienza, separando crudelmente famiglie, uomini donne e bambini , gli altri si arrangeranno in uno dei tanti prati incolti o dei tanti scheletri di fabbriche alla periferia.

"Milano sicura" e "tolleranza zero" : lo chiamano così questo feroce modo di governare...De Corato si vanta di aver sgomberato ben 144 campi rom , rifugi di una umanità disperata che non sa più dove andare. Ma il suo Sindaco tace sulla sua politica urbanistica fondata sul calcestruzzo in preparazione del business dell' Expo, ha ottenuto la tessera del PDL e ha subito cominciato ad imitare le abitudini del Cavaliere di Arcore. Aumentano infatti le serate in casa Moratti, dove un'allegra brigata, che comprende De Corato, La Russa, Maurizio Lupi e altri decide tra caffè e pasticcini di aree fabbricabili e di poltrone , di autostrade urbane e di viadotti e di trafori, come quello che l' Assessore all' Urbanistica vorrebbe scavare da un capo all'altro di Milano, per 15 km sotto case , metropolitane, fogne, con svincoli e pedaggi..
Ma non è finita qui.
Nonostante le proteste dell'opposizione consiliare e di tante associazioni e importanti personaggi milanesi, Moratti e i suoi sono riusciti ad assegnare il prestigioso premio cittadino dell' Ambrogino d' Oro alla figlia di Berlusconi , Marina, e persino al Nucleo Speciale dei 28 Poliziotti ATM che per qualche giorno fu incaricato della vergognosa "Caccia agli immigrati in Milano", scoperti senza biglietto, tirati giù dai tram e rinchiusi per ore su autobus blindati per essere esposti come animali allo zoo. Una iniziativa che squalificò l'immagine di Milano a livello europeo, tanto che il Sindaco stesso dovette interrompere il "progetto"...mentre i "bru bru" della Lega esultano, protesta persino "Amnesty International" per le continue iniziative che ormai sono una "pratica disumana quotidiana" da parte dei Governatori di Milano.

...gente, stiamo attenti affinché anche EL NOST SIDRIAN non faccia la stessa fine !

Il nuovo Sindaco aveva fatto ben sperare con la bella iniziativa di "incontrare tutti gli immigrati stranieri " presenti in Sedriano per favorire la loro integrazione con i sedrianesi, e almeno si è continuato ad assegnare il Remigino a persone perbene.... ma poi sono iniziate le contraddizioni .

Ad esempio con lo spreco di denaro pubblico (100.000 euro) per nuove telecamere di dubbia utilità e sicuramente non prioritaria come scelta di spesa pubblica. Poi si è saputo dell'accanimento con ripetute multe da 100 euro ciascuna (sulla cui legalità noi abbiamo dei dubbi) contro la mendicante del Cimitero e sarà nostra cura, per quel che possiamo, approfondire questo episodio, magari con l'aiuto dei "legali di strada" del Naga di Milano . E non ci convince del tutto nemmeno la "dimostrazione di forza" di sabato 12 novembre, allorquando una cinquantina di Rom o Sinti ha chiesto al Comune di Arluno di accamparsi per un paio di giorni nei pressi dell' uscita autostradale di Arluno, perché una ragazza del gruppo era ricoverata all'ospedale di Magenta. I governanti di Arluno avevano già detto di si quando i proprietari dell' area (il potentissimo Consorzio Alta Velocità - TAV, lo stesso che ha devastato il territorio a Nord del Magentino) ha chiesto e ottenuto lo sgombero immediato all' Arma dei Carabinieri di Arluno . Col risultato che le stesse famiglie si sono spostate nella zona industriale della "Bartolini" in Sedriano ..sono intervenuti in forze vigili urbani e carabinieri di Abbiategrasso e Bareggio e naturalmente il nostro Sindaco e il suo vice delegato alla "sicurezza". Alla fine i nomadi se ne sono andati. La nostra memoria ci dice che tante volte in passato rom e sinti erranti avevano sostato per uno o due giorni nei territori tra Sedriano e Arluno, ma un tempo bastava un colloquio tra 1 maresciallo, 1 Sindaco, e 1 capocarovana, senza fotografi e cronisti chiamati apposta per farsi pubblicità , per risolvere il problema . Il nostro vicesindaco leghista (che purtroppo fa quello che gli dice il suo potentissimo partito, che pur odiando la "palude romana" sta felicemente annidato e lautamente compensato nel Parlamento Italiano, vale a dire cercare di ostacolare qualsiasi tentativo o progetto di convivenza civile nelle nostre comunità), se la prende ancora con noi, ma oggi tra i tanti problemi che dovrebbero affrontare gli eletti a Governare i Comuni con serietà ed equilibrio c'è anche quello del destino del popolo Rom e Sinti, denominati in maniera dispregiativa "zingari" o "nomadi" e che si vedono negati in molti casi il diritto alla residenza, il diritto alla sanità , il diritto alla scuola, il diritto al lavoro e persino il diritto di circolare e soggiornare liberamente sul nostro territorio nazionale. Un problema complesso , certamente più grande del nostro piccolo Comune, ma che non si risolverà mai col sistema disumano delle ruspe Morattiane ma neanche con quello dello scaricabarile.

