sabato 23 luglio 2016

Democrazia partecipata, questa sconosciuta…

Si "vocifera", con insistenza,  che il parco Arcobaleno sarà presto interessato da segreti (come sempre) lavori di "ammodernamento". Segreti.... come ogni volta che si intende modificare, ampliare, restringere, aggiungere ecc... 
Come d'abitudine, se l'amministrazione stellata intendete demolire, abbattere, costruire, ristrutturare, cancellare ecc), questo è sempre preceduto da un ampio, approfondito NON dibattito
L'esercizio della democrazia partecipata è onere gravoso, difficile da gestire, ma sempre invocata a sostegno delle proprie tesi.. e sistematicamente disattesa nel caso opposto. Quindi nessuna novità Purtroppo.

Non che le decisioni finali debbano essere assunte collegialmente, per alzata di mano in una pubblica piazza, tuttavia il dibattito serve: eccome. Veicolare idee, intenzioni, aspettative, motivazioni; questa si, dovrebbe essere una condivisa prassi quotidiana. Confrontare punti di vista diversi - ma motivati- non costa nulla economicamente ed arricchisce le progettualità sottoposte a questa, talvolta fastidiosa e scomoda radiografia.

E dunque perché non praticarla e ricercarla, in modo da tener conto di tutti i possibili punti di vista, anche quelli - magari- non considerati, sfuggiti a seppur attenta analisi o ai bisogni più palesi, nascosti o non conosciuti. Non si eviterebbero in questo modo errori di valutazione che spesso emergono  a posteriori, quando è ormai troppo tardi per rimediare? 

Ma torniamo al nostro parco: quali le novità? Dopo la consolidata prassi del "tabula rasa" praticata dai N.O.V. nei confronti dei ginepri, toccherà presto al monumento alla Pace, ingombrante reliquia ad un'idea che sta passando un po' di moda. Una Pace soffocata nel sangue di centinaia di conflitti in essere in ogni parte del pianeta, addirittura da decenni; intere generazioni condannate dal dio Marte ad una non vita. 
L'annullamento di così anacronistica vestigia consentirà - previo ulteriore abbattimento di alberi- di far spazio ad un auditorium all'aperto, da annettere alla scuola elementare Fagnani. Questo - probabilmente - è il dazio da pagare per i debiti elettoralmente contratti. Tutti gli addetti ai lavori sanno che nei mesi precedenti le elezioni, la presenza dei grillini all'interno degli istituti scolastici è stata molto, molto attiva. A questo proposito, per queste iniziative si trovano, sorprendentemente, i soldi che, anche per banali, piccoli interventi non ci sono mai. 
Vedi al riguardo la patetica, paradigmatica , situazione delle aree cani. 
Ma forse stiamo vagheggiando, la canicola impietosa compromette la nostra lucidità e ci ripropone fantasmi ed incubi del passato. Sono probabilmente opere non propriamente utili e prioritarie e non importa dove, come e a chi servano.  L'importante è tramandarle ai posteri. 
Quasi una anacronistica forma di "invidia celestiale" già vissuta.


PS: Gli alberi hanno un'anima e sono patrimonio di tutti, vanno salvaguardati, tutelati e rispettati !

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