Un epoca senza Muri: questo avrebbe dovuto essere l'epoca in cui molti di noi sono cresciuti, grazie alla caduta del Muro di Berlino. Non è stato proprio cosi'..Il 27 aprile 2007 il Giornale Inglese "The Guardian" constatava: "Mai, dall'età medioevale, c'era stata una cosi' larga richiesta di Muri in giro per il Mondo". Solo i creduloni possono credere che il 1989 abbia portato libertà, benessere e pace nel Mondo. Se il Muro di Berlino doveva impedire a milioni di persone di lasciare il soffocante Regime Comunista dell' Est, i nuovi Muri non sono Muri per non lasciare uscire, ma per non fare entrare, in fondo come accadeva nel Medioevo. Ma a differenza del Medioevo, il "nemico" non è quasi mai un esercito "regolare" ma un'umanità disarmata e spesso disperata, pericolosa già soltanto per il fatto che esiste e si muove, portando a spasso per il Pianeta le sue contraddizioni.
domenica 31 gennaio 2010
Un epoca senza Muri
giovedì 28 gennaio 2010
Emergenza Terremoto Haiti : sosteniamo il generoso operato degli MSF ( Medici senza frontiere ).
Il 12 gennaio 2010 un terremoto terribile ha devastato Haiti: su oltre 3 milioni di persone coinvolte ben 112.000 sinora sono morte o date per disperse e 200.000 sono i feriti. Case ed ospedali sono state rasi al suolo. Gli operatori di "Medici senza frontiere", che lavorano ad Haiti dal 1991, sono intervenuti immediatamente operando in strutture di fortuna, curando 2000 feriti ed inviando 2 aerei con 50 tonnellate di materiale medico e beni di prima necessità. Migliaia di tende continuano ad arrivare nei nostri centri e nelle tende allestite per l'emergenza. I team di MSF continueranno a lavorare ad Haiti anche quando le telecamere se ne saranno andate e attualmente stanno effettuando un'analisi precisa di quelli che saranno i bisogni umanitari che MSF dovrà affrontare nelle prossime settimane. Di fronte ad una catastrofe senza precedenti non è possibile oggi andare oltre la fase dell'emergenza per programmare attività a lungo termine. Per questa ragione MSF invita ad inviare donazioni legate al loro "Fondo emergenze", cioè lo strumento cardine per poter soccorrere immediatamente le popolazioni vittime di catastrofi naturali, guerre , epidemie e carestie. La situazione è grave e ogni piccola donazione si trasforma in un aiuto concreto:
domenica 24 gennaio 2010
Il Presidente Napolitano: "E' Allarme Sociale!" Ma la Giunta di Sedriano taglia il "Fondo Sociale " e spreca risorse.
mercoledì 20 gennaio 2010
La sicurezza è anche sulle nostre strade.
domenica 17 gennaio 2010
Contro la privatizzazione dell'acqua: La nostra proposta
Il processo di privatizzazione dell'acqua inizia con la Legge Galli, del 1994, che, dividendo il territorio nazionale in Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), inaugurava l’opzione dell’affidamento a privati o a società con capitale misto pubblico-privato. Successivamente nel 2002 una legge obbliga le Società Municipalizzate a diventare Società per Azioni (SPA). Con questa legge fu varato un provvedimento tecnico che divide il territorio in 90 ambiti idrici territoriali spingendo i Comuni a consorziarsi. Dei 90 ambiti territoriali 26 sono gestiti già da SPA a capitale pubblico-privato e 64 sono ancora pubblici. Nel 2006 la Regione Lombardia decreta con una legge la separazione tra erogazione e gestione del servizio che spianava la strada alla privatizzazione dell’acqua in tutta la Lombardia.
Nel luglio 2006 il senatore Giovanni Confalonieri PRC aveva presentato un'interrogazione al governo in merito alla incostituzionalità della normativa lombarda sul servizio idrico integrato. Per il governo aveva risposto il ministro Lanzillotta dando ragione a Confalonieri e riprendendo esattamente i concetti e le critiche in essa esposti, nell'ottobre 2006 il Governo Prodi aveva impugnato per incostituzionalità la medesima legge regionale. Contemporaneamente il Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull'Acqua aveva lanciato un Appello per l'Acqua Pubblica in Lombardia. A partire da luglio 2007 molti Comuni Lombardi hanno votato la proposta di un Referendum abrogativo delle parti della legge regionale 18/2006 che obbligavano a privatizzare i servizi idrici. Persino I Vescovi di Brescia e Milano si sono schierati proclamando l’acqua un bene comune non negoziabile. Ben 144 consigli comunali lombardi hanno votato il Referendum, tra cui il Comune di Sedriano per iniziativa del PRC. Il Referendum è stato ritenuto ammissibile il 5 febbraio 2008 dal Consiglio Regionale. La mobilitazione, che ha coinvolto i Comuni indipendentemente dal colore politico delle Giunte ha portato, il 27 gennaio 2009, alla modifica della legge regionale 18/2006: quindi gli ATO lombardi finalmente potevano decidere autonomamente per l'affidamento diretto "in house" dell'intero servizio idrico a società totalmente pubbliche.
