venerdì 23 dicembre 2011

Nonostante tutto buone feste!

In un momento del genere è molto difficile fare gli auguri di buon o sereno Natale.
Tutto è, fuorché un periodo “sereno”.
L’auspicio è che il 2012 sia migliore … ma le previsioni non sono così rosee.
L’ultima manovra appena approvata (ennesima lacrime e sangue del 2011), è una manovra molto iniqua dove compaiono solo ed esclusivamente tasse e tagli sui servizi e costringe a pagare i soliti noti: impiegati, operai, pensionati ecc.
E’ assolutamente necessario non rassegnarsi, anche se è facile dirlo ma difficile farlo.
E poi c’è la questione lavoro, contratti atipici, precariato, futuro incerto per i giovani, leggi porcate che mirano a buttare giù quei diritti (SACROSANTI E LEGITTIMI) conquistati con le lotte sindacali (articolo 18 Statuto dei Lavoratori).
E’ importantissimo non essere indifferenti nei confronti di tutti quei lavoratori che stanno lottando per il loro posto, è importante dargli tutta la nostra solidarietà e appoggio. Solo unendo le forze possiamo sperare in un futuro migliore.
Quindi il nostro pensiero va a tutti i lavoratori in difficoltà come (per citarne alcuni) : i lavoratori del consorzio Safra dell’Esselunga di Pioltello, i licenziati Wagon Lits (fermi ancora sulla torre della stazione Centrale), gli operai della Jabil di Cassina de Pecchi (che passeranno il natale in una tenda), l’ex Saffa di Magenta, l’ApeMilano di Robecco, la Novaceta di Magenta, la Maflow di Trezzano sul Naviglio, i lavoratori della rete Wind e la Polyù di Sedriano.

A loro, a noi e a tutti voi, nonostante tutto … auguriamo buone feste!




Ps. Un po’ di satira non fa mai male …
Ci sono cose che non si possono comprare ... per tutto il resto c’è SidrianCard !



Sinistra di Sedriano

martedì 20 dicembre 2011

Regolamento comunale sulla stampa

Le posizione critiche sono un inutile disturbo per la coerenza del pensiero unico.
Ci sono troppe voci fuori dal coro, è arrivato il momento di adottare qualche piccolo accorgimento.

A questo punto risulta necessario :
  • un controllo sull'immagine pubblica dell'amministrazione comunale, ottenuto anche con la cancellazione immediata di qualsiasi contenuto che può suscitare opposizione, sospetto, o dubbi sull'azione del Sindaco
  • un controllo costante dell'opinione pubblica come strumento di misurazione del consenso
  • la creazione di un archivio locale (schedatura) nel quale ogni cittadino viene catalogato e classificato a seconda delle sue idee, le sue abitudini e le sue relazioni d'amicizia
  • combattere ogni contenuto ideologico alieno all'amministrazione comunale o disfattista dell'immagine locale, ed ogni altro lavoro o contenuto che può considerare o incoraggiare temi culturali considerati disturbanti
  • la creazione di un nuovo assessorato incaricato di condurre l'attività censoria denominato Ass.Cul.Pop. (Assessorato della Cultura popolare); questa struttura avrà competenza su tutti i contenuti che potrebbero apparire in giornali, blog, social network, volantini, ed in genere qualsiasi altra forma di comunicazione o arte
  • che l'amministrazione comunale aumenti il suo controllo anche con l'esercizio di intimidazioni e pressioni; i giornalisti possono riportare solo le notizie che arrivano alle redazioni tramite l'addetto stampa che si preoccuperà anche della forma ritenuta la più conforme agli ideali e ai modi del sindaco
  • che l'attività censoria suggerisca di comporre i giornali con una più ampia attenzione alla cronaca nel momento politicamente più delicato, in modo da distrarre l'opinione pubblica dai passaggi pericolosi per la giunta; quando necessario, è doveroso evidenziare l'immagine di un comune sicuro e ordinato, dove la polizia locale grazie all' assessore delegato alla sicurezza , è in grado di catturare tutti i criminali
In sintesi
  1. Il Partito del Sindaco è l'unico partito ammesso, quindi è necessario procedere allo scioglimento di tutti i partiti, associazioni e organizzazioni che esplicano azione contraria all'amministrazione comunale
  2. Il Sindaco deve rispondere del proprio operato solo al capo dello stato e non più al consiglio comunale, la cui funzione si modifica a semplice luogo di riflessione e ratifica degli atti adottati dalla giunta
  3. Tutta la stampa deve essere sottoposta a controllo, ed eventualmente censurata se si riscontra contenuti anti-paesani e/o di critica verso l'amministrazione comunale
  4. Si istituisce inoltre il confino alla Roveda per chi si oppone e critica il Sindaco
Sedriano, 31 dicembre 1925

Continua ...

martedì 13 dicembre 2011

"Salva Italia"


Prologo
Sinistra di Sedriano con rammarico prende atto della palese e definitiva morte di ogni riferimento di sinistra nel PD sedrianese, ci permettiamo quindi di commentare la nota del direttivo del PD verificabile nel loro sito
“UNA MANOVRA DURA MA DA VOTARE” : perché bisognerebbe votarla? Il governo Monti si è dimostrato speculare al precedente governo Berlusconi, perché votare a favore di una manovra che se fosse stata presentata da Berlusconi il PD non l’avrebbe votata? 
“per non perdere il nostro tenore di vita … per sempre” : Il tenore di vita di chi? Possibile che i membri del PD sedrianesi sono tutti benestanti? Gli operai gli impiegati i giovani ed i precari vogliono migliorare il tenore di vita e non tenersi questo … per sempre. 
“Noi come direttivo del PD di Sedriano ovviamente viviamo tutte, e dico tutte le contrarietà a questa manovra. Ma, sia come persone, sia come forza politica sappiamo che non c’è alternativa, almeno nell’immediato”: Ma in che mondo vivete??? L’alternativa esiste ed è immediatamente realizzabile, si chiama PATRIMONIALE. 
“Lo richiede il mercato, lo richiede l’Europa, non perché l’Italia deve fare favori, ma perché è in gioco la nostra esistenza, la nostra rinascita come paese fondamentale nella costruzione Europea e come una delle principali potenze economiche”: Lo richiede il mercato al primo punto per ordine di importanza, se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sul definitivo abbandono della tutela degli interessi dei lavoratori da parte del PD deve arrendersi all’evidenza. Il mercato ci chiede di abrogare l’art.18 per permettere il facile licenziamento dei lavoratori senza giusta causa, il mercato è ben rappresentato dal metodo Marchionne, i sacrifici li fate voi a comando e senza regole, i soldi ce li pappiamo noi, al PD sedrianese non resta che intitolare la propria sede ad Ichino ed invitare la Marcegaglia alla inaugurazione. 
“La manovra va fatta per fare bene a Noi prima di tutto”: Basta sparare cazzate, la manovra a NOI fa solo male, leggete il nostro post al riguardo.


