giovedì 24 novembre 2011

Bennet Sedriano (4a parte) : Abbiamo chiesto ed ottenuto aiuto

Inviato: mercoledì 23 novembre 2011 8.32
A: big boss PD Bersani
Cc: big boss PRC Ferrero
Oggetto: Centro commerciale bennet 4° parte

Egregio compagno Segretario Bersani,
siamo nostro malgrado costretti a chiedere il Suo autorevole intervento.
Innanzitutto le chiediamo cortesemente di leggere i nostri post precedenti bennet: prima, seconda e terza parte. Conoscendo la sua serietà li diamo per letti. A tutto questo si aggiunge un'altro dettaglio non da poco: siamo passati ora dal Bennet e abbiamo notato che in ogni fila di parcheggio c'è un cartello dove indica che la proprietà è privata ed è vietato il volantinaggio, l'accattonaggio e la vendita ambulante.
E come direbbe Lei ... siamo pazzi !
Ecco cosa dice al riguardo la convenzione approvata dal Consiglio comunale:

5 -  Asservimento all’uso pubblico (TAV. 14)
Vengono asserviti all’uso pubblico:
a.         i parcheggi realizzati al piano interrato del complesso commerciale nonché parcheggi o  raso in adiacenza allo stesso per una superficie complessiva pari a mq. 28.290,64
b.         all’uso pubblico dei parcheggi, si aggiungono mq 2.430,41 circa corrispondenti alla piazza interna, che rappresenta una dotazione qualitativa di attrezzature asservite all’uso pubblico e pertanto non quantificabile ai fini della verifica dello standard, ma in aggiunta ad esso. Il totale complessivo delle aree da asservire all’uso pubblico e’ pari a mq 30.721,05 (a+b). L’uso pubblico della piazza interna, così come indicata nelle tavole progettuali allegate alla  presente verrà garantito dalla lottizzante per manifestazioni pubbliche proposte a semplice  richiesta dall’Amministrazione Comunale e per manifestazioni di carattere pubblico, proposte dalla  lottizzante, e preventivamente concordate con l’Amministrazione Comunale sulla base di un  disciplinare d’uso da redigersi tra le parti, che regolamenterà anche l’utilizzo della stessa  piazza, a titolo gratuito, da parte della lottizzante. 
Si da altresì atto che i parcheggi e viabilità previsti dall’intervento, sia interrati che fuori terra e  asserviti all’uso pubblico avranno uso gratuito; potrà essere disciplinata la chiusura nelle ore  notturne del parcheggio interrato mediante eventuale e successivo accordo con l’Amministrazione  Comunale senza che questo ne modifichi la natura pubblica.

Come vede la piazza interna è addirittura sparita, ed un cartello che dice proprietà privata modifica la natura pubblica dell’area. Solo un’ordinanza sindacale può inserire dei divieti, ma senza precludere diritti costituzionali come ad esempio la libertà di informazione. Non avendo visto la presenza di commercianti sedrianesi nel centro commerciale abbiamo seri  dubbi sul rispetto della convenzione che dice al riguardo:

La lottizzante si impegna, in ordine all’acquisto e/o locazione eventuale dei negozi previsti  nell’insediamento commerciale ed aventi una superficie lorda di pavimento non superiori a mq  300, a che venga data preferenza ai commercianti di Sedriano operanti nel territorio comunale già  dal 31/01/2006. Tale diritto di preferenza verrà esercitato secondo forme di pubblicità che verranno concordate con  l’amministrazione comunale e sarà valido solo ed esclusivamente per la prima  commercializzazione intendendosi tale quella valida per l’individuazione degli operatori finalizzata  all’apertura del centro commerciale e per i successivi 24 mesi dall’apertura del centro  commerciale.
3 -  La lottizzante si impegna altresì a che venga applicato, ai suddetti commercianti locali, uno  sconto del 10% (dieci per cento) sul prezzo di vendita dei negozi qualora siano venduti o sul  canone di affitto (dei rami aziendali) o di locazione qualora siano affittati o locati, entrambi al  netto dell’IVA e dette altre imposte di legge per i ventiquattro mesi successivi alla stipula del  contratto a seguito dell’apertura del centro commerciale.

