Osservazioni PIANO URBANISTICO DENOMINATO “AMBITO DI PROGETTAZIONE COORDINATA – APC N. 7” SITO TRA VIA GARIBALDI E VIA LEONARDO DA VINCI, ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 137 DEL 10/11/2016
La relazione geologica definisce l'area come omogenea per la circolazione delle acque sotterranee e per la permeabilità, definendo quest'ultima come alta.
La presenza inoltre di corsi d'acqua superficiali aumenta di un grado la vulnerabilità nelle vicinanze dell'alveo; in prossimità dell'area del comparto A, è presente il Fontanile Casa.
L'incrocio dei fattori descritti ha permesso di individuare, nell'area di interesse, la seguente condizione di vulnerabilità dell'acquifero:
- Grado di permeabilità: alto
- Grado di vulnerabilità: estremamente elevato
Ciò in ragione del fatto che la stessa relazione (pag. 19) da un'indicazione prescrittiva: "si deve prevedere il collettamento degli scarichi in fognatura, con opere di regimazione idraulica e smaltimento delle acque superficiali e sotterranee" e proseguendo; "dovranno essere commisurate al tipo di intervento da realizzare ed alle problematiche proprie di ciascuna opera".
Da quanto premesso pare trasparire una verosimile criticità per una superficie drenante probabilmente inadeguata o insufficiente, riferita ai lotti edificati prospicienti via Garibaldi e se depurata dai lotti ceduti destinati a parco, con inevitabile ripercussione su una rete fognaria già più volte rivelatasi dimensionalmente inidonea in questa zona del Comune.
Lo studio geologico Fusina Srl indica il livello freatico ad una profondità di 2,8 dal piano campagna (peraltro in quale periodo dell'anno? qual'è l'escursione della falda), tale situazione interferirebbe con i box e cantine previsti nel piano interrato e non casualmente laddove si indica come favorevole il parere sull'edificabilità, lo si subordina a consistenti limitazioni connesse alla verifica puntuale delle caratteristiche portanti e di drenaggio dei terreni, con l'interferenza con le acque di falda in caso di scavi interrati e alla salvaguardia dell'acquifero libero. Il piano attuativo tiene in debito conto quanto suggerito dallo studio geologico?
Bozza convenzione - art. 7, ulteriori cessioni: aree parchi e fontanile - si indica quale cessione il passaggio pedonale di collegamento fra la Via Garibaldi e il parco naturalistico su Via Leonardo da Vinci, di cui al Fg. 7 mappale 587, tale passaggio ha una larghezza, indicata sulle tavole di mt 4 che per una lunghezza complessiva di ca 50 mt. produce un effetto ottico a cannocchiale del tutto opprimente e quindi poco fruibile specie in orari serali; suggeriamo pertanto il suo cospicuo allargamento in ragione di limitare la cesura visiva operata dall'edificato ai lati dello stesso.
Le risultanze dell'Esame di Impatto Paesistico appaiono quanto meno arbitrarie e finalizzate esclusivamente a contenere la classe di sensibilità del sito, in particolare:
Tab.1B 2 - vedutistico - Area posta ai margini del tessuto urbano, in ambito di espansione, indicata come bassa, quando l'intervento è improprio considerarlo di completamento quanto prevalente.
Pertanto il giudizio complessivo in classe 2 - bassa - è quanto meno opinabile se si considera l'occupazione ex novo di un suolo libero con la costruzione di 18 unità unifamiliari e 4 palazzine di tre piani.
Parimenti la Tab.2A - alterazione dei caratteri morfologici dei luoghi - dell'altezza e degli allineamenti degli edifici, dell'andamento dei profili, dei profili di sezione urbana ecc. indicati come incidenza NO, quando l'intervento modifica, stravolgendolo totalmente lo stato del luoghi delle sezioni, dei profili e delle altezze, attualmente inesistenti. Per non parlare delle palazzine previste in progetto del tutto assenti all'intorno e che pertanto non sono in contiguità con alcunché, e bene sarebbe stato un'edificazione rovesciata con la densità abitativa più alta in prossimità del centro urbano e non invece alla periferia, come da progetto.
Quindi l'incidenza visiva -Tab. 2A, 3- occulta senza dubbio la visuale sul Parco Agricolo ma interferisce anche, nascondendo, il prospetto su spazi pubblici, ovvero sulle aree destinate a parco, nascoste dai profili delle case sulla Via Garibaldi che costituiscono una vera e propria cortina.
Ribadiamo la nostra ferma contrarietà al Piano Attuativo APC 7 soprattutto per la realizzazione delle quattro palazzine poste sul lato sud, totalmente avulse dal contesto urbano circostante e in discontinuità con quanto realizzato a nord del comparto, producendo un effetto complessivo non omogeneo se non disordinato, in sintonia questo si, con l'insieme urbanistico complessivo dell'edificato sedrianese, caratterizzato da scarsa coerenza visiva e funzionale.
Si è persa, dunque, ancora una volta un'occasione per progettare e pianificare in modo nuovo, più rispettoso, diverso e vivibile, subordinando il complessivo progetto alla consueta logica del massimo profitto, considerando il "resto" solo trascurabile, insignificante dettaglio.
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