Nel Consiglio Comunale del 17 dicembre è stata approvata una modifica agli articoli del regolamento del consiglio stesso. Il nostro pensiero - subito - nel leggere la deliberazione n. 59 del 17/12/2019, è andato al capitolo che riguarda il question-time, unico strumento a disposizione dei cittadini per chiedere al sindaco o agli amministratori di rispondere alle domande che: (cit) "possono riguardare problematiche inerenti l’attività politico-amministrativa dell'Ente, nonché argomenti di elevato interesse sociale ed economico".
Ci siamo detti: vuoi vedere che...hanno messo nero su bianco alcune delle nostre richieste relative all'argomento? Purtroppo, abbiamo pensato troppo velocemente e male; per una volta abbiamo immaginato che la trasparenza, la pluralità e l'ascolto di chi vive quotidianamente le problematiche del paese, avessero la priorità, rispetto alla banale burocrazia e fossero prese in seria considerazione. Ma non è stato così, tale modifica riguarda solo il cambio della sede dove devono svolgersi le sedute del Consiglio Comunale. La consigliera Galeazzi, ex Presidente del Consiglio, presente e votante a questa riunione consigliare, aveva, in occasione di question-time (su nostra indicazione), accettato di indicare sui manifesti di convocazione del C.C. l'argomento delle richieste per consentire ai cittadini interessati di partecipare.
Noi di SdS chiedemmo anche di anticipare la discussione ad inizio consiglio, per non arrivare a notte fonda quando la sala consiliare era ormai deserta per ovvii motivi d'orario.
Richiesta mai presa in considerazione. Abbiamo già indicato in altri nostri post e lettere, note, appunti o suggerimenti in merito, altrettanto ignorati.
La speranza era che tali istanze fossero state inserite nel nuovo regolamento, per non essere solo concessioni una tantum, ma modalità comportamentali sancite e regolamentate anche per il futuro.
Non ci stupisce pensare che quando le cose sono scomode, vengono spesso dimenticate o nemmeno prese in considerazione.
Non abbiamo di recente richiesto nessun Question-Time anche se siamo stati gli unici ad usufruire finora di questo istituto, perché abbiamo ritenuto porre precise domande all'amministrazione comunale. Ma facendo un bilancio finale, abbiamo ritenuto che la struttura del Q.T. così regolamentata, non funziona e non è utile: andrebbe revisionata e cambiata.
E non possiamo dimenticare di evidenziare la latitanza dei consiglieri di minoranza del PD - e non soltanto loro- presenti in consiglio comunale e normalmente poco incisivi (quasi ininfluenti) che molto spesso votano astenendosi anziché indignandosi.
Per questi, ed altri numerosi motivi, siamo orgogliosi di continuare ad essere l'unica vera forza di Opposizione sedrianese.
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