In data 28 agosto e 5 ottobre c.a. abbiamo inviato agli uffici comunali la richiesta riguardante la Convenzione dell'A.C.D. Sedriano e, come prassi ormai consolidata, ci vediamo costretti, per l'ennesima volta, a sollecitarne l'evasione, scaduti ampiamente i termini previsti.
Questa sistematica reiterazione è decisamente spiacevole se non seccante soprattutto se la controparte è il "Comune" che per definizione dovrebbe essere una casa di vetro o meglio, per qualcuno "una scatola di tonno".
Indirizzeremo la sollecitazione agli stessi uffici, destinatari della prima e seconda istanza, ma anche all'Ass. Alì, anima candida, che sui canali social, nell'interloquire con un cittadino, lo invita, tra il sorpreso e lo scocciato a "fare l'accesso agli atti" per avere i chiarimenti che desidera.
Crediamo quindi "doveroso" (usiamo, ci perdoni la sacrilega licenza, il linguaggio del suo sindaco) informarla che quasi mai questi "accessi", forse fastidiosi, vengono evasi, solo talune volte e solo dopo diverse esortazioni, regolarmente protocollate.
La preghiamo pertanto, quale emblematico esempio, di intercedere presso i competenti uffici caldeggiando il disbrigo della pratica "fioriere" perché dopo oltre un anno e sei accessi agli atti tutti, ovviamente, senza risposta vorremmo, legittimamente conoscere se all'epoca dei fatti i Sigg. Cipriani e Ghia fossero stati preventivamente e regolarmente autorizzati a manomettere le fioriere poste di fronte al Municipio.
Poiché parrebbe essere una richiesta di difficile "comprensione" può, in subordine, chiedere direttamente, speriamo con miglior sorte, ai diretti protagonisti della vicenda che sapranno come stanno le cose, ma che ben si guardano dal rivendicarne la paternità.
Suvvia superate quell'innata e istintiva repulsione per le luci ed il palcoscenico e annunciate al mondo la vostra proditoria impresa.
Attendiamo mestamente l'esito in saecula saeculorum.
Ci contiamo...per davvero... uno vale uno o no?
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