Per quanto riguarda la minoranza consigliare, i suoi iscritti per essere chiari, stiamo aspettando da parecchio tempo lo scongelamento. Le chiediamo di intervenire con la speranza che, almeno  Lei riesca a sbrinarli.

Con ossequio
Sinistra di sedriano


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Da: big boss PD Bersani
Inviato: mercoledì 23 novembre 2011 18.27
Cc: sinistradisedriano@hotmail.it
A: brother and sisters PD Sedriano
Oggetto: I Centro commerciale bennet 4° parte

Compagni di Sedriano, pardon colleghi di Sedriano, ma siam passi, non possiamo mica passare per quelli che, anziché fare battaglia politica quotidiana nell’interesse della gente, passano le sere a pettinare le Barbie? Non ci paga mica la Mattel !
Cos’è questa storia del mancato rispetto della convenzione approvata dal Consiglio Comunale quando governavamo noi, che non viene applicata nella quasi totalità dei suoi aspetti ?
Ma è vero quello che dicono questi comunistoni sedrianesi che, noi siamo in profondo letargo e non stiamo facendo niente? Non vogliamo mica far credere che abbiamo paura di Bennet?
Forza datevi da fare, presentate con urgenza, mozioni ed interrogazioni.
L’attuale maggioranza deve dare conto di cosa ha combinato, se è vero quello che dice Sinistra di Sedriano, sono stati risparmiati molti soldi nella qualità del manufatto, nelle finiture della piazza Gandhi, senza alcun beneficio per la comunità. E' cosi ? Dove sono finiti i daneé ?
E' vero inoltre, che sono stati messi dei cartelli nella aree asservite ad uso pubblico indicanti che, la proprietà è privata ed è vietato il volantinaggio, l'accattonaggio e la vendita ambulante? Che ai commercianti sedrianesi non sono stati assegnati in prelazione negozi all’interno del centro commerciale con lo sconto del 10%? Insomma se tutto quello denunciato da Sinistra di Sedriano corrisponde al vero cosa pensate di fare ?
Occhio e che vi faccio commissariaRE.

Cose da passi, guarda cosa tocca fare ad un povero segretario nazionale, tutta colpa di Berlusconi me li ha rammolliti tutti davanti alla televisione.

Tenetemi aggiornato
Pierluigi Bersani

domenica 20 novembre 2011

Bennet Sedriano (3a parte) : Siamo rimasti sPIAZZAti

Sinistra di Sedriano prende atto con piacere che più del 50% degli assunti al centro commerciale sono residenti a Sedriano. Questo dimostra l'efficacia della prescrizione inserita a suo tempo nella convenzione approvata dal consiglio comunale.
Detto ciò, considerata la presenza e l'attenzione su questo argomento fin qui dimostrata dal sindaco, ci permettiamo di suggerire al professor Celeste di richiedere al Bennet precise garanzie riguardo l'assunzione definitiva della totalità dei lavoratori.
Questa richiesta non è astrusa, ma trova fondamento sul fatto che se Cornaredo ha una forza lavoro di 130 unità, ci sembrano alquanto sottodimensionati i 120 insediati a Sedriano.
Quindi ci sono tutte le premesse affinché il nostro Sindaco ottenga questo impegno. Un eventuale rifiuto da parte del Bennet dovrebbe allarmare (non poco) Celeste, visto quanto denunciato nei nostri post precedenti. Attendiamo fiduciosi l'azione del nostro sindaco, che non vorrà certo perdere l'opportunità di fare questo bellissimo regalo di natale a queste 120 famiglie. Siamo Inoltre certi che sono molto di più di 120, i lavoratori assunti nella fase di avvio del centro. Anche su questo punto chiediamo al sindaco di tenere alta la soglia di attenzione affinché Bennet tenga questi lavoratori aggiuntivi fino alla scadenza del contratto a tempo determinato (e non i soliti giochetti con il periodo di prova).

