A Berlino una raccolta fondi per piantare 10.000 nuovi alberi ha consentito di raccogliere in breve tempo 612.000 euro con la possibilità di adottarli e di scegliere la zona in cui collocarli.
A New York è stata approvata la legge che esige per tutti i nuovi edifici, residenziali o commerciali, e tutti quelli ristrutturati debbano avere il tetto ricoperto di piante. Oppure di pannelli solari o di turbine eoliche o un mix dei tre.
Nel nuovo PGT (piano generale del territorio) di Milano è previsto la realizzazione di 20 nuovi parchi e un grande parco metropolitano che la circonderà unendo il Parco Nord al Parco Sud, oltre alla piantumazione di 3 milioni di alberi.
A Sedriano, al contrario, si è fatto di tutto e di più per eliminarli, nel più breve tempo possibile e con la massima efficienza annientatrice consentita.
La cosa più insolita della sistematica pratica di abbattimento adottata è che si tagliano (in vegetazione) anche al di fuori dei periodi consentiti da puntuali disposizioni legislative, senza che ciò trovi giustificazione nelle precarie condizioni di stabilità tali da delinearsi come imminente pericolo di caduta. Al contrario è invece facile imbattersi in alberi ormai deceduti, anche di certe dimensioni e da diverso tempo, nei parchi e sui viali, nell'oblio e nell'indifferenza dell'Amministrazione.
Di più, si procede con ostinata perseveranza a promuovere la pratica di potature inutili (e costose) senza senso e in più casi così drastica da avere quale conseguenza il decesso degli alberi. Come nel caso dei prunus di via Meda, abbattutti a fine agosto dopo essere stati potati a gennaio. Si spendono soldi per potarli, altri per abbatterli e nessuno per sostituirli. Questa è in sintesi la gestione del verde a Sedriano da decenni.
E' grazie a questa "abitudine" che i due imponenti Celtis australis di Piazza della Repubblica sono stati compromessi al punto tale da non poter essere inseriti nell'Albo Regionale degli Alberi Monumentali. Migliaia di euro dei cittadini per produrre danni al patrimonio collettivo. Senza che qualcuno risponda di questo.
Si divulga in pompa magna la formazione di un "bosco in città" in Via Gagarin salvo poi dimenticarsene appena si è spento l'eco dell'annuncio ad effetto. Ne avete in qualche modo e/o casualmente sentito parlare negli ultimi due anni? Millanteria!
Pero' un barlume di speranza per un radicale cambiamento di rotta, per un repentino, drastico ripensamento è balenato in prossimità della biblioteca comunale. In occasione della sua inaugurazione è stata piantata una conifera piccina, piccina. Pur vero che per sole ragioni scenografiche. ma è pur sempre un inizio. (chissà se autorizzata e da chi o come al solito...)
PS. Poichè siamo stati più volte accusati di essere dei bugiardi, inutile dire da chi, saremmo grati a chiunque ci segnalasse anche un solo episodio che smentisse il tabula rasa in corso da fine 2015. Altrettanto riconoscenti se ci aiutaste a fare il censimento delle decine di alberi abbattuti.
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