Era il 24 marzo del 2017 quando il consigliere del PD Giuseppe Pisano dichiarava su Settegiorni quanto segue:
(...) Sarebbe un controsenso allargare il marciapiede e poi permettere al bar di mettere fuori i tavolini. In questo caso, il marciapiede tornerebbe come prima (...) qualora il bar mettesse i tavolini, sarebbe una cosa meritevole di un esposto (...) Sarebbe chiaramente un intervento a favore di un privato e non è questo il compito di una pubblica Amministrazione (...)
E così - come da programma- a distanza di 13 mesi il bar Mazzini espone i tavolini sul nuovissimo marciapiedi.
Come da copione, tutto previsto.
E di certo non bisogna possedere doti divinatorie.
Se lo aspettavano tutti, compreso la relativa tempistica.
Si soprassiede per il 2017 per ovvie ragioni di opportunità ed eccoci al 2018 con regolare autorizzazione per l'occupazione di uno spazio pubblico.
La cosa non è affatto bella, né chiara, né trasparente. Possono provare a sostenere quello che vogliono e arrampicarsi sugli specchi, ma la realtà è questa: la comunità paga perché il bar "amico" possa esporre i tavolini!
Le loro giustificazioni sono insostenibili a prescindere da come le si vogliano rappresentare.
A questo punto ci auguriamo che - almeno per una volta- il PD tiri fuori gli attributi e dia seguito alle proprie parole presentando un ESPOSTO alle autorità competenti.
Ricordiamo anche le dichiarazioni del Sindaco Cipriani, il quale a distanza di un anno dalla sua elezione, affermò che la sua maggioranza non avrebbe mai fatto come le precedenti - quelle appartenenti alla vecchia politica per intenderci- costruendo opere che sarebbero poi diventate CATTEDRALI NEL DESERTO per lasciare un segno del proprio passaggio...
Effettivamente non possiamo che concordare con lui in quanto al momento più che cattedrali stiamo osservando innovativi MARCIAPIEDI che dapprima si allargano, per ragioni di sicurezza e successivamente si restringono per il mercimonio di un pubblico passaggio.
Chiudiamo con un'altra dichiarazione (cit. Settegiorni) del 18/11/2016 sempre del nostro sindaco:
Inoltre per un sindaco e un'amministrazione, è difficile far passare ai cittadini il concetto che "non siamo come gli altri" e che ancora esistono persone disposte a "sacrificarsi" per il bene comune, senza aspettarsi di averne un ritorno personale.
Ma per favore....
In effetti loro non sono uguali, ma molto simili, praticamente identici.
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