Può sembrare facile oggi, vigilia del 25 aprile (70°) parlare di Resistenza, ma tutt'altro che facile è ricordare senza banalità né retorica spiccia.
Soprattutto, farlo oggi, nella ormai conclamata "Società dello Spettacolo".
…Libertà non si conquista.
Si difende, si ribadisce, con fatica
ogni giorno.
Resistenza non è solo una data da commemorare.
Donne e uomini nel vivere del nostro tempo
hanno bisogno di un giorno, di quel giorno
per ricordarsi e
dopo quel giorno, dimenticare.
Resistenza non è più solo storie di gesta eroiche
di retorica da parata e tricolore.
Resta il sangue versato, rosso
spremuto e vivo.
La coscienza della Resistenza è essa stessa Resistenza.
Libertà, fragile, inconsapevole si nasconde.
Viaggia per mare, in un gommone alla deriva.
Viaggia via terra, con sandali di paglia per chilometri.
Viaggia dalle montagne, nei boschi attraverso gli alberi
nelle colline, fino alle campagne del mondo.
Così possiamo giungere ai giorni della Resistenza
senza sapere nulla, neanche quando il mondo trema.
La pistola in un libro
nel Vangelo, nel Talmud, nel Corano
nella sconfitta.
Sordide folle affannate, città riempite di stolti
che ne è di te? Resistenza.
Risposta: "Che la tua coscienza è qui, che ognuno di noi
può contribuire, con un gesto, una voce, una scelta".
Ogni giorno.
Una divisione della ricchezza
nuova uguaglianza,
una nuova luce.
Resistenza della memoria delle memorie
le nostre identità, le nostre differenze.
Ed è di pura luce:
luce di giustizia? Luce di uguaglianza?
Non è la Giustizia, la nostra umana
che da forma alla Libertà.
È la Libertà, che sfocia nella Giustizia.
Massimiliano Chervino
Un grazie speciale a P.P. Pasolini e W. Whitman.
Parteciperò come sempre, nel rispetto della ricorrenza e dell'istituzione nazionale che la rappresenta. A livello locale, magari, un po' meno.
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