Purtroppo al peggio non c'è mai fine, quindi quello che è uscito dalla porta rientra dalla finestra, Il Governo Berlusconi con la scusa di recepire, le direttive europee, riapre la partita sulla privatizzazione dell'acqua con l’art. 15 del Decreto Legge 135/2009 ed approvato dal Senato il 4/11/2009 obbliga i Comuni a mettere sul mercato le loro reti idriche entro il 2010.
La recentissima conversione in legge del decreto non può far piacere a chi già si era battuto contro ogni ipotesi di privatizzazione. Sinistra di Sedriano lancia nuovamente la battaglia per l'acqua pubblica, e lo fa proponendo una mozione urgente per il Consiglio comunale a tutti i consiglieri ancora in carica, che avevano deliberato a favore della proposta di referendum abrogativo su iniziativa del PRC, nel consiglio comunale del 14/11/2007, con l’astensione dei consiglieri: Celeste, Curioni e Di Bella ed il voto contrario del consigliere Ranzani, ma anche ai nuovi eletti indipendentemente dal colore politico.
Interrogazione incostituzionalità progetto di LR acqua Lombardia
Delibera di Consiglio Comunale Referendum LR 18-2006
Referendum contro la LR acqua Lombardia
Risposta interrogazione incostituzionalità LR acqua Lombardia
A cura degli oppositori di strada circolo PRC "Rachel Corrie" di Sedriano.
venerdì 15 gennaio 2010
Basta prendersela con i più deboli!
- Luglio 2009 – Entra in vigore l'ordinanza comunale contro l'accattonaggio. "Non c’è alcuna volontà di perseguire od ostacolare le persone che chiedono con garbo ed educazione un aiuto per le loro esigenze più immediate e spicciole. Del resto sarebbe assurdo vietare di dare una mano a chi ha bisogno (...). Il provvedimento è stato concepito proprio per scongiurare l'accattonaggio molesto, insistente e irritante negli spazi pubblici o aperti al pubblico." Alfredo Celeste 30/07/2009 · Novembre 2009 – Chiede l'elemosina (non molesta) e si prende tre multe (per un totale di 300 euro) Lavinia è una ragazza romena di 26 anni, vive in una baracca a Cornaredo, è in Italia da un anno e mezzo, è madre di due bambini piccoli e chiede l’elemosina davanti al cimitero di Sedriano con garbo ed educazione senza infastidire nessuno, senza minacciare nè l’ordine pubblico nè la tranquillita dei Sedrianesi, raccoglie mediamente 5 o 6 euro al giorno senza sfruttare i minori e oltretutto non ha macchine da 100 mila euro. ·
- Novembre 2009 – Le contraddizioni del Sindaco con quanto precedentemente dichiarato "A chi ha realmente bisogno ed è in regola non serve chiedere l'elemosina. Ai veri poveri, infatti, il comune da una mano. Con l'ordinanza, inoltre, vogliamo evitare il professionismo dell'accattonaggio, magari con lo sfruttamento di minori." Alfredo Celeste 13/11/2009
- Il precedente : Sentenza n. 519 Anno 1995 della Corte Costituzionale (...) Osserva il rimettente che la fattispecie contravvenzionale punitiva della mendicità è posta a tutela dei beni giuridici della tranquillità e del decoro della civile convivenza con offese che sussisterebbero sia nel caso della mendicità aggravata da forme particolari (vessatorie, ripugnanti, petulanti o fraudolente: art. 670, secondo comma), sia nel caso in cui si impieghino minori nell'accattonaggio (art. 671). Non vi sarebbe, invece, offesa della morale e della tranquillità pubblica quando l'accusato versi in una situazione di bisogno non riconducibile a sua colpa, risolvendosi la mendicità in una legittima richiesta di umana solidarietà, volta a far leva sul sentimento della carità. La previsione incriminatrice di cui all'art. 670, primo comma, del codice penale, violerebbe ad avviso del giudice a quo i principi costituzionali di solidarietà, di uguaglianza e della finalità rieducativa della pena contenuti negli artt. 2, 3 e 27, terzo comma, della Costituzione, giacchè sarebbe riservato lo stesso trattamento punitivo anche a soggetti che si trovino in condizioni economico-sociali del tutto diverse. Essa, infatti, prescinde dallo stato di indigenza non ascrivibile alla condotta individuale: di qui, un trattamento inadeguato, poichè non finalizzato a rieducare quanti, obiettivamente incapaci di mantenersi autonomamente, siano perciò costretti a far ricorso all'altrui solidarietà.(...)
