Come sempre, ad ogni elezione, si ripropone puntualmente la logica del voto utile, utile a chi e per cosa poi non è dato sapere.
C’è chi, ogni volta, da la colpa ad altri e alle circostanze per i propri insuccessi, o subentra persino l'argomentazione, assurda, del voto del meno peggio: vota Tizio altrimenti vince Caio. Questa singolare argomentazione ha sempre fatto vincere Sempronio che è peggio di tutti…
Solitamente si chiede il voto perché si hanno delle belle idee, un progetto, competenze, voglia di fare, entusiasmo, passione. Invece immancabilmente il ragionamento è sempre lo stesso: vota me altrimenti vince lui. E questo è ammettere, inconsapevolmente, di essere degli incapaci e l’unica cosa che si ha da offrire è impedire di far vincere l’avversario politico. Ragionamento sconfortante.