venerdì 17 settembre 2021

Cipriani epigono di Achille Lauro

Il filmato amatoriale del "comandante" sindaco uscente sulla casa dell'acqua alla Roveda è di certo la riedizione casereccia, domestica degli appelli e promesse elettorali che hanno reso celebre l'armatore e politico napoletano Achille Lauro.
Nel video non si promettono però pacchi di pasta o scarpe; la sinistra prima e, la destra dopo il voto, ovviamente, ma bottiglie di acqua a gogo. Dove viene realizzata? Alla Roveda, sulla piattaforma dell'ex edicola di cui era prevista la demolizione e che rende inutilizzabile l'ampio parcheggio adiacente.
Sul perché esista ancora questo solido manufatto nessun lo sa, neanche gli uffici ne la Giunta che pure hanno approvato il progetto e certificato il collaudo. Abituali stravaganze di questa bislacca Amministrazione. Ci fosse una cosa prevista e realizzata in conformità alle deliberazioni assunte!

Torniamo alla casa dell'acqua perché pare sia un'acqua speciale, taluni pensano abbia qualità organolettiche eccezionali; scorga purissima da "edicole" realizzate in rigoroso stile CAP (Consorzio Acqua Potabile). In realtà non è così. Se a qualcuno fosse sfuggito, sulle facciate campeggia a chiare lettere, ben visibile, la scritta: ACQUA DI RETE. Cioè è la stessa identica acqua che umilmente scorre in tutti i rubinetti dei sedrianesi.
Non ci sono filtri speciali ne chissà quale altro espediente tecnico che la renda diversa da quella casalinga. Sia chiaro, la finalità dichiarata e sperata di ridurre l'uso delle bottiglie di plastica, di cui siamo il terzo consumatore mondiale con 11 miliardi di pezzi, è condivisibile; di più sacrosanta.

Ma non è forse meglio e più etico convincere gli utenti che non occorre fare un tot di strada, quasi sempre in auto, perché "pesano", quanto piuttosto aprire i rubinetti di casa ed utilizzare l'acqua del "sindaco". Il messaggio fuorviante e deleterio è quello di far credere che l'una sia diversa d'altra. Non è così. L'unica differenza che giustifica queste edicole è l'erogazione di quella gasata la cui effervescenza è effimera nel tempo.

Questo legittima, ragionevolmente, l'uso frequente di un mezzo inquinante quando un gesto banale può soddisfare il frequente, indispensabile bisogno di acqua?
Comunque la richiesta del voto è chiara ed esplicita: se volete l'acqua - di rete, sotto mentite spoglie- votatemi il 3/4 ottobre.
Il Sindaco uscente non è solo un sommo urbanista, progettista, giardiniere, uomo di fatica ecc. ecc., ma anche l'uomo dell'acqua e che acqua. Benedetta. Un voto una bottiglia, due voti due bottiglie e così via, ops...sia.

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