«Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire. » (Sandro Pertini proclama lo sciopero generale, Milano, 25 aprile 1945)
Mercoledì 25 Aprile si celebrerà il 73° anniversario della liberazione d'Italia, data importantissima per la nostra libertà di cittadini.
Ricordiamo che la "Resistenza" ebbe inizio dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e terminò nei primi giorni del maggio 1945, durando circa venti mesi. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale) per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia.
Quest'anno, su questo argomento - nostro malgrado- siamo stati costretti a prendere una decisione molto sofferta: quella di non partecipare alle celebrazioni organizzate dal nostro comune di Sedriano.
Il motivo è molto semplice.
Non sopportiamo più di partecipare in questo modo ad una ricorrenza che nasce da momenti molto importanti vissuti dagli italiani in un contesto complicatissimo. Giornate piene di incertezze, di angosce, di paure e di pericolo, con il coinvolgimento ed il sacrificio di migliaia di Italiani, tramite i quali si è - finalmente- usciti da quella tragedia.
E quindi, mentre il 25 Aprile ricorre per l'ennesima volta, chi vedremo partecipare a questa ricorrenza ?
- I vertici dell'amministrazione comunale con evidenti e dichiarate simpatie fasciste, dove un vice sindaco continua a non dimettersi e un sindaco non ne prende le distanze
- I detentori 'istituzionali' di questo bagaglio culturale antifascista, più preoccupati di ottenere periodiche conferme istituzionali locali anziché essere attenti guardiani di questi grandi valori.
La nostra presenza sarebbe una loro legittimazione e per questo motivo noi di SdS non intendiamo più affiancare questi personaggi che nulla (o molto poco) hanno a che fare con l'antifascismo.
Ovviamente abbiamo deciso di celebrare a modo nostro questa ricorrenza, ma lontano da tutte queste presenze di circostanza o addirittura ipocrite.
Noi ricorderemo e onoreremo il sacrificio umano di giovani ragazzi partigiani che hanno donato la propria vita per quell'ideale di libertà, che oggi, più che mai dobbiamo salvaguardare con tutte le nostre forze.
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