venerdì 6 aprile 2018

Canoni concessori: misteri, ritardi e inefficienze

Dopo il recente "rovescio finanziario" derivante dalla sentenza dell'Area Feste, di cui ovviamente e a scanso di equivoci, non siamo lieti, per i negativi ed inevitabili costi che si ripercuoteranno sull'intera cittadinanza e che comprometteranno  in tutto od in parte gli investimenti già  programmati e alla quale seguiranno, temiamo a ragion veduta, ulteriori esborsi dovuti alla definizione dell'altro lotto in contestazione, in aggiunta alle spese legali per il ricorso, ci chiediamo se il recupero dei canoni concessori, di cui ci siamo già occupati alcuni mesi fa, potranno in qualche misura porre rimedio alle esangui  casse comunali (non per gli orti, 150.0000 euro).  Di fronte all'assordante silenzio della "politica" e dei consiglieri di ogni colore e al laconico ed incomprensibile no comment del N. 1 ai settimanali locali ci vediamo costretti, nuovamente ad intrattenerVi sull'argomento.

Per comprendere di cosa si tratti e perché siano dovuti, Vi rimandiamo al nostro precedente post, noi cercheremo di fare luce su questa vicenda avvolta dal più fitto mistero e considerata dall'Amministrazione, storicamente più trasparente che Sedriano ricordi, top secret. 

Con lettera del 07/12/2017 indirizzataci dal Comune, più precisamente dal Responsabile Area Lavori Pubblici, siamo venuti a conoscenza delle seguenti informazioni, che condividiamo urbi et orbi:

- 2i Rete Gas S.p,A. NON ha riconosciuto integralmente il canone dovuto per gli anni 2015 e 2016

- La Giunta Comunale ha deciso di NON costituirsi in giudizio (stranamente e insolitamente, la frenesia legale, soccombente, passata e futura, è riservata solo all'Area Feste) nel procedimento promosso da 2i Rete Gas Spa per sostenere l'infondatezza del Comune circa la pretesa dei canoni richiesti a far data dal 0107/2015

- In data 27/10/2016 la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio pubblico di erogazione gas, sempre con 2iRete Gas Spa, avrebbe dovuto garantire l'introito di e. 204.766,50 + IVA ( sono stati incassati? e come sono stati calcolati?)rinunciando di fatto a quanto dovuto in dipendenza dell'originario contratto del 2003.

A seguito di quanto previsto dall'art. 1comma 453 della Legge 232/2016, il Comune in data 8/2/2017 ha richiesto il pagamento dei canoni non versati, ma 2iRete Gas Spa, nonostante quanto disposto, in modo chiarissimo, dalla richiamata legge, in data 13/3/2017, cioè un anno fa, rispondeva picche.

Dopo il niet ricevuto, il Comune, a distanza di un anno, sta ancora valutando le possibili strade al fine di ottenere il riconoscimento dei canoni dovuti e non versati.

Di fronte all'inerzia o se preferite all'inedia del Comune di Sedriano, diverse Amministrazioni che avevano lo stesso problema  si sono invece attivate citando in giudizio 2i Rete Gas e vincendo invariabilmente le cause.

Siamo sbigottiti come nonostante l'orientamento giurisprudenziale favorevole ai Comuni su questa materia e per questa problematica, quello di Sedriano, pentastellato Dop, versi ancora in un irreversibile stato catatonico e nulla dica in merito alle eventuali azioni che intende intraprendere per il recupero, sacrosanto, di quanto pattuito.

Vuoi vedere che sotto il profilo giuridico il rinnovo, forse illegittimo stante la normativa in essere, abbia irrimediabilmente pregiudicato la pretesa al pagamento dei canoni arretrati e da ciò derivi un possibile danno erariale per il Comune? Attribuibile ai funzionari o all'Amministrazione?

Buio pesto, altro che chiaror di stelle.

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