A cura degli oppositori di strada del Circolo PRC “Rachel Corrie” di Sedriano

martedì 24 novembre 2009

Aprire gli armadi non basta…

Manifesto per l’accessibilità e la trasparenza degli archivi nell’interesse dei cittadini

PREMESSA

Il 12 dicembre 2009 ricorre il 40° anniversario della strage di piazza Fontana. Di questa storia, oggi non esiste ancora una narrazione consolidata e condivisa. Così come non esiste per tantissime altre pagine dolorose della storia del nostro Paese. L’Italia, purtroppo è stata segnata da fenomeni eversivi di diversa matrice. Di questo passato tragico, esistono memorie divise e in conflitto tra loro. La ricerca storica è un terreno essenziale su cui impostare un confronto civile superando antiche divisioni. Per scrivere la storia, servono i documenti, ossia le “tracce” concrete dell’attività delle istituzioni, delle forze dell’ordine, dei servizi di sicurezza e di tutti i soggetti protagonisti della vita democratica. Questa ricostruzione passa necessariamente attraverso la buona gestione degli archivi. In Italia dal 2007 il segreto di Stato è limitato a un massimo di trent’anni. Ma questo non ha risolto il problema: molti armadi in teoria sono aperti, ma non per questo sono accessibili. L’accesso ai documenti necessari alle ricostruzioni storiche resta in moltissimi casi assai difficoltoso. Spesso ci si scontra con un segreto di stato “strisciante”, anche se, formalmente, il segreto non c’è. Esiste un nesso profondo tra la conoscenza della verità e la convivenza civile: costruire onestà intellettuale attraverso la memoria storica è essenziale per una Nazione se vuole avere cittadini attivi e consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. La conoscenza non formale della storia recente della nostra Repubblica è uno degli elementi portanti del nostro diritto di cittadinanza. Solo uno Stato che non teme la verità e il confronto sugli errori del proprio passato è uno Stato veramente democratico, in cui tutti possono riconoscersi pienamente. Per queste ragioni, abbiamo individuato quattro aree di intervento sulle quali vogliamo richiamare l’attenzione per migliorare l’accessibilità e la trasparenza degli archivi.

LE 4 AREE DI INTERVENTO

1) NORMATIVA SUL SEGRETO DI STATO. Piena attuazione della Legge 3 agosto 2007, n. 124 "Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto di Stato” ed elaborazione dei decreti attuativi, affinché faciliti davvero e normalizzi l’accesso alla documentazione degli archivi storici degli apparati di sicurezza italiani. Il Freedom of Information Act statunitense ci pare un modello a cui è possibile ispirarsi;

2) COMMISSIONI PARLAMENTARI D’INCHIESTA. Piena accessibilità agli studiosi e ai cittadini della documentazione governativa e delle carte acquisite dalle Commissioni d’inchiesta parlamentari. In particolare, si richiede la tempestiva pubblicazione di tutti gli atti delle Commissioni parlamentari in attuazione delle relative delibere;

3) ATTI GIUDIZIARI DI RILEVANZA STORICO-SOCIALE. Attuazione di tutti quegli accorgimenti atti a garantire la conservazione dei procedimenti di particolare rilevanza storico–sociale e agevolarne la consultazione; ad esempio, si caldeggia un proseguimento e ampliamento dei progetti di digitalizzazione in corso;

4) ARCHIVI DI STATO. Assicurare che si applichi con regolarità e tempestività il versamento delle carte dagli archivi correnti agli archivi storici (art. 41 del codice dei Beni Culturali) e garantire agli archivi storici, che sono una colonna portante della nostra democrazia (ma spesso vengono trascurati come fossero una “Cenerentola” della cultura) risorse, personale e spazi fisici per tutelare al meglio quel patrimonio che può aiutarci a conoscere ed elaborare le pagine più difficili e tormentate della storia dell’Italia repubblicana.