Il motivo pratico per il quale Silvio Berlusconi si è dovuto dimettere, è uno solo: l’enorme debito pubblico che opprime il nostro paese. Debito pari a 1.843.015 milioni di euro nel 2010. Cifra che ha raggiunto quota 1.900.000 milioni di euro circa a novembre di quest’anno con un incremento rispetto al dicembre dello scorso anno del 2,5%. Come ogni singolo cittadino che chiede soldi in prestito, anche lo Stato deve pagare degli interessi ai suoi creditori; tanto più uno Stato è credibile tanto più basso sarà il tasso di interesse che quest’ultimo dovrà riconoscere ai propri creditori. Il mercato internazionale non aveva fiducia nel nostro vecchio presidente del consiglio, non pensava che fosse in grado di fare quelle riforme per cui grazie alle maggiori entrate fiscali e alla riduzione della spesa pubblica il nostro debito pubblico sarebbe sceso. A fare il lavoro sporco è stato chiamato Mario Monti che a tempo di record ha prima formato il governo e poi varato con un decreto l’ennesima manovra. Il tutto in appena 24 giorni, dal 13 novembre giorno della sua nomina al 6 dicembre, data del suo decreto legge denominato “Salva Italia”. La manovra mette le mani in tasca agli italiani per circa 20 miliardi di euro, cifra ritenuta necessaria per arrivare al pareggio di bilancio entro il 2014. Tale manovra è composta al 70% da nuove tasse e al 30% da riduzioni della spesa pubblica. Questa manovra che si aggiunge alle precedenti del governo Berlusconi è sicuramente di lacrime, sangue e sacrifici. Ma secondo il professor Monti improntata a l’equità. Equità dovrebbe significare che: chi ha, paga in proporzione a quanto guadagna e possiede, e chi, spesso non ha dato, paghi con gli interessi quanto avrebbe dovuto dare. Cerchiamo di vedere quali sono i punti salienti della manovra ricordando che trattandosi di decreto va convertito in legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, pertanto è soggetto a modifiche:
  • Banche, beni di lusso, patrimoniale leggera e ICI: viene reintrodotta la tassa sull’abitazione, in misura più leggera sulla prima casa ma in misura molto più pesante sulle seconde e terze case. Questo capitolo di entrata darà largo respiro ai comuni che potranno intervenire ritoccando le aliquote. Verranno tassati i posti barca, non il possesso del bene ma il diritto di attracco in un porto. 
  • Super-addizionale nelle buste paga 2012 : L'aumento dello 0,33% si aggiunge agli aumenti eventualmente deliberati dalle singole Regioni (0,5%) e a quelli obbligati per gli extra-deficit della sanità (0,30%). l'addizionale Irpef regionale ha visto salire con effetto immediato sull'anno d'imposta 2011 la propria aliquota di base dallo 0,9% all'1,23 per cento. Questo peserà sulla busta paga di lavoratori e pensionati. Alcuni esempi : Abruzzo da 1,4 a 1,73, Lombardia 0,9-1,4 a 1,23-1,73, Toscana da 0,9 a 1,23, Calabria da 1,7 a 2,03, ecc. 
  • Credito di imposta e bonus energia: arriva un credito di imposta per attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale: varrà il 12% dei costi sostenuti fino a 1 milione di euro. Arriva una detrazione di imposta del 19% per le persone fisiche che dichiarano oltre 100mila euro e investono in fondi di venture capital (normalmente destinati a innovazioni e ricerca) o in start up (avviamento aziendale). Lo prevede la bozza della manovra. L’investimento massimo potrà essere di 1 milione e durare 3 anni. Quindi la detrazione massima è 190mila euro. Verranno prorogate anche negli anni 2012-2013 e 2014, inoltre, le detrazioni dall’imposta lorda per interventi di efficienza energetica. 
  • Liberalizzazione vendita carburanti: in materia di sviluppo concorrenziale del settore della distribuzione dei carburanti, i gestori dei singoli punti di vendita di carburante al dettaglio possono liberamente rifornirsi da qualunque produttore o rivenditore”: secondo l’Ansa, sarebbe una delle misure contenute nella manovra. Ma solo a partire dal 2013. 
  • Pensioni: addio finestra mobile, ipotesi ‘quota 42: pensionamento anticipato per la cosiddetta ”finestra mobile”, alias il meccanismo di decorrenza una volta raggiunti i requisiti per l’accesso alla pensione introdotto con la manovra del 2010 a partire dal 2011. Il meccanismo che faceva slittare di un anno per i dipendenti e di 18 mesi per gli autonomi il momento in cui si percepiva effettivamente l’assegno, infatti, dovrebbe essere “assorbito” dai nuovi requisiti per l’accesso alla pensione, che sarebbero innalzati di almeno un anno. Gli anni di contributi necessari per l’accesso alla pensione indipendentemente dall’età dovrebbero essere con tutta probabilità 42 (adesso il requisito è a 40 ma a questo va aggiunto un anno di decorrenza per i dipendenti e 18 mesi per gli autonomi). Scontato il passaggio al contributivo pro rata per tutti dal 2012 e l’aumento delle aliquote per i lavoratori autonomi, ma anche una stretta ulteriore sulle quote per le anzianità e un’accelerazione dell’adeguamento dell’età di vecchiaia delle donne del privato a quella degli uomini e delle donne del settore pubblico. Blocco degli adeguamenti all’inflazione per le pensioni oltre i 1000,00€. 
  • Sanità e trasporti: Il taglio di 2,5 miliardi di euro al Fondo sanitario nazionale, previsto dalla manovra di agosto per il 2013, potrebbe essere anticipato già per l’anno prossimo. E per il 2013 potrebbe arrivare a 5 miliardi di euro. Nel 2012, inoltre, il Servizio sanitario nazionale avrebbe meno costi pari a 600 milioni grazie alla razionalizzazione della spesa farmaceutica, oltre ad una ulteriore riduzione di quasi 1,2 miliardi per il blocco dei contratti al personale. Il Fondo sanitario nazionale, al quale il Patto par la salute 2010-2012 assicurava 104,6 miliardi per il 2010, 106,9 per il 2011 e 108,7 per il 2012, scenderebbe, il prossimo anno, a poco più di 106 miliardi. Tra il 2012 e il 2014, secondo calcoli delle Regioni, complessivamente il finanziamento del Servizio sanitario nazionale subirà tagli per circa 17 miliardi di euro. Non finiscono le pessime notizie per i governatori delle Regioni, che da tempo chiedevano nuove risorse per il trasporto pubblico locale. Quest’ultimo, per il quale sono stati previsti finora trasferimenti solo per 400 milioni di euro, perderebbe dunque più di 1 miliardo e mezzo rispetto agli anni passati. Ai governatori, quindi, toccherà aumentare l’accisa sui carburanti per trovare i fondi utili a finanziare un settore di fondamentale importanza.

