Nonostante fosse stata garantita dall'amministrazione comunale la partenza del servizio di pre e post scuola, in questi giorni si è palesata una realtà ben differente: il servizio sarà attivo solo per il plesso Fagnani e non per il plesso scolastico Villani della Roveda.
La causa? Il numero di iscritti inferiore a quello previsto e non sufficiente a far partire il servizio.
La notizia é stata appresa dai social tramite video sulla pagina Facebook del Sindaco che, tra il polemico e il sarcastico, ha anche bacchettato le famiglie ree di aver aderito in numero esiguo e dunque vittime di se stesse.
Durante la pandemia e nei vari lockdown molte persone sono state in cassa integrazione, hanno lavorato in smartworking o hanno perso il lavoro.
Condizioni che, sommate alla soppressione del servizio di pre e post, hanno gioco forza fatto modificare le “normali” abitudini spingendo a cercare soluzioni alternative temporanee per gestire entrata/uscita dei figli a scuola nei periodi di presenza.
Stiamo tornando ad una pseudo normalità con rientro sempre più massiccio dei lavoratori in presenza, con le regole dello Smartworking tutte da riscrivere e molte incognite all’orizzonte.
Una situazione eccezionale che richiedeva e richiede una gestione diversa.
Basarsi sullo storico delle iscrizioni pre pandemia é stata la decisione migliore in questo momento?
Non era opportuno mettere in conto una deviazione della curva storica standard e aprire le risorse a scenari diversi? Oppure fare un sondaggio preventivo per valutare l’interesse?
Ancora una volta il Comune di Sedriano si è dimostrato impreparato e superficiale a spese di alcuni cittadini.
I genitori non erano stati pre allertati della possibilità della mancata attivazione di un servizio che davano per buono come specificato e descritto sul sito del Comune e oggi ricevono una doccia fredda.
Non si tratta di un corso per il tempo libero legato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti ma di un servizio vitale per gli equilibri di alcune famiglie il cui destino non può essere legato ai conti economici della cooperativa Silvabella e a proiezioni errate.
Chiediamo che a questo punto il servizio sia garantito ad ogni costo, in tutti i plessi, senza discriminazioni e che un piano B venga messo in atto con urgenza.
Il Comune deve intervenire immediatamente.
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