Sono richieste concrete, che disegnano un percorso non breve, ma necessario, per onorare nel modo migliore, nella ricorrenza del 12 dicembre, le 18 vittime di piazza Fontana:

GIOVANNI ARNOLDI, GIULIO CHINA, EUGENIO CORSINI, PIETRO DENDENA, CARLO GAIANI, CALOGERO GALATIOTO, CARLO GARAVAGLIA, PAOLO GERLI, LUIGI MELONI. VITTORIO MOCCHI, GEROLAMO PAPETTI, MARIO PASI, CARLO PEREGO, GIUSEPPE PINELLI, ORESTE SANGALLI, ANGELO SCAGLIA, CARLO SILVA, ATTILIO VALLE’.

Le adesioni vengono raccolte dalla “Casa della Memoria di Brescia”, potete comunicarle all'indirizzo email :

casamemoria@libero.it

casadellamemoria@28maggio74.brescia.it

* Tratto dal sito http://www.28maggio74.brescia.it/

domenica 22 novembre 2009

Lavoro Dignità Futuro. Firma anche tu

Petizione Popolare

Primo: il lavoro

4 Proposte di legge regionali: continuità produttiva per le piccole e medie imprese e per la riqualificazione tecnologica ed ecologica, contrasto alla delocalizzazione, reddito sociale.

3 Proposte alla Regione, al Parlamento e al Governo: blocco dei licenziamenti, ammortizzatori sociali per tutti e per tutte, abolizione della precarietà.

Firma anche tu: Sabato 28/11/2009 presso il Mercato Comunale di Sedriano - lato viale delle Rimembranze dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Puoi firmare anche online

Raccolta contributi per il Fondo di Resistenza dei lavoratori dell' ex Eutelia di Pregnana Milanese: conto corrente postale n. 92697333 intestato a Marina Moresco causale "Fondo di Resistenza lavoratori ex Eutelia di Pregnana Milanese".

A cura dei circoli PRC di Bareggio e Sedriano.

giovedì 19 novembre 2009

Il reato di clandestinità, partorito dalle turbe razziste dei leghisti, viola la costituzione e i diritti umani.

Come dovrebbe essere noto a tutti, il Parlamento Italiano il 2 luglio 2009 ha purtroppo trasformato in legge il cosiddetto "Pacchetto Sicurezza" del Ministro degli Interni , avvocato Maroni di Lega Nord. Col 2 luglio è stato introdotto il "reato di clandestinità". L' art. 21 della Legge afferma che "i clandestini non rischiano l'arresto, ma si vedranno infliggere un'ammenda dai 5mila ai 10mila euro, con espulsione immediata". La norma rende obbligatorio denunciare i clandestini all'autorità giudiziaria, tranne che per i medici e i Presìdi per i quali è stata prevista un'apposita deroga.

Il provvedimento, imposto al Governo Italiano dai leghisti ha suscitato vibranti proteste soprattutto negli ambienti sindacali , nella rete antirazzista, nei giuristi e anche nella Chiesa Cattolica . Padre Alex Zanotelli , in particolare , ha dichiarato "Mi vergogno di essere italiano e di essere cristiano. Non avrei mai pensato che un Paese come l' Italia avrebbe potuto varare una legge cosi' razzista e xenofoba. Noi che siamo vissuti per secoli emigrando per cercare un tozzo di pane (sono 60 milioni gli Italiani che vivono all'estero!) ,ora ripetiamo sugli immigrati lo stesso trattamento, anzi peggiorandolo, che noi Italiani abbiamo subìto un po' ovunque nel mondo. Questa legge è stata votata sull'onda lunga di un razzismo e una xenofobia crescente di cui la Lega è la migliore espressione.."

E con la consueta lucidità l'opinionista Marco Travaglio, sul suo blog , fece alcune considerazioni aggiuntive: " Ma la Legge Maroni, che punisce gli immigrati per il solo fatto di essere immigrati, funziona o no? Serve allo scopo dichiarato di ridurre il numero dei clandestini? La risposta dei pochi esperti che l'hanno letta e capita (esclusi quindi i suoi autori) è NO, NON SERVE A NULLA. Non c'è bisogno che i giudici la boicottino, si boicotta da se'".