A questi provvedimenti va aggiunto l’aumento delle accise sui carburanti pari a circa 9,9 centesimi di euro sulla benzina, 13,6 centesimi sul gasolio e 2,6 centesimi per il GPL facendo schizzare un litro di verde o di gasolio oltre 1,70€. Il mantenimento dell’ IVA al 21% con la previsione dal 2012 di ulteriori aumenti e l’obbligo di pagamenti con mezzi tracciabili per importi superiori a 1.000,00€.  Il problema principale di questa manovra è che prevede tante nuove tasse, pochi effettivi tagli ai costi della politica e poco impegno alla lotta all’evasione fiscale, sembra quasi che il professore non abbia fatto altro che aggiungere nuove tasse seguendo la linea politica berlusconiana (forte con i deboli, debole con i forti). E’ vero, nella manovra qualcosa contro l’evasione fiscale è stato fatto, e lo descrive bene l’ex magistrato torinese Bruno Tinti ma tanto, troppo va ancora fatto, affinché richiedere la ricevuta fiscale convenga a tutti. Stime prudenziali dell’ ISTAT, parlando di un imponibile evaso ogni anno in Italia di circa 275 miliardi di euro, una cifra enorme. Le imposta che potrebbero essere recuperate se l’intero ammontare di questa cifra fosse tassato sono di 120 miliardi, se si recuperasse il 10% di questa cifra più della metà della manovra di Monti sarebbe inutile, recuperandone il 20% avanzerebbero 4 miliardi che potrebbero essere usati per ridurre il debito pubblico. Per recuperare quella cifra si potrebbe portare il limite di tracciabilità a cento euro imponendo a tutti gli esercizi commerciali di avere il POS
La possibilità di dedurre il 20% delle spese per il barbiere/il parrucchiere/l’estetista fino ad un massimo di 500,00 € all’anno, la possibilità di dedurre il 20% fino ad un massimo di 1.500,00€ l’anno le spese di imbiancatura e manutenzione generale della casa, così da potersi scaricare spese come l’idraulico, l’elettricista, il tecnico della lavatrice,ecc. La reintroduzione del reato di falso in bilancio e la trasformazione in reato penale a cattura obbligatoria per il reato di evasione fiscale, in questo modo tutti saremmo interessati ad ottenere la ricevuta fiscale, tutti avremmo paura di andare in prigione se non paghiamo le tasse e forse per la prima volta ci renderemmo conto che chi non paga le tasse sta rubando alla collettività. Sull’evasione fiscale, la giustificazione di Monti è stata quella di non poter far meglio vista la scarsità di tempo e il sistema tributario non tarato per cercare e punire gli evasori, tradotto in parole semplici, visto che il tempo è quello che è, il sistema è quello che è, io vado a colpo sicuro su chi so che pagherà, pazienza se ci sono tanti che non pagheranno. Per ovviare a tutto ciò si potrebbe iniziare dall’incrociare le banche dati, ad esempio vedere se tutti coloro che sono proprietari di Mercedes da 70.000,00 € e oltre hanno una dichiarazione dei redditi in linea con il costo di mantenimento di una vettura simile. Si potrebbe iniziare dal farsi consegnare i nominativi delle immatricolazioni delle auto di lusso dalla concessionarie, i nominativi dei genitori dei bambini che frequentano scuole private o quelli dei frequentatori di palestre dove l’iscrizione mensile viaggia oltre i 1.000,00€.  Sul capitolo pensioni invece sarebbe opportuno verificare in modo mirato le pensioni di invalidità, cioè senza vessare gli invalidi veri, ad esempio per gli ultrasettantenni e gli invalidi psichici (ma per fare questo occorre rivedere la composizione delle commissioni mediche altrimenti si rischia di fare di tutte le erbe un fascio) se una persona è invalida perché ha il cancro, non può certo essere un ortopedico a giudicare la sua salute. E' indubbiamente elevata la cifra recuperata dai soldi erogati ingiustamente ai falsi invalidi presenti in Italia, come documentato molto bene dal libro di Mario Giordano, Sanguisughe potrebbe essere utilizzata per estendere l’adeguamento delle pensioni all’inflazioni fino a 1.400,00/1.500,00 €. Porre un tetto di 5.000,00 € netti alle pensioni. Bloccare effettivamente i costi della politica e tagliarli. Se gli abitanti dei palazzi della politica dovessero lagnarsi e fare ricorso come paventato più volte ( ), indire una conferenza stampa facendo i nomi e i cognomi di coloro che hanno manifestato sdegno ai sacrifici, anche questo vuol dire sapere comunicare. In pochi lo sanno fare. 

La manovra così concepita va a discapito delle fasce basse della popolazione, oltre che del famigerato ceto medio che sempre più scivola in basso, l’ IVA e le accise sulla benzina sono imposta indirette, ovvero imposte che colpiscono la ricchezza nel momento in cui essa viene trasferita non tenendo conto dell’entità del patrimonio o del reddito da parte di chi consuma quella ricchezza, tradotto in parole più semplici, quando facciamo benzina o acquistiamo il pane non ci viene chiesto il 730, su un litro di benzina o un kg di pane sia l’imprenditore che il cassaintegrato versano allo stato le stesse imposte sotto forma di accise sulla benzina o IVA sul pane acquistato. Se in valore assoluto non c’è differenza tra imprenditore e cassaintegrato ben diverso è il peso percentuale sul reddito disponibile che l’aumento delle accise sulla benzina ha sull’imprenditore rispetto al cassaintegrato. Questo vuol dire che i consumi andranno a comprimersi, stringeremo ancora di più la cinghia fino all’ultimo buco disponibile, ridurremo la base imponibile, ridurremo il gettito fiscale, non cresceremo entrando in recessione
Il tutto fatto da un professore di economia della Bocconi.

