Eccoci (finalmente) alla inaugurazione degli orti, mentre è ancora in essere il secondo bando di assegnazione (30 ottobre) visto che il primo non ha suscitato gli entusiasmi sperati. Temiamo, tuttavia, nonostante sia da mesi in grande evidenza sul sito comunale, che l'esito non sarà quello atteso. Ricapitolando. Gli orti a disposizione di chi ne farà richiesta sono 50, con un costo annuo di 60 euro, di questi ne sono stati assegnati 37, con il primo bando, durato mesi. Nel frattempo si procrastina l'inaugurazione a dopo l'estate perché i lavori, nonostante quanto affermi il Sig. Cipriani NON sono ultimati. Nel frattempo il fervore agricolo dei primi fortunati richiedenti pare essersi spento improvvisamente, così com'era nato. E da vox populi, in congruo numero.
Dunque visto il protrarsi dell'opera, per evitare illazioni ed imbarazzi, si decide di inaugurarli lo stesso, nonostante circa la metà siano ancora in attesa di volenterose braccia.
Ebbene se così dev'essere che avvenga in grande stile, in pompa magna, come s'addice alla mentalità becera e provinciale di questa Amministrazione.
Si procede con il protocollo richiesto per le grandi occasioni. Si tira a lucido l'area verde antistante gli orti, si pota la siepe (fuori stagione ed in piena fioritura) e si pulisce il fontanile perché una "gita panoramica" per illustrare le meravigliose opere portate a termine da Cipriani & company è d'obbligo ed è dovuto ad un Vice Ministro della Repubblica che trova il tempo per questo epocale evento.
Nella locandina d'invito non manca la lezioncina etico-ambientale sul risparmio dell'acqua potabile, peccato che non c'è un rubinetto in nessun parco cittadino intatto e funzionante, sono tutti guasti, difettosi e danneggiati da mesi, da anni e disperdono migliaia di litri di acqua, inutilmente, senza che nessuno alzi un dito per provvedere alla loro sistemazione.
Omettiamo di parlare di costi perché ce ne siamo già occupati ed espresso le nostre considerazione in diverse occasioni. Mancano i soldi per fare qualsiasi cosa, anche la più economica, la più banale, la più necessaria, ma per gli orti non si è badato a spese, aggiungendo altri 11.000 per illuminare un vialetto durante le ore di chiusura. Assurdo.
Non amiamo le citazioni, ma faremo un'eccezione. Si dice che la farina del diavolo vada tutta in crusca, così come accadrà per quest'opera voluta a tutti i costi nel posto sbagliato, con una viabilità d'accesso inadeguata e pericolosa, sottraendo un'area fortemente vocata per un ampio parco pubblico da annettere al Parco della Cava per la fruizione da parte di tutti.
Il genius loci ha deciso diversamente, quindi...
Ci rincuora però la certezza che a breve toglierà il disturbo e per sempre.
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