Ma intanto i Giudici hanno cominciato a compiere il loro dovere. La Procura di Torino , già a settembre, ha sollevato una questione di costituzionalità sull'introduzione del reato di clandestinità, ritenendola non infondata. Le argomentazioni della PM di Torino si basano sulla possibile violazione di alcuni articoli della Costituzione: l'art. 3 (principio di eguaglianza) e l'articolo 2 (violazione dei diritti fondamentali dell' messere umano) e l'articolo 25 (principio di legalità sotto il profilo della punibilità di condotte materiali ascrivibili alla volontà di un soggetto). Identica eccezione di costituzionalità è arrivata dalla Procura di Bologna e il fenomeno si estende in tutta Italia. Ora tutti gli atti delle Procure vengono inviati alla Corte Costituzionale, che dovrà decidere se la Legge Maroni è valida o meno.

...ma non è finita qui! C'è scontro in queste ore tra l' Opposizione e Berlusconi, accusato di voler imporre il cosiddetto "Processo breve" per sfuggire ai processi che lo vedono imputato. La bozza di decreto prevede la prescrizione dei processi in corso se sono trascorsi piu' di due anni dal rinvio a giudizio chiesto dal Pubblico Ministero. Dalla prescrizione sono esclusi i "reati di grave allarme sociale" e cioè quelli di mafia e terrorismo. Ma la Lega Nord , in cambio della "salvezza" di Silvio ha chiesto ed ottenuto di inserire tra i reati piu' gravi anche quello dell' Immigrazione clandestina, che attualmente è punita da una semplice contravvenzione con un'ammenda.????Gli immigrati vengono paragonati ai mafiosi e ai terroristi!.

Vergogna. Dovere di ogni onesto cittadino è quello di ribellarsi e di indignarsi di fronte a questi abusi e di smascherare la Lega Nord : altro che federalismo , "cultura minacciata delle radici padane " e altre palle. Gli onorevoli leghisti , lautamente pagati dallo Stato Italiano, fanno gli interessi di Silvio Berlusconi e dei Ricchi e stanno gradualmente distruggendo le basi democratiche della Repubblica Italiana.

A cura degli oppositori di strada del Circolo PRC "Rachel Corrie" di Sedriano.


lunedì 16 novembre 2009

Oltre ogni limite

Noi speriamo che qualcuno lassù – Montecitorio, il Quirinale – sia stato avvertito della protesta che sale nel paese. Una tempesta di messaggi che intasano Internet e i pochi giornali di opposizione. Tutti dicono la stessa cosa: basta, è stato superato il limite.
Basta con l’ennesimo provvedimento ad personam, il diciannovesimo in quindici anni. Basta con i trucchi e con il ricorso a tutti i possibili imbrogli legislativi per consentire l’impunità di un premier che se ne frega di tutto e di tutti. Basta con le leggi che per salvare uno soltanto cancellano centinaia di migliaia di processi. Assicurano la prescrizione a fior di corrotti e corruttori. E, forse, lasceranno senza giustizia le vittime di grandi tragedie del lavoro e i loro familiari. Basta con l’ingiustizia che risparmia i reati dei potenti e si accanisce sempre contro i poveri cristi. Basta con il Parlamento svilito, svuotato, usato solo per soddisfare le necessità del padrone. Basta con le istituzioni costrette a dare retta ai continui espedienti degli avvocati e legulei dell’impunito. Basta con i domestici e i ruffiani adeguatamente ricompensati con incarichi parlamentari e ministeriali ; e con gli inquisiti per camorra candidati alla guida della regione più inquinata dalle cosche e dai veleni. Basta con il disprezzo per la Costituzione e con gli incessanti tentativi di abbatterla a spallate.
Possibile che una intera nazione debba essere tenuta in ostaggio da gente simile? Quali altre mascalzonate dovremo sopportare ancora? Quante umiliazioni dovrà subire la nostra povera democrazia prima che il basta di tanti e tanti arrivi lassù in alto?