Sinistra di Sedriano

lunedì 5 dicembre 2011

Sedriano, un blocco del traffico anomalo

L’ordinanza sindacale Nr. 19 del 29 novembre 2011 impone il divieto di traffico ai veicoli alimentati a DIESEL EURO 3 che non dispongano del filtro antiparticolato. 
Leggendo l’ordinanza sembrerebbe che non siano comprese nell’ordinanza i veicoli euro 2 o inferiori…… e che quindi questi possano paradossalmente circolare...
Tale divieto è in vigore per i veicoli adibiti al trasporto di persone dalle 08:30 e alle 18:00 e per quelli adibiti al trasporto di cose dalle 07:30 alle 10:00.

Vorremmo innanzitutto capire le motivazioni di tale divieto. E' evidente che l’aria nel territorio comunale non sia di buona qualità, ma sono stati fatti concreti rilevamenti che attestino il superamento dei termini di legge per le polveri sottili?

Nel mentre, invitiamo tutti i cittadini a consultare tramite il nostro blog la qualità dell’aria nel nostro comune.

Leggendo l’ordinanza sembra che il motivo del blocco non sia, tanto quello di far diminuire la quantità di PM10 nei termini di legge, ma quello di volersi allineare al “Tavolo di coordinamento dei sindaci della Provincia di Milano” tenutosi il 28 novembre 2011.
E’ chiaro che siamo tutti d’accordo che, quando la qualità dell’aria diventa insalubre sia buona cosa limitare la circolazione del traffico privato, crediamo però che le misure vadano prese per tempo, informando i cittadini e incentivando la polizia locale a fare dei controlli.

Questo significa che:
  • L’amministrazione comunale dovrebbe farsi forte portavoce in sede provinciale e regionale per un concreto piano di mobilità, come già da noi proposto.
  • Il blocco del traffico andrebbe annunciato almeno una settimana prima in modo da informare tutta la cittadinanza e permettendo così a tutti di organizzarsi per raggiungere il proprio posto di lavoro.
  • Bloccare il traffico dalle 08:30 alle 18:00 ha scarso impatto sulle emissioni di polveri sottili, poiché le emissioni maggiori vengono prodotte dai pendolari in uscita da Sedriano (prevalentemente verso Milano) al mattino presto e di ritorno ben oltre le 18:00  della sera. 
  • Informata la cittadinanza i controlli della polizia municipale dovrebbero essere capillari. 
  • Promuovere il “car pooling”. Pensiamo a quanti tutti i giorni vanno al lavoro a Milano e lasciano la macchina posteggiata in prossimità di una fermata della metro. Benissimo, a questo punto si potrebbe pensare che se quattro persone avessero gli stessi orari ( e non è cosa rara) potremmo risparmiare ogni giorno l’utilizzo di tre vetture.  
A cura di Sinistra di Sedriano

giovedì 1 dicembre 2011

Sapessi com'è strano il sindaco di Sedriano

Caro Celeste,
ti rispondo in prima persona, poiché quando ti riferisci alla precedente amministrazione, sai bene che Sinistra di Sedriano non esisteva, ma il sottoscritto faceva parte della giunta di centro sinistra.
Questo non per scaricare parti di responsabilità, anzi tutt'altro. Rivendico con orgoglio la totale paternità della convenzione del centro commerciale che Tu definisci generica e vaga.

Sinistra di Sedriano è nata dalla consapevolezza del fatto che al PD sedrianese, la Sinistra interessa solo quando c'è da prendere  voti, dopodiché c'è grande insofferenza rispetto alle nostre istanze ed io lo so bene visto che ho passato ben 5 anni a sgomitare per raggiungere i risultati che a fatica avevamo inserito nel programma comune.  Nell'ultima tornata elettorale, la colpa della sconfitta secondo loro era tutta nostra ma, i veri motivi ormai li conoscono tutti: un’ombra monarchica sovrastava e sottraeva in tutto e per tutto il ruolo di sindaco a quella brava persona di Rigo.

Da qui l’esigenza di far nascere a Sedriano una Sinistra con la S maiuscola, non attaccata al potere e alla spartizione di poltrone, che ha sempre al centro la questione morale, non è corruttibile e vuole creare e condividere un progetto finalizzato solo e soltanto al bene comune, con l'obbiettivo di diventare l’unico punto di riferimento per i sedrianesi di sinistra che, non si sentono rappresentati dal PD.

Questo chiarimento era necessario visto che hai titolato il tuo intervento: "Il sindaco Alfredo Celeste, chiamato in causa da Sinistra di Sedriano sulle assunzioni al Bennet, fa chiarezza."

Come puoi notare, con le tue affermazioni  “stipulata con Bennet dalla precedente Amministrazione comunale quando Sinistra di Sedriano vi faceva parte” non hai fatto chiarezza ma bensì hai fatto una gran confusione. Non solo non è vero che SdS faceva parte di quella amministrazione ma anche che il sottoscritto aveva concordato la convenzione con il Bennet. Poiché, come ben sai, la stipula è di competenza del dirigente dell’ ufficio tecnico.

Inevitabilmente dovrai ammettere che ti sei sbagliato oppure confuso se preferisci, il problema é che Bennet essendo subentrato dopo, doveva rispettare quella convenzione e Tu avresti dovuto saperlo ed imporlo.

Fatta vera chiarezza su cosa fece Paolone, su cosa fa SdS e su cosa avresti invece dovuto fare Tu, consentimi di rilevare che la Tua replica è alquanto strana. SdS ha scritto queste testuali parole riguardo al Tuo operato sulla faccenda del personale bennet:  "Sinistra di Sedriano prende atto con piacere che, più del 50% degli assunti al centro commerciale sono residenti a Sedriano, questo dimostra l'efficacia della prescrizione inserita a suo tempo nella convenzione approvata dal consiglio comunale. Detto ciò, considerata la presenza e l'attenzione fin qui dimostrata dal sindaco su questo argomento, ci permettiamo di suggerire al professor Celeste di richiedere al Bennet precise garanzie riguardo l'assunzione definitiva di questi lavoratori ....".
 Nota il passaggio in grassetto, Se per Te questo è bacchettare ?
 Il bacchettare c'è stato si, ma sulla parte riguardante le modifiche al centro commerciale nell'assoluto mancato rispetto di quanto deciso dal Consiglio Comunale che, guarda caso non hai preso in considerazione nella Tua risposta. Non ti preoccupare non dico questo per eludere una risposta sulle Tue osservazioni anzi, probabilmente non ti sei reso conto che, senza volerlo, hai confermato, e non come era nelle Tue intenzioni denigrato, la bontà e l'efficacia del mio operato.

Come Tu ben sai, visto il Tuo ruolo di docente, gli evangelisti hanno scritto il Vangelo, libro assolutamente non criticabile da un cristiano ma questo non significa che, automaticamente chi l'abbia letto applichi alla lettera i suo insegnamenti.  Anche se il paragone ti potrà sembrare blasfemo lo stesso vale per una convenzione comunale, un accordo sindacale, una legge dello stato fino ad arrivare alla nostra costituzione.

