Il posto è piccolo ... la gente mormora

Siamo molto contenti della riuscita del nostro incontro “Coltiviamo la legalità” del 13 marzo. Come ci auguravamo, non è passato inosservato, se ne è parlato molto ed è stato oggetto di riflessioni e discussioni: era il nostro obbiettivo. In mezzo a tante reazioni autorevoli, anche il caro Alfrè ha pensato bene di accodarsi ed approfittare dell'onda di visibilità  mediatica. 

Dopo il servizio del TGR di sabato 21 marzo, ha preso carta penna e calamaio ed ha scritto un po’ a  tutto il mondo : alla RAI, alla senatrice Ricchiuti (nostra ospite e relatrice dell’evento antimafia) ecc… Mancavano solo Angela Merkel, Barack Obama … ed il Mago Otelma.

Lo sappiamo: il permaloso ex sindaco è allergico a queste cose. Leggendo la sua lettera indirizzata alla senatrice (nella quale, come al solito ci ha definiti “manettari e forcaioli”), è apparso evidente il motivo per il quale si è scaldato tanto: “Ho deciso di scriverle queste righe  dopo aver avuto la notizia di una sua iniziativa parlamentare (interrogazione?) presso il ministero degli Interni per sapere se è stata avanzata la richiesta di incandidabilità...”.

Agli aggettivi “manettari e forcaioli” siamo abituati e visto da dove arrivano, sono per noi motivo di soddisfazione ed orgoglio. Confermano una antica teoria: quando non ci sono più argomenti, si passa agli insulti ... Abbiamo perciò scatenato il “riccio”, siamo andati subito a verificare il sito del senato e vi riportiamo il resoconto stenografico in questione. 

Cogliamo l’occasione per ringraziare la senatrice Ricchiuti sempre attenta e sensibile alle questioni della legalità, portate avanti in prima persona già dai tempi del comune di Desio. Se i politici fossero tutti come lei l’Italia sarebbe sicuramente un paese migliore.

Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 411 del 17/03/2015

RICCHIUTI - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

l'articolo 143, comma 11, del testo unico sugli enti locali di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000 recita: "Fatta salva ogni altra misura interdittiva ed accessoria eventualmente prevista, gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento di cui al presente articolo non possono essere candidati alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l'ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo. Ai fini della dichiarazione d'incandidabilità il Ministro dell'interno invia senza ritardo la proposta di scioglimento di cui al comma 4 al tribunale competente per territorio, che valuta la sussistenza degli elementi di cui al comma 1 con riferimento agli amministratori indicati nella proposta stessa. Si applicano, in quanto compatibili, le procedure di cui al libro IV, titolo II, capo VI, del codice di procedura civile";

il Comune di Sedriano (Milano) è stato sciolto per mafia nel dicembre 2013 e il relativo provvedimento è stato impugnato innanzi al TAR Lazio dal sindaco rimosso Alfredo Celeste;

il TAR Lazio - prima sezione, sentenza n. 165 del 2015 - ha respinto il ricorso, sicché Alfredo Celeste è incandidabile,

si chiede di sapere se risulti che il prefetto di Milano abbia trasmesso al tribunale civile di Milano la documentazione volta a far dichiarare tale incandidabilità.

(4-03637)

Immaginiamo che per qualcuno sia più conveniente, se coinvolto in vicende giudiziarie, abbassare i toni. Si sa: il posto è piccolo e la gente ... mormora. Ma è anche vero che la legalità è un argomento del quale non esiste esclusiva politica o geografica: è un problema parecchio serio, diffuso e importante; presente in luoghi impensabili. Per questo, noi di SdS rimaniamo dell'idea che sia opportuno, importante e necessario parlarne in ogni occasione.
E questo continueremo a fare ! 

Ps. La senatrice Ricchiuti si chiama Lucrezia non Lorenza ...