Leggiamo, non senza qualche apprensione, il programma "verde" di un candidato alla carica di Sindaco, più precisamente della persona che, forbici alla mano, si aggirava per i parchi tagliuzzando a casaccio alberi ed arbusti. La stessa che estirpava, senza autorizzazione, le conifere dalle fioriere poste in Piazza del Seminatore per sostituirle con dei fiori. Il risultato dopo l'immancabile post auto-celebrativo? Fiori disseccati e fioriere abbandonate alla più totale incuria. Adesso vuol porre mano al Parcobaleno, quello stesso parco che voleva annettere alla scuola, far rimuovere il monumento alla Pace (infiocchettato da anni da una vistosa rete di cantiere), costruirci un'anfiteatro (ora immaginato altrove) sacrificando degli alberi, ridurlo, per far posto a parcheggi riservati al personale scolastico e rimosso due juniperus perché considerati ricettacoli di immondizie. Quest'ultima trovata un'idiozia all'ennesima potenza! Poche idee e sparse qua e là confusamente. Tranne quella riguardante il monumento, impacchettato come volgare imitazione di Christos e lasciato in questo stato per anni. La logica? Nessuna. Bello comunque da ammirare come insolito arredo urbano. Un'assurdità.
Lo stessa persona, non contenta del fiasco clamoroso dell'iniziativa del Bosco in città di Via Gagarin, promossa in collaborazione con la Direzione Didattica ed "Un Punto Macrobiotico", anche in questa circostanza documentata con filmato a beneficio dei social per i posteri, arciconvinto della bontà di costituire una foresta la ripropone non più come patrocinante, ma come Amministrazione. Insomma dopo un insuccesso, parola bandita dal suo vocabolario, come molte altre (democrazia, confronto, partecipazione, condivisione ecc.) intende riprovarci. Non con alberi già di pronto effetto, ma magari con plantule regalate dalla Forestale alte poco più di un metro. Gli ricordiamo, visto i precedenti, che gli alberi, piccoli e grandi, hanno bisogno di acqua per i primi due anni, almeno e forse anche dopo. All'occorrenza. Non se ne dimentichi!
Sempre lui promette, pubblicamente, di porre a dimora un ginkgo biloba, gettando letteralmente nel panico i sedrianesi, in sostituzione dell'acero americano di Via S. Massimo, tagliato per far posto alla pensilina dei bus. Ordunque, nonostante le lunghe ricerche effettuate con il massimo scrupolo di questo albero, "acquistato di tasca mia" non vi è alcuna traccia. Che sia l'ennesima balla postata sui social a beneficio dei posteri?
La risposta è sì, poteva essere altrimenti?
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