Il vero lavoro, è tu lo sai perché lo fai ogni giorno con i tuoi discenti, consiste nella gestione, nella educazione, nella corretta applicazione, insomma quello che tu hai sottolineato con queste parole: " In ogni caso l’Amministrazione comunale tiene alta la vigilanza, fermo restando che non può sostituirsi al sindacato per quanto riguarda i rapporti contrattuali. Resta l’amara considerazione che se non fossimo intervenuti noi per determinare meglio la convenzione parecchi aspiranti lavoratori sarebbero rimasti a casa”.
Cosa vuol dire determinare meglio la convenzione? Se non darsi da fare affinché venga correttamente interpretata ed applicata?

Spero che ti rendi conto della totale contraddizione.
La Tua azione è stata possibile grazie a quanto scritto nell'articolo 5, che è volutamente generico perché la filosofia che ci sta dietro e la seguente: tutto quello che non è espressamente determinato o vietato è possibile. Ovviamente nella correttezza etica e morale.
Ti faccio un esempio: la convenzione del Bennet con il comune di Cornaredo prevede solo il 30% delle assunzioni di personale locale, come vedi se anche noi avessimo scelto questa strada che, è frutto di un approccio culturale diverso, (si può fare solo quanto espressamente sottoscritto) avresti avuto non poche difficoltà a raggiungere il lusinghiero risultato ottenuto che, tra l'atro SdS ti ha riconosciuto.

Si evince quindi che la tua dichiarazione "Conoscendo gli amici di Sinistra di Sedriano ci saremmo aspettati un riconoscimento per quanto fatto per l’occupazione  sedrianese invece di critiche  solo per partito preso senza, questa volta,  riflettere  seriamente sulle scelte errate fatte in precedenza.."  è un’ affermazione completamente ed inconfutabilmente gratuita.

Quando a suo tempo concordai quel testo con l'operatore che non era Bennet, consentimi, pensavo che, avrei gestito io questa parte con l'obbiettivo di portare a casa il maggior numero possibile di sedrianesi, e sono certo che Tu abbia fatto lo stesso. Penso che concorderai che è ridicolo cercare di dimostrare che, avrei fatto meglio io, oppure sei stato più efficace Tu, quello che importa ai sedrianesi é che entrambi abbiano agito per il bene comune e sono certo che è così.

Il lavoro che devi fare adesso è consolidare, attraverso l'assunzione a tempo indeterminato di questi lavoratori, il percorso sin qui fatto. Ci siamo solo permessi di darti qualche suggerimento, sappiamo benissimo che "l’Amministrazione comunale tiene alta la vigilanza, fermo restando che non può sostituirsi al sindacato per quanto riguarda i rapporti contrattuali" .
Ma è altrettanto vero che l’articolo 5 della convenzione così recita: "il gestore del supermercato alimentare reperisce la forza lavoro necessaria allo svolgimento delle sue attività in loco con preferenza per i cittadini residenti a Sedriano previo selezione" e non è stato scritto in convenzione che  "il gestore del supermercato alimentare reperisce la forza lavoro a tempo determinato … “.

Come vedi quella che Tu hai definito come genericità, in realtà diventa un’opportunità nella fase di applicazione concreta, è quindi la Tua caparbietà e volontà nel raggiungere questo obbiettivo che, può e deve fare la differenza.

Caro Celeste permettimi di evidenziarti l’insegnamento che puoi cogliere da questa esperienza:  può capitare che, anche il più bravo dei professori debba prendere una piccola lezione da un umile signore.

Cordialità.
Sig. Tiberio Paolone Sinistra di Sedriano

giovedì 24 novembre 2011

Bennet Sedriano (4a parte) : Abbiamo chiesto ed ottenuto aiuto

Inviato: mercoledì 23 novembre 2011 8.32
A: big boss PD Bersani
Cc: big boss PRC Ferrero
Oggetto: Centro commerciale bennet 4° parte

Egregio compagno Segretario Bersani,
siamo nostro malgrado costretti a chiedere il Suo autorevole intervento.
Innanzitutto le chiediamo cortesemente di leggere i nostri post precedenti bennet: prima, seconda e terza parte. Conoscendo la sua serietà li diamo per letti. A tutto questo si aggiunge un'altro dettaglio non da poco: siamo passati ora dal Bennet e abbiamo notato che in ogni fila di parcheggio c'è un cartello dove indica che la proprietà è privata ed è vietato il volantinaggio, l'accattonaggio e la vendita ambulante.
E come direbbe Lei ... siamo pazzi !
Ecco cosa dice al riguardo la convenzione approvata dal Consiglio comunale:

5 -  Asservimento all’uso pubblico (TAV. 14)
Vengono asserviti all’uso pubblico:
a.         i parcheggi realizzati al piano interrato del complesso commerciale nonché parcheggi o  raso in adiacenza allo stesso per una superficie complessiva pari a mq. 28.290,64
b.         all’uso pubblico dei parcheggi, si aggiungono mq 2.430,41 circa corrispondenti alla piazza interna, che rappresenta una dotazione qualitativa di attrezzature asservite all’uso pubblico e pertanto non quantificabile ai fini della verifica dello standard, ma in aggiunta ad esso. Il totale complessivo delle aree da asservire all’uso pubblico e’ pari a mq 30.721,05 (a+b). L’uso pubblico della piazza interna, così come indicata nelle tavole progettuali allegate alla  presente verrà garantito dalla lottizzante per manifestazioni pubbliche proposte a semplice  richiesta dall’Amministrazione Comunale e per manifestazioni di carattere pubblico, proposte dalla  lottizzante, e preventivamente concordate con l’Amministrazione Comunale sulla base di un  disciplinare d’uso da redigersi tra le parti, che regolamenterà anche l’utilizzo della stessa  piazza, a titolo gratuito, da parte della lottizzante. 
Si da altresì atto che i parcheggi e viabilità previsti dall’intervento, sia interrati che fuori terra e  asserviti all’uso pubblico avranno uso gratuito; potrà essere disciplinata la chiusura nelle ore  notturne del parcheggio interrato mediante eventuale e successivo accordo con l’Amministrazione  Comunale senza che questo ne modifichi la natura pubblica.

