In data 13 aprile abbiamo inoltrato, all'attenzione di tutti i consiglieri, alcune proposte di modifica alle norme che regolano il Question Time.
Bene, anzi male perché ad oltre tre mesi di distanza non ne sappiamo nulla. Silenzio assoluto.
Che si siano smarrite nei meandri telematici e non abbiano raggiunto i destinatari?
O che intimidite dal POTERE abbiano mestamente deciso di ripercorrere a ritroso il viaggio così baldanzosamente intrapreso mesi fa?
O forse giacciono semi o totalmente sepolte da qualche parte, su qualche scrivania in attesa di qualcuno che, annoiato da un difficile sudoku, li degnerà distrattamente di una furtiva occhiata e meccanicamente li riporrà sotto altri fogli che ovviamente e a parer suo in(sindaca)bilmente rivestono maggior importanza o priorità?
Cruciali, amletici dilemmi che solo il tempo potrà chiarire.
Nel frattempo nelle Convocazioni del Consiglio Comunale a piè pagina viene genericamente indicato: Question Time dei cittadini senza alcun'altra indicazione.
Difficile capire se ci sarà o meno, perché assomiglia molto alle varie ed eventuali di una qualsiasi assemblea condominiale o incontro, o riunione o similari consessi o al contrario vi sarà davvero ed il cui argomento sarà una incognita per tutti, tranne ovviamente per i fortunati destinatari, cioè i consiglieri comunali.
I comuni mortali invece scarteranno questa sorpresa al momento fatidico in cui terminato, ad ora fonda il Consiglio Comunale, avranno modo di sapere chi ha presentato e cosa contiene il pacco.
Abbiamo usato un tono un po' canzonatorio per prenderci un po' in giro, ma pensiamo che però qualcuno stia davvero prendendo per il naso qualcun'altro.
Per quanto sopra citato non parteciperemo al question time di martedì 24 luglio, non tanto per protesta ma quanto per porre una seria riflessione sul vero significato di "democrazia partecipata" che a quanto pare per il nostro sindaco è l'ennesimo specchietto per le allodole da utilizzare a suo piacimento.
Di seguito riportiamo il testo che sarebbe dovuto andare in discussione in consiglio comunale.
Bene, anzi male perché ad oltre tre mesi di distanza non ne sappiamo nulla. Silenzio assoluto.
Che si siano smarrite nei meandri telematici e non abbiano raggiunto i destinatari?
O che intimidite dal POTERE abbiano mestamente deciso di ripercorrere a ritroso il viaggio così baldanzosamente intrapreso mesi fa?
O forse giacciono semi o totalmente sepolte da qualche parte, su qualche scrivania in attesa di qualcuno che, annoiato da un difficile sudoku, li degnerà distrattamente di una furtiva occhiata e meccanicamente li riporrà sotto altri fogli che ovviamente e a parer suo in(sindaca)bilmente rivestono maggior importanza o priorità?
Cruciali, amletici dilemmi che solo il tempo potrà chiarire.
Nel frattempo nelle Convocazioni del Consiglio Comunale a piè pagina viene genericamente indicato: Question Time dei cittadini senza alcun'altra indicazione.
Difficile capire se ci sarà o meno, perché assomiglia molto alle varie ed eventuali di una qualsiasi assemblea condominiale o incontro, o riunione o similari consessi o al contrario vi sarà davvero ed il cui argomento sarà una incognita per tutti, tranne ovviamente per i fortunati destinatari, cioè i consiglieri comunali.
I comuni mortali invece scarteranno questa sorpresa al momento fatidico in cui terminato, ad ora fonda il Consiglio Comunale, avranno modo di sapere chi ha presentato e cosa contiene il pacco.
Abbiamo usato un tono un po' canzonatorio per prenderci un po' in giro, ma pensiamo che però qualcuno stia davvero prendendo per il naso qualcun'altro.
Per quanto sopra citato non parteciperemo al question time di martedì 24 luglio, non tanto per protesta ma quanto per porre una seria riflessione sul vero significato di "democrazia partecipata" che a quanto pare per il nostro sindaco è l'ennesimo specchietto per le allodole da utilizzare a suo piacimento.
Di seguito riportiamo il testo che sarebbe dovuto andare in discussione in consiglio comunale.
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