mercoledì 13 gennaio 2010
Proposta per la candidatura di Luciano Muhlbauer alla Regione Lombardia
domenica 10 gennaio 2010
Rosarno : Quegli schiavi-fantasma in mano alle mafie
"Si sono ribellati contro la Ndrangheta" - cosi' ha commentato lucidamente Roberto Saviano - " E' la quarta volta degli Africani in Italia contro le mafie. Gli Immigrati sembrano avere un coraggio che gli Italiani hanno perso poichè per loro contrastare le organizzazioni criminali è questione di vita o di morte. E qualunque sia la nostra opinione è necessario comprendere che ad essersi ribellata è la parte sana della comunità africana che non accetta compromessi con la Ndrangheta". Ma si fa sentire anche il mondo cattolico. A partire da Don Pino De Masi, Vicario Generale della Diocesi di Oppido-Palmi e referente di Associazione "Libera" per la Piana di Gioia Tauro: "Non si possono far vivere le persone come animali e pensare che non si ribellino. Qui è in corso una vera emergenza sociale. Quello che è accaduto a Rosarno è frutto della mancanza di una pianificazione adeguata per i lavoratori stagionali e della totale assenza di una politica dell' Integrazione".
In queste ore di forte tensione e purtroppo di violenza, centinaia di immigrati ora impauriti da pestaggi e ritorsioni , dietro cui s'intravede la mano delle cosche mafiose, fuggono o vengono traferiti dalle Autorità in centri di prima accoglienza. E' scesa intanto in campo anche la "Rete Antirazzista di Cosenza" che ha lanciato un Appello ai Rosarnesi affinchè si ponga subito fine alla Guerra tra Poveri ed ha convocato un Incontro Pubblico a Rosarno per il 10 gennaio 2010:
"..comprendiamo il disagio dei cittadini di Rosarno ma non possiamo tacere sulle aberranti condizioni in cui versano migliaia di migranti , anche se dal loro lavoro dipende lo sviluppo del settore agricolo. La gravità del momento impone una riflessione lucida e pacata al fine di ripristinare la civile convivenza posta sotto assedio dalle politiche razziste del Governo. Ci si augura che tutta la Calabria Civile scenda in piazza per manifestare la Solidarietà ai migranti e per dire basta a questa infinita ingiustizia".
E intanto in Italia la protesta corre su Internet e si prepara uno SCIOPERO DEI MIGRANTI A MARZO . Il Movimento "Primo Marzo 2010" propone una giornata di SCIOPERO GENERALE per tutti gli extracomunitari che vivono in Italia per l'appunto il primo marzo. Il primo post del Movimento è del 9 ottobre, le adesioni si sono moltiplicate e dopo i fatti di Rosarno su "Facebook" l'adesione alla proposta di sciopero a marzo supera gli 11.000 iscritti. L'iniziativa è nuova per l' Italia, mentre ha un precedente europeo, la Francia dove il Movimento si chiama "La journèe sans Immigrès: 24 heures sans nous!" e il suo sciopero lo farà proprio il primo marzo 2010. In Italia il colore scelto dal Movimento è il GIALLO (un braccialetto o un nastrino giallo) che non rimanda a nessuna espressione partitica in particolare.
A cura di Sinistra di Sedriano.
venerdì 8 gennaio 2010
Via a Bettino Craxi ? No, via i corrotti !
lunedì 4 gennaio 2010
Cose da buttare
venerdì 1 gennaio 2010
La Tav a Sedriano
- Tav aveva affidato nel 1991 dei contratti che a tutti gli effetti erano assimilabili a veri e propri contratti di appalto, per i quali si sarebbero dovute indire delle gare ad evidenza pubblica;
- La valutazione dell’impatto ambientale dell’opera veniva effettuata nel 1995 quando ancora il tracciato non era definitivo, infatti il progetto è successivamente cambiato ma la valutazione è rimasta la stessa ;
- La valutazione dell’impatto ambientale non è stata redatta da soggetto terzo ma dallo stesso consorzio “CAV TO MI” che realizzerà l’opera.