Come vede la piazza interna è addirittura sparita, ed un cartello che dice proprietà privata modifica la natura pubblica dell’area. Solo un’ordinanza sindacale può inserire dei divieti, ma senza precludere diritti costituzionali come ad esempio la libertà di informazione. Non avendo visto la presenza di commercianti sedrianesi nel centro commerciale abbiamo seri  dubbi sul rispetto della convenzione che dice al riguardo:

La lottizzante si impegna, in ordine all’acquisto e/o locazione eventuale dei negozi previsti  nell’insediamento commerciale ed aventi una superficie lorda di pavimento non superiori a mq  300, a che venga data preferenza ai commercianti di Sedriano operanti nel territorio comunale già  dal 31/01/2006. Tale diritto di preferenza verrà esercitato secondo forme di pubblicità che verranno concordate con  l’amministrazione comunale e sarà valido solo ed esclusivamente per la prima  commercializzazione intendendosi tale quella valida per l’individuazione degli operatori finalizzata  all’apertura del centro commerciale e per i successivi 24 mesi dall’apertura del centro  commerciale.
3 -  La lottizzante si impegna altresì a che venga applicato, ai suddetti commercianti locali, uno  sconto del 10% (dieci per cento) sul prezzo di vendita dei negozi qualora siano venduti o sul  canone di affitto (dei rami aziendali) o di locazione qualora siano affittati o locati, entrambi al  netto dell’IVA e dette altre imposte di legge per i ventiquattro mesi successivi alla stipula del  contratto a seguito dell’apertura del centro commerciale.

Per quanto riguarda la minoranza consigliare, i suoi iscritti per essere chiari, stiamo aspettando da parecchio tempo lo scongelamento. Le chiediamo di intervenire con la speranza che, almeno  Lei riesca a sbrinarli.

Con ossequio
Sinistra di sedriano


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Da: big boss PD Bersani
Inviato: mercoledì 23 novembre 2011 18.27
Cc: sinistradisedriano@hotmail.it
A: brother and sisters PD Sedriano
Oggetto: I Centro commerciale bennet 4° parte

Compagni di Sedriano, pardon colleghi di Sedriano, ma siam passi, non possiamo mica passare per quelli che, anziché fare battaglia politica quotidiana nell’interesse della gente, passano le sere a pettinare le Barbie? Non ci paga mica la Mattel !
Cos’è questa storia del mancato rispetto della convenzione approvata dal Consiglio Comunale quando governavamo noi, che non viene applicata nella quasi totalità dei suoi aspetti ?
Ma è vero quello che dicono questi comunistoni sedrianesi che, noi siamo in profondo letargo e non stiamo facendo niente? Non vogliamo mica far credere che abbiamo paura di Bennet?
Forza datevi da fare, presentate con urgenza, mozioni ed interrogazioni.
L’attuale maggioranza deve dare conto di cosa ha combinato, se è vero quello che dice Sinistra di Sedriano, sono stati risparmiati molti soldi nella qualità del manufatto, nelle finiture della piazza Gandhi, senza alcun beneficio per la comunità. E' cosi ? Dove sono finiti i daneé ?
E' vero inoltre, che sono stati messi dei cartelli nella aree asservite ad uso pubblico indicanti che, la proprietà è privata ed è vietato il volantinaggio, l'accattonaggio e la vendita ambulante? Che ai commercianti sedrianesi non sono stati assegnati in prelazione negozi all’interno del centro commerciale con lo sconto del 10%? Insomma se tutto quello denunciato da Sinistra di Sedriano corrisponde al vero cosa pensate di fare ?
Occhio e che vi faccio commissariaRE.

Cose da passi, guarda cosa tocca fare ad un povero segretario nazionale, tutta colpa di Berlusconi me li ha rammolliti tutti davanti alla televisione.

Tenetemi aggiornato
Pierluigi Bersani

domenica 20 novembre 2011

Bennet Sedriano (3a parte) : Siamo rimasti sPIAZZAti

Sinistra di Sedriano prende atto con piacere che più del 50% degli assunti al centro commerciale sono residenti a Sedriano. Questo dimostra l'efficacia della prescrizione inserita a suo tempo nella convenzione approvata dal consiglio comunale.
Detto ciò, considerata la presenza e l'attenzione su questo argomento fin qui dimostrata dal sindaco, ci permettiamo di suggerire al professor Celeste di richiedere al Bennet precise garanzie riguardo l'assunzione definitiva della totalità dei lavoratori.
Questa richiesta non è astrusa, ma trova fondamento sul fatto che se Cornaredo ha una forza lavoro di 130 unità, ci sembrano alquanto sottodimensionati i 120 insediati a Sedriano.
Quindi ci sono tutte le premesse affinché il nostro Sindaco ottenga questo impegno. Un eventuale rifiuto da parte del Bennet dovrebbe allarmare (non poco) Celeste, visto quanto denunciato nei nostri post precedenti. Attendiamo fiduciosi l'azione del nostro sindaco, che non vorrà certo perdere l'opportunità di fare questo bellissimo regalo di natale a queste 120 famiglie. Siamo Inoltre certi che sono molto di più di 120, i lavoratori assunti nella fase di avvio del centro. Anche su questo punto chiediamo al sindaco di tenere alta la soglia di attenzione affinché Bennet tenga questi lavoratori aggiuntivi fino alla scadenza del contratto a tempo determinato (e non i soliti giochetti con il periodo di prova).

Immagine A
Invece sotto il profilo architettonico evidenziamo con l'immagine A come è il centro commerciale al suo interno.








Immagine B
I negozi che sono stati realizzati nella piazza centrale, avrebbero dovuto costituire le gallerie di affaccio al piano superiore sulla piazza. L'immagine B evidenzia la potenzialità dal punto di vista delle iniziative pubbliche e private che avrebbe avuto la piazza completamente libera, come da convenzione approvata dal consiglio comunale.

Ogni ulteriore commento al riguardo è superfluo.

Verificate le attività insediate nel centro commerciale abbiamo certezza del mancato rispetto anche del paragrafo 6 dell'articolo 8 della convenzione che qui sotto riportiamo: 

6 - La lottizzante dovrà destinare altresì parte della Slp dell’insediamento commerciale ad attivita’ che garantiscono le seguenti forme di utilizzo:
- intrattenimento/ludico/ricreativo
- ristorazione ed altre forme di somministrazione di alimenti e bevande quali ad esempio pub – enoteca – bar.
- attivita’ socio-culturali quali ad esempio librerie, vendita Cd ed ascolto musica.

Il mancato rispetto di questa importantissima prescrizione della convenzione, è conseguenza della mancata realizzazione della piazza centrale. A che servirebbero attività socio culturali ed intrattenimento ludico ricreativo in un corridoio commerciale?

