In realtà la ricerca di sponsor riguarda anche aiuole, rotonde, ma anche le fontane (2 sole, uniche e miserrime, esteticamente discutibili, -rimane a gestione diretta quella del parco delle scuole - come lo stesso parco d'altronde-) insomma tutto ciò che è o dovrebbe essere "verde" si vorrebbe "appaltare" a provvidenziali e munifici benefattori... Le fioriere (vuoti involucri cementizi) no, quelle, per la particolare inclinazione e il dimostrato pollice verde delle ultime amministrazioni, restano in carico al Municipio.
Per la verità la cosa non è del tutto nuova, ricalca pressoché perfettamente una analoga iniziativa dei commissari, dall'esito infausto. Non è nuovo neanche questo ispirarsi all'operato dei commissari, che evidentemente hanno tracciato un profondo solco amministrativo dal quale sembra difficile discostarsi.
Ma tant'è reiterare non costa nulla o quasi. Ecco quindi l'elenco dei siti, siano essi appunto aiuole, parchi, rotonde o fontane, le norme rigorose, puntuali, i richiami inevitabili al d.P.R. n. 445/2000, al D. Lgs 50/2016, le modalità di presentazione delle offerte, l'esame ed i criteri di valutazione, la durata contrattuale, i punteggi assegnati da apposita commissione (costituita da..?.. e non retribuita speriamo, questo non è dato sapere), impegni e requisiti dello sponsor, norme su anticorruzione e trasparenza insomma una cosa meticolosa. In cambio l'incauto sponsor avrà modo di apporre una tabella (così è scritto) delle dimensioni di circa (qui purtroppo la precisione è venuta a mancare) 50x70 cm. però secondo le indicazioni e previa autorizzazione dell'Amministrazione Comunale, su quale supporto? Legno, plastificato, zincato o... dimenticato, comunque non indicato - meno male.
Da un'attenta lettura si scopre pero' che l'art. 8 contempla anche la partecipazione al bando, di persone fisiche salvo poi all'art. 10 circoscrivere cripticamente la possibilità di aderirvi in quanto la lettera A/e recita: la non appartenenza ad organizzazione politica, religiosa o sindacale. Cioè?
Da un'attenta lettura si scopre pero' che l'art. 8 contempla anche la partecipazione al bando, di persone fisiche salvo poi all'art. 10 circoscrivere cripticamente la possibilità di aderirvi in quanto la lettera A/e recita: la non appartenenza ad organizzazione politica, religiosa o sindacale. Cioè?
Un iscritto ad un partito politico non può concorrere come privato cittadino alla manutenzione gratuita di un aiuola? Lo stesso dicasi per un membro del consiglio pastorale, come per un tesserato di un sindacato? Abbiamo capito bene?
Chiarissimo anche l'art. 12 già dal suo incipit, e altrettanto cristallino quando si fa richiamo a: anche successivo alla scadenza indicato nel precedente art. 7... di quale scadenza si tratti lo ignoriamo per quanto ne intuiamo vaghissimamente il "concetto". Ancor meglio il secondo capoverso: di sottoporre le successive proposte di sponsorizzazioni ad indagini di mercato o procedure concorsuali specifiche. Burocratese puro, un distillato di semplicità, comprensibilissimo.
Non crediamo che con questi presupposti ci siano sponsor "aziendali" ragionevolmente e commercialmente disposti ad investire in questo settore e con vincoli stringenti e al tempo stesso aleatori (punteggi), ma ovviamente tifiamo per l'inverosimile riuscita dell'iniziativa.
Ps. In questo modo dopo aver appaltato ai N.O.V. improbabili potature, pulizie estemporanee di aree e giardini, esternalizziamo manutenzione di fontane, rotonde, parchi. A quando quella amministrativa?
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