Immagine A
Invece sotto il profilo architettonico evidenziamo con l'immagine A come è il centro commerciale al suo interno.








Immagine B
I negozi che sono stati realizzati nella piazza centrale, avrebbero dovuto costituire le gallerie di affaccio al piano superiore sulla piazza. L'immagine B evidenzia la potenzialità dal punto di vista delle iniziative pubbliche e private che avrebbe avuto la piazza completamente libera, come da convenzione approvata dal consiglio comunale.

Ogni ulteriore commento al riguardo è superfluo.

Verificate le attività insediate nel centro commerciale abbiamo certezza del mancato rispetto anche del paragrafo 6 dell'articolo 8 della convenzione che qui sotto riportiamo: 

6 - La lottizzante dovrà destinare altresì parte della Slp dell’insediamento commerciale ad attivita’ che garantiscono le seguenti forme di utilizzo:
- intrattenimento/ludico/ricreativo
- ristorazione ed altre forme di somministrazione di alimenti e bevande quali ad esempio pub – enoteca – bar.
- attivita’ socio-culturali quali ad esempio librerie, vendita Cd ed ascolto musica.

Il mancato rispetto di questa importantissima prescrizione della convenzione, è conseguenza della mancata realizzazione della piazza centrale. A che servirebbero attività socio culturali ed intrattenimento ludico ricreativo in un corridoio commerciale?

Avrebbero comunque potuto almeno salvare le apparenze inserendo una libreria, un internet caffè, un wine bar, una birreria, insomma delle attività che avrebbero potuto e dovuto tenere il centro aperto anche alla sera. Ma senza la piazza centrale in effetti …


Sinistra di Sedriano

domenica 6 novembre 2011

Villa Colombo: rispondiamo all'assessore Linda Ghidoli

La replica della Ghidoli
Carissima assessore Ghidoli,
con la sua lettera lei dimostra di essersi divertita per la nostra satira relativa alla "Tenera Linda" e noi sinceramente l'abbiamo apprezzato molto. In politica, soprattutto di questi tempi succede l'esatto contrario e sono proprio i politici brillanti e seri quelli che, anziché prendersela condividono il senso dell’humor.

Vede, personalmente sono certo che, Lei sia convinta della legittimità di questo PII, conseguentemente sono altrettanto certo della sua buona fede. Ma bisogna scindere la realtà soggettiva da quella oggettiva.

Da questo punto di vista penso sia inutile continuare con una sterile contrapposizione di quale PII, tra il precedente e l’attuale sia meglio o peggio. Sono due modelli urbanistici contrapposti ed ovviamente ognuno difende il proprio. Questa è la dimensione soggettiva della questione PII Villa Colombo, quindi quanto da Lei affermato nella sua lettera riguardo al documento di inquadramento:
Dall’analisi del documento emerge con estrema chiarezza che la sua modifica non serve poiché il documento ben aderisce al PII adottato.”

E’ inconfutabilmente vero, tranne che per le potenzialità volumetriche che, guarda caso riguarda invece la dimensione oggettiva.

Lei continua la sua descrizione del documento di inquadramento con le seguenti affermazioni:
Infatti il documento di inquadramento prevede una volumetria ammissibile per le aree industriali non più in uso e ad adiuvandum o in opzione prevede volumetrie aggiuntive in presenza di edilizia convenzionata e ulteriori bonus volumetrici fino ad una percentuale pari al 35% dell’intera volumetria prevista nel lotto unita all’edilizia convenzionata. Nel nostro caso quindi rispettiamo il documento di inquadramento e quindi siamo consci che quanto adottato sia perfettamente aderente alle norme oggi vigenti."

Cara Assessore Ghidoli Lei prende a riferimento le aree industriali che, hanno un indice volumetrico di 2 metri cubi per metro quadro. Quindi i 42.000 metri cubi secondo Lei sono legittimi ma, nella dimensione oggettiva questo è assolutamente fuori luogo, in quanto il PII insedia tutta la volumetria: in area agricola interclusa da urbanizzazioni, in zona già urbanizzate e non funzionali alla attività agricola”. Così come recita il documento di inquadramento, l’indice volumetrico previsto in questo caso corrisponde ad 1 metro cubo per metro quadro, in un area agricola senza le caratteristiche esplicitate dal documento sopra sottolineate, non si può neanche edificare, solo la ristrutturazione dell’esistente è possibile.