Avrebbero comunque potuto almeno salvare le apparenze inserendo una libreria, un internet caffè, un wine bar, una birreria, insomma delle attività che avrebbero potuto e dovuto tenere il centro aperto anche alla sera. Ma senza la piazza centrale in effetti …


Sinistra di Sedriano

domenica 6 novembre 2011

Villa Colombo: rispondiamo all'assessore Linda Ghidoli

La replica della Ghidoli
Carissima assessore Ghidoli,
con la sua lettera lei dimostra di essersi divertita per la nostra satira relativa alla "Tenera Linda" e noi sinceramente l'abbiamo apprezzato molto. In politica, soprattutto di questi tempi succede l'esatto contrario e sono proprio i politici brillanti e seri quelli che, anziché prendersela condividono il senso dell’humor.

Vede, personalmente sono certo che, Lei sia convinta della legittimità di questo PII, conseguentemente sono altrettanto certo della sua buona fede. Ma bisogna scindere la realtà soggettiva da quella oggettiva.

Da questo punto di vista penso sia inutile continuare con una sterile contrapposizione di quale PII, tra il precedente e l’attuale sia meglio o peggio. Sono due modelli urbanistici contrapposti ed ovviamente ognuno difende il proprio. Questa è la dimensione soggettiva della questione PII Villa Colombo, quindi quanto da Lei affermato nella sua lettera riguardo al documento di inquadramento:
Dall’analisi del documento emerge con estrema chiarezza che la sua modifica non serve poiché il documento ben aderisce al PII adottato.”

E’ inconfutabilmente vero, tranne che per le potenzialità volumetriche che, guarda caso riguarda invece la dimensione oggettiva.

Lei continua la sua descrizione del documento di inquadramento con le seguenti affermazioni:
Infatti il documento di inquadramento prevede una volumetria ammissibile per le aree industriali non più in uso e ad adiuvandum o in opzione prevede volumetrie aggiuntive in presenza di edilizia convenzionata e ulteriori bonus volumetrici fino ad una percentuale pari al 35% dell’intera volumetria prevista nel lotto unita all’edilizia convenzionata. Nel nostro caso quindi rispettiamo il documento di inquadramento e quindi siamo consci che quanto adottato sia perfettamente aderente alle norme oggi vigenti."

Cara Assessore Ghidoli Lei prende a riferimento le aree industriali che, hanno un indice volumetrico di 2 metri cubi per metro quadro. Quindi i 42.000 metri cubi secondo Lei sono legittimi ma, nella dimensione oggettiva questo è assolutamente fuori luogo, in quanto il PII insedia tutta la volumetria: in area agricola interclusa da urbanizzazioni, in zona già urbanizzate e non funzionali alla attività agricola”. Così come recita il documento di inquadramento, l’indice volumetrico previsto in questo caso corrisponde ad 1 metro cubo per metro quadro, in un area agricola senza le caratteristiche esplicitate dal documento sopra sottolineate, non si può neanche edificare, solo la ristrutturazione dell’esistente è possibile.

A questo punto sarei curioso di sapere: con quale criterio ritenete l’area della cascina San Giuseppe industriale ? Forse perché prima era insediata un’attività produttiva? Verissimo, produttiva si, ma agricola. Oppure, perché prima erano installate delle serre? Diamine c’è una bella differenza tra un capannone ed una serra !

Sono contento che Le piace soffermarsi sull’origine di questo PII, ma per onore del vero, lo faccia con cognizione di causa e non dando per vera la storiella che le è stata raccontata da persone molto interessate.

La verità è riscontrabile semplicemente consultando i documenti ufficiali del comune.
L’origine di questo PII proviene dal diniego dell’osservazione sul PRG presentata dai proprietari dell’area che guarda caso proponevano la trasformazione da agricolo in edificabile in cambio della costruzione di una piscina. Motivai quel diniego senza entrare nel merito della proposta osservando che, la trasformazione richiesta non era possibile in fase di adozione definitiva del PRG ma, successivamente dopo l’approvazione del Documento di inquadramento attraverso un PII specifico.

Quando arrivò la proposta tale e quale all’osservazione, convocai la proprietà per chiarire due cose:
  1. Il comune di una piscina chiavi in mano non se ne faceva niente, in quanto non in grado di gestirla con personale comunale, quindi dovevano portare un progetto completo di operatore che la gestisce tramite convenzione con il comune.
  2. La volumetria proposta non era in linea con il documento di inquadramento che, in quel caso consentiva appunto un metro cubo per metro quadro.


Dopo qualche tempo trovarono un soluzione tramite una società che già operava a Novara, interessata ad aprire un centro natatorio e termale con palestra specializzata al benessere degli anziani. Andammo anche in delegazione a vedere la sede di Novara e fummo piacevolmente colpiti sia dalla struttura che dalla modalità di gestione della stessa ma, quando tutto sembrava dovesse andare in porto, l’imprenditore di Novara si tirò indietro poiché venne a sapere che, a Vittuone proprio al confine con Sedriano, era in progetto una struttura del tutto simile. Quindi saltò tutto.

Come sempre non tutti i guai vengono per nuocere, infatti venni a conoscenza della messa in vendita di Villa Colombo.

Ripresi quindi i contatti con la proprietà spiegando loro che, se avessero acquistato la Villa Colombo il PII era praticamente cosa fatta. Nella trattativa venne a galla la volontà di vendere anche la cascina Tiraboschi ma, la valutazione mia, del sindaco e della giunta era che, al massimo poteva interessarci solo la parte prospiciente la villa. Fui proprio io a proporre di trasformarla in residenza e terziario anche perché altrimenti secondo i proponenti i conti non tornavano, fermo restando che, i vecchi proprietari all’ora come anche adesso si tenevano un terzo del giardino comprensivo dell’accesso esterno.

Il resto della storia è ormai risaputo, i proponenti anziché disdire immediatamente il contratto di affitto con il contadino aspettarono la sua scadenza, impedendo di fatto e per quattro soldi l’adozione del PII al precedente Consiglio Comunale, poiché non erano trascorsi tre anni dalla dismissione della attività agricola.

Lei parla di 600.000 euro, io penso che, sono molto meno i soldi spesi, tirerei via tranquillamente uno zero, in ogni caso adesso è evidente anche per Lei che, la mia responsabilità al riguardo è stata nulla.

Non intendo dunque dilungarmi oltre, lezioni di urbanistica non voglio darle a nessuno, ma ribadisco che la legittimità del piano come sopra dimostrato è più che discutibile e la lettura del documento di inquadramento è sicuramente ancor più eloquente per sostenere le legittime ragioni del sottoscritto.