* Di Antonio Padellaro da Il Fatto Quotidiano n°45 del 13 novembre 2009

Processi che saranno cancellati
-Clinica Santa Rita
Coinvolti come parti lese decine di persone normali, pazienti che si affidavano con fiducia ai medici, e che hanno subito intereventi inutili o addirittura dannosi, solo perchè i medici volevano fare cassa. A Milano sono ora sotto processo nove imputati, per 88 imputazioni di lesioni gravi (a qualche paziente è stato asportato un pezzo di polmone, per esempio, senza che ce ne fosse bisogno), oltre a 40 truffe ai danni di Asl e regione Lombardia e a decine di falsificazioni delle cartelle cliniche. Le parti civili sono oltre 40, una cinquantina gli avvocati, 154 i testimoni, Il tribunale ha già celebrato 43 udienze. Ora la nuova legge imporrà lo stop al processo il 12 luglio 2010.
-Crac Parmalat
Come lo yogurt, i processi italiani avranno la data di scadenza. Cosi niente giustiza per 150 mila risparmiatori italiani rimasti coinvolti nei crac Parmalat (imputato Calisto Tanzi e altre 22 persone)
-Crac Cirio
La richiesta di rinvio per Cragnotti e altri imputati tra cui il banchiere Cesare Geronzi è del 25 settembre 2007. La scadenza è dunque già scattata : il 25 settmbre 2009.
-Thyssen Krupp
Non avranno giustiza neppure le famiglie dei sette operai morti nel 2007 nel rogo della Thyssen Krupp : alla sbarra sono, a Torino, i dirigenti della fabbrica che facevano lavorare gli operai senza rispettare le norme di sicurezza. Il tempo sarà scaduto nel 2010
-Eternit
Non arriverà a sentenza il processo per le morti causate dall’amianto (3 mila lavoratori) della Eternit : inizierà a Torino il 10 dicembre, avrà due imputati, ma uno stuolo di parti civili: ben 736 e 29 enti.
-Scalata BNL
Sono 28 gli imputati nel processo che si aprirà a Milano per l’assalto del 2005 alla BNL. Tra questi Consorte, Sacchetti, Antonio Fazio (ex governatore della banca d’Italia), Ricucci, Coppola, Gnutti.. La prima udienza è fissata per il 1 febbraio 2010, ma la mannaia calerà allo scadere dei due anni dalla richiesta di giudizio, avvenuta il 3 giugno 2008 quindi il 3 giugno 2010.

A cura degli oppositori di strada del Circolo PRC “Rachel Corrie” di Sedriano

sabato 14 novembre 2009

Morire di lavoro

Muore sul lavoro Youssef Ahmed Ihab Fouad, 39 anni, egiziano irregolare e senza famiglia che a Milano (abitava in zona Certosa) era arrivato due anni fa a fare il muratore.

Travolto e ucciso da un tramezzo al decimo piano del palazzo delle Generali, in via Vittor Pisani, di fianco al Pirellone (sede della Regione Lombardia).

Youssef muore da solo: quando arrivano quelli del 118 sul posto trovano solo il capocantiere italiano che aveva sentito qualcuno gridare ..gli altri operai (almeno 6) sono spariti , perchè lavorano "in nero", e nel palazzo ci sono almeno 40 aziende all'opera.

I lavori per la demolizione della facciata, spetterebbero ad una ditta a conduzione familiare di Abbiategrasso, ma nei rivoli dei subappalti spunta fuori il nome di un'altra ditta, sempre di Abbiategrasso, intestata a un egiziano..

Un' altra "morte bianca", ancora una volta nella giungla del subappalto e a pagare è ancora una volta chi sta in fondo...

Sono stati 200 i morti sul lavoro in Lombardia nel 2008, solo 11 in meno del 2007 e quest'anno siamo già a quota 180. Dei 70.000 lavoratori "ufficiali" dell' edilizia a Milano (ma in realtà sono almeno il doppio!) il 43,6% sono stranieri. Sono 12.000 le imprese edili attive a Milano e il tasso di mortalità delle aziende è altissimo.

Youssef , schiavo e fantasma dal 2007, sepolto dai calcinacci al decimo piano di un grattacielo che domina la città , è l'ennesima vittima dei mercanti di braccia, della filiera di appalti e suappalti dove si fa fatica a capire chi lavora per chi e per quanto (tempo e denaro).

Youssef è stato "comprato" dai mercanti forse a piazzale Lotto, o in Stazione Centrale oppure a Piazzale Loreto, Maciachini, Bisceglie o alla fermata della metro di cascina Gobba.

Questa è la città dell' Expo, Milano, una città dove il lavoro, soprattutto in edilizia, uccide come in nessuna altra metropoli e città italiana e c'è chi muore addirittura al suo primo giorno di lavoro in nero..

Su questo tema noi della Sinistradi Sedriano torneremo ancora, invitandovi a dire la vostra ad alta voce, perchè la sicurezza sul posto di lavoro è una delle "sicurezze" purtroppo dimenticate dai governi , centrali ma anche locali, che fingono di non vedere la triste realtà che li circonda.

A cura degli oppositori di strada del Circolo PRC "Rachel Corrie" di Sedriano

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