A questo punto sarei curioso di sapere: con quale criterio ritenete l’area della cascina San Giuseppe industriale ? Forse perché prima era insediata un’attività produttiva? Verissimo, produttiva si, ma agricola. Oppure, perché prima erano installate delle serre? Diamine c’è una bella differenza tra un capannone ed una serra !

Sono contento che Le piace soffermarsi sull’origine di questo PII, ma per onore del vero, lo faccia con cognizione di causa e non dando per vera la storiella che le è stata raccontata da persone molto interessate.

La verità è riscontrabile semplicemente consultando i documenti ufficiali del comune.
L’origine di questo PII proviene dal diniego dell’osservazione sul PRG presentata dai proprietari dell’area che guarda caso proponevano la trasformazione da agricolo in edificabile in cambio della costruzione di una piscina. Motivai quel diniego senza entrare nel merito della proposta osservando che, la trasformazione richiesta non era possibile in fase di adozione definitiva del PRG ma, successivamente dopo l’approvazione del Documento di inquadramento attraverso un PII specifico.

Quando arrivò la proposta tale e quale all’osservazione, convocai la proprietà per chiarire due cose:
  1. Il comune di una piscina chiavi in mano non se ne faceva niente, in quanto non in grado di gestirla con personale comunale, quindi dovevano portare un progetto completo di operatore che la gestisce tramite convenzione con il comune.
  2. La volumetria proposta non era in linea con il documento di inquadramento che, in quel caso consentiva appunto un metro cubo per metro quadro.


Dopo qualche tempo trovarono un soluzione tramite una società che già operava a Novara, interessata ad aprire un centro natatorio e termale con palestra specializzata al benessere degli anziani. Andammo anche in delegazione a vedere la sede di Novara e fummo piacevolmente colpiti sia dalla struttura che dalla modalità di gestione della stessa ma, quando tutto sembrava dovesse andare in porto, l’imprenditore di Novara si tirò indietro poiché venne a sapere che, a Vittuone proprio al confine con Sedriano, era in progetto una struttura del tutto simile. Quindi saltò tutto.

Come sempre non tutti i guai vengono per nuocere, infatti venni a conoscenza della messa in vendita di Villa Colombo.

Ripresi quindi i contatti con la proprietà spiegando loro che, se avessero acquistato la Villa Colombo il PII era praticamente cosa fatta. Nella trattativa venne a galla la volontà di vendere anche la cascina Tiraboschi ma, la valutazione mia, del sindaco e della giunta era che, al massimo poteva interessarci solo la parte prospiciente la villa. Fui proprio io a proporre di trasformarla in residenza e terziario anche perché altrimenti secondo i proponenti i conti non tornavano, fermo restando che, i vecchi proprietari all’ora come anche adesso si tenevano un terzo del giardino comprensivo dell’accesso esterno.

Il resto della storia è ormai risaputo, i proponenti anziché disdire immediatamente il contratto di affitto con il contadino aspettarono la sua scadenza, impedendo di fatto e per quattro soldi l’adozione del PII al precedente Consiglio Comunale, poiché non erano trascorsi tre anni dalla dismissione della attività agricola.

Lei parla di 600.000 euro, io penso che, sono molto meno i soldi spesi, tirerei via tranquillamente uno zero, in ogni caso adesso è evidente anche per Lei che, la mia responsabilità al riguardo è stata nulla.

Non intendo dunque dilungarmi oltre, lezioni di urbanistica non voglio darle a nessuno, ma ribadisco che la legittimità del piano come sopra dimostrato è più che discutibile e la lettura del documento di inquadramento è sicuramente ancor più eloquente per sostenere le legittime ragioni del sottoscritto.

Cordialmente
Tiberio Paolone per Sinistra di Sedriano
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