Cordialmente
Tiberio Paolone per Sinistra di Sedriano

domenica 30 ottobre 2011

Bennet Sedriano (2a parte) : "Il metodo Bennet"

Un ragionamento a parte dobbiamo farlo per quanto riguarda il rispetto del paragrafo 5 dell’articolo 8.
In pratica il paragrafo dice che se hai bisogno di un macellaio e ne hai selezionati tre, di cui uno bravissimo residente a Monza, e due a pari capacità residenti a Vittuone e a Sedriano, dovrai assumere quello residente a Sedriano questo perché nonostante quello di Monza sia più bravo, il reperimento in loco è cogente.

Non fu facile inserire questo articolo, con il senno di poi avremmo dovuto aggiungere la parte in rosso alla frase: “reperisca la forza lavoro necessaria allo svolgimento della sua attività in loco con contratto a tempo indeterminato con preferenza per i cittadini residenti nel comune di Sedriano, previa selezione". Ma forse l’operatore avrebbe potuto impugnarla in quanto questa parte è regolata dai contratti nazionali di categoria.

In ogni caso dobbiamo denunciare il pessimo comportamento di questo imprenditore "Bennet", affinché il sindaco almeno su questo punto intervenga autorevolmente.

Il 9 giugno 2011 apriva a Cornaredo il nuovo centro commerciale della catena Bennet.
La totalità degli assunti era ipotizzata a 130 unità, dove il 30% secondo la convenzione fatta con il comune doveva essere cornaredese (allegato 3).
Al giorno di inaugurazione la forza lavoro era di 186 dipendenti (56 oltre il fabbisogno ipotizzato).

Al 30 di luglio, risultavano licenziate oltre 60 persone, guarda caso tutte non avevano superato il periodo di prova (allegati 4,5,6,7,8).
Ma è lo stesso amministratore delegato del Bennet che ammette quanto segue: "è normale che quando si avvia un esercizio come un centro commerciale ci sia un surplus di assunzioni, quando poi entra a regime, c’è una selezione al termine del periodo di prova" (allegati 1,2).
Questo in poche parole significa illudere le persone con la promessa di un posto fisso di lavoro, per sfruttarle al meglio e una volta lanciato il supermercato gli si da il ben servito.
Se si ha necessità di personale solo per fronteggiare un emergenza (avviare l’attività), per correttezza si dovrebbe avvisare i candidati che l’assunzione è temporanea (quindi non utilizzare il periodo di prova come tempo effettivo di durata del contratto) senza possibilità di rinnovo e per la sola durata dell’avviamento del centro (1 o 2 mesi). 
Invece è successo l’esatto contrario calpestando così la dignità delle persone.

E’ stata creata l’illusione del posto fisso (in un periodo di crisi come questo), le persone hanno dato il massimo e poi sono stati messe alla porta poiché è terminato il periodo di avviamento.
E’ stato fatto un uso improprio del periodo di prova.
E questo, dalle dichiarazioni fatte, il direttore del Bennet lo a aveva pianificato, mentre i diretti interessati non ne erano nemmeno a conoscenza.
Il CCNL applicato è quello del commercio e terziario (allegato rinnovo CCNL). 
La maggior parte delle persone licenziate erano assunte a tempo determinato per la durata di 3 o 4 mesi. Erano presenti anche apprendisti con un contratto della durata di 48 mesi, dove alcuni di loro con il miraggio di un contratto di 4 anni hanno lasciato i precedenti lavori a tempo determinato .
Il CCNL in oggetto prevede un periodo di prova che va dai 45 ai 60 giorni in base al livello sindacale attribuito al dipendente. Tutti sono stati licenziati durante questo periodo (allegato 18).
Sarà poi il tribunale del lavoro a stabilire quali siano gli abusi commessi.
Ma sul piano etico è stata fatta una forzatura assurda.

Non vogliamo poi entrare nel merito del trattamento economico applicato: la mole di straordinari fatti (le maggiorazioni superano la paga base), i minimi sindacali applicati ecc.
Ma soprattutto la freddezza con la quale hanno comunicato ai dipendenti la risoluzione del rapporto di lavoro (allegato 10).
E nemmeno sui comportamenti discutibili (già condannati in altre parti di Italia) segnalati dal personale.  Ma questa è un’altra storia e se ne occuperà il sindacato FILCAMS CGIL.

Purtroppo il sindaco di Cornaredo Dott. Luciano Bassani solo ad agosto inoltrato si accorgeva di qualcosa di anomalo cercando di porre rimedio e tentando di stipulare nuove convenzioni. 
Ma ormai era troppo tardi e la frittata era già stata fatta (allegato 9).

Fu presentata anche un’interpellanza urgente in consiglio provinciale dal consigliere Massimo Gatti (allegato 13). 
Fino ad oggi non è ancora pervenuta risposta.


Inoltre per vostra conoscenza vi segnaliamo che:
  • l’utilizzare il periodo di prova dei dipendenti solo per il lancio del negozio è una prassi ormai consolidata negli anni da parte di Bennet: su 7160 ben 1456 dipendenti nel 2005 , hanno dato dimissioni volontarie, 418 dimessi nel periodo di prova e 630 lasciati a casa durante il periodo di prova (Fonte: Tribunale di Como).
  • Bennet ha dovuto risarcire oltre 140mila euro agli ex dipendenti per averli obbligati a timbrare il cartellino 14 minuti prima minuti prima dell’inizio del lavoro senza riconoscere lo straordinario in busta paga (allegati 12, 14,15) .
  • Nel 2006 il giudice del Lavoro del Tribunale di Como Beniamino Fargnoli ha accolto un ricorso presentato dalla Filcams CGIL di Como per comportamento antisindacale nei confronti della catena di supermercati Bennet. Il giudice ha riconosciuto la violazione dell'articolo 9 della Legge 125 del 1991 (allegato 11).
  • Bennet ha ricevuto varie denunce di mobbing nei confronti dei dipendenti, ne riportiamo solo alcune: Pontedassio e Genola (allegati 16 e 17).
Cosa chiediamo al Sindaco Celeste ?
Chiediamo di adoperarsi affinché tutto ciò non avvenga anche a Sedriano.
Come?
Chiediamo di vigilare per il pieno rispetto del paragrafo 5 dell’articolo 8 della convenzione.
Chiediamo che il Bennet assuma il personale solo per il reale fabbisogno e che, su questo argomento l’amministrazione comunale si faccia promotore di un incontro con le organizzazioni sindacali territoriali, ed in particolar modo la Filcams CGIL e con il Bennet sulla scorta delle precedenti esperienze, al fine di fare un accordo sindacale che regoli la prima fase di aperture del nuovo centro di Sedriano.
Chiediamo all’amministrazione comunale ed in primis al Sindaco di essere sempre vigile nel caso in cui vi siano segnalazioni di situazioni anomale da parte dei dipendenti.

Sinistra di Sedriano

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