Il travaglio - perché questo è stato - è durato ben 8 mesi, da quando la prima rivelazione del presunto restyling fu annunciata dal sig.Cipriani; era il 9 Gennaio 2019.
In quella data veniva comunicata la sua chiusura per lavori di ampliamento, ma con riapertura in tempi brevi. Molti sono stati gli intoppi che hanno rallentato i suddetti "aggiornamenti": uno fra tutti, un fastidioso scollamento con relativo rialzo della pavimentazione.
Contrattempi non preventivabili (o forse sì) che hanno accentuato il doloroso percorso di rinnovamento.
E così dopo 8 MESI-OTTO, sinceramente un po' troppi, riapre la biblioteca in pompa magna con tanto di rinfresco e taglio del nastro tricolore, come fosse una "cosa nuova".
In realtà, si tratta solo della stessa struttura e di un necessario rinnovamento del suo look, come lo ha definito l'assessore Chiesa sabato scorso presenziando alla riapertura.
Non c'è stato nessun consistente stravolgimento dello spazio originario, peraltro già modesto. Spazio - fra l'altro - sottratto alla scuola Media quando la biblioteca fu creata qualche anno prima.
In sostanza sono state rinfrescati i muri, sistemato lo spazio bimbi ed è stato dipinto un bell'albero sulla parete in fondo.
Non si è capita la necessità di tanta enfasi nel comunicare una doverosa sistemazione di un luogo di frequentazione dei cittadini.
Gli orari proposti non hanno subito alcuna modifica e francamente così come sono strutturati non garantiscono uniformità di trattamento per un servizio pubblico rivolto a tutti i cittadini. Forse si sarebbe potuto tenere conto di tutte le esigenze orarie attuabili, dando più possibilità d'utilizzo della struttura. Ad esempio, a coloro che lavorano e rientrano a casa dopo le 18, resta solo il sabato mattina per utilizzare i servizi della biblioteca.
L'orario 16,00 - 18,00, privilegia solo gli studenti locali che frequentano al mattino o chi è a casa.
Non è prevista un'apertura serale, come già avviene in alcune biblioteche di Milano e del territorio, né è previsto un orario continuato (vedi Corbetta 20,00 - 23,00, Cornaredo 14,30 - 20,00, Magenta 9,00 - 19,00 ecc.), novità che se applicata potrebbe essere utile agli universitari per studiare quando a casa non possono: a Sedriano - invece- c'è addirittura una chiusura totale infrasettimanale.
Si può comprendere che Sedriano non abbia, rispetto al numero dei cittadini residenti, una grande utenza bibliotecaria, ma se non incentiviamo le possibilità di frequenza, con orari allargati e utilizzabili dalla realtà lavorativa, diminuiamo ancor più la fruibilità di questa struttura. La zona studio è piccola e manca un spazio per offrire ai sedrianesi un luogo che possa ospitare attività culturali, ricreative, formative per rendere la biblioteca un area aperta alle condivisioni di conoscenza e aggregazione. Pensiamo alla possibilità da dare a chi vuole, l'opportunità di poter leggere i quotidiani del giorno o i giornali locali sorseggiando un caffè creando una zona adibita a "caffè letterario", oppure utilizzare il luogo per presentare libri e organizzare corsi per grandi e piccini.
Ma forse, con questi ragionamenti, si va troppo a sinistra?
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