Se
fino a ieri qualcuno aveva ancora dei dubbi sul fatto che corrisponde al vero
l'infiltrazione della 'ndrangheta nell'amministrazione sedrianese, con lo
squallido spettacolo andato in scena nel consiglio comunale, probabilmente non ne
avrà più alcuno.
Ieri
sera Celeste era presente, ma non il sindaco in quanto derubricato dal Prefetto,
ma ’Alfrè”
(diminutivo riservato agli intimi). Avete presente i pupi siciliani? Tutti i
consiglieri di maggioranza tranne il vice Pivetta, non hanno detto nulla (come
al solito). Patanè ha letto una lettera del cittadino Celeste, e tutto è girato
su questo testo. I pupi manovrati telepaticamente dal puparo. Ma anche Pivetta
ha letto un testo che non era certo farina del suo sacco. Infatti alla fine del
consiglio è tornato immediatamente nella sua veste, urlando agli agenti della
Polizia Locale di “cacciare” i cittadini infuriati per aver assistito loro
malgrado al peggiore dei teatrini.
Procediamo
per ordine.
Il
pubblico entra nell'auditorium dove per la prima volta viene esposto un
cartello che, precisa che la capienza della sala è di 135 posti compresi i
consiglieri.
La
burla comincia immediatamente, poiché pur sapendo in anticipo l'assenza del
presidente del consiglio (altrimenti non sarebbe giustificata), il sindaco
Pivetta non ha provveduto a ricercare all'interno della maggioranza una
soluzione riguardo a chi tra loro doveva presenziare il consiglio. Forse
l'assenza della Cattaneo non era stata ancora protocollata.
Da
regolamento spetta alla Fagnani che, viceversa della Costantino, ha dimostrato
una grande faccia tosta presentandosi ieri. E pretendeva, pur presente, di
abdicare il suo ruolo. Il tranello lo ha rivelato successivamente il
consigliere Re, che teoricamente avrebbe potuto anche lui presenziare il
consiglio.
Infatti
una volta accettato suo malgrado di presiedere il consiglio, la Fagnani
comincia subito cercando la rissa.
Annuncia
che per motivi di sicurezza il consiglio non può cominciare fino a quando
saranno presenti in sala persone aggiuntive alle 135, chiedendo sponda alla
segretaria comunale la quale anziché dimostrare assoluta equidistanza ed
indipendenza, ha sostenuto questa assurda richiesta.
Assurda
perché di norma, quando l'auditorium viene usato per spettacoli o feste
scolastiche di fine anno, al suo interno vi sono molte più di 135 persone. Ad
esempio, all'insediamento dell'amministrazione Celeste, nella prima seduta del
consiglio, altro che 135 persone. E quando hanno premiato la Minetti? Erano presenti solo 135 persone? E quando la precedente amministrazione aveva subito
un vero e proprio attacco squadrista capitanato dal consigliere Celeste in
compagnia di tutti i dipendenti del Garden De Lorenzis, in occasione
dell'approvazione definitiva del centro commerciale, erano presenti più di 135
persone ma, il segretario comunale non si è neanche sognato di suggerire al
sindaco che poteva pretendere l'espulsione di tutte le persone eccedenti a
questa cifra.
Provate
a pensare ai bus che prendono i nostri cittadini al mattino nelle ore di punta
per recarsi al lavoro. Tutti stipati e costretti alle contorsioni pur di non
perderlo, arriva la Fagnani e dice che il bus non parte fino a quando si eccede
il numero dei posti previsti.
Ovviamente
se la mangiano viva, appunto la Fagnani ieri provocava perché faceva il suo
gioco: dimostrare che la minoranza
consigliare, ed in particolar modo “Sinistra
di Sedriano” non avevano in realtà
convinto i tranquilli cittadini sedrianesi a partecipare al consiglio. Avevano
invece reclutato “black block” esterni che avevano costretto il presidente a
sospendere il consiglio.
Ovviamente
il risultato sarebbe stato ancor più efficace se a presenziare il consiglio
fosse stato il consigliere Re, costretto “dall'imparzialissimo”
segretario comunale a cacciare fuori le persone eccedenti.
Queste
modalità di sabotaggio del consiglio non sono forse riconducibili ai metodi
mafiosi?
Be
gli è andata male. La gente se ne andata spontaneamente, la rabbia e la
tensione era palpabile ma, con grande fatica abbiamo tutti resistito dalla
voglia di dirgli quello che si meritava, sperando nel buon lavoro dei
consiglieri di minoranza.
Finalmente
il consiglio inizia. Comincia Rigo che, legge la mozione di sfiducia e ricorda
alcuni azioni improprie fatte dall'attuale maggioranza: “L’istituzione dei consiglieri delegati ai quali viene garantita una
retribuzione mensile;, il rifiuto di celebrare i matrimoni civili; il concorso donne creative con la
partecipazione di Nicole Minetti".
Davide
Garavaglia della Lega, ricorda in particolar modo all'assessore Ghidoli, il
trattamento subito che li ha costretti ad andarsene in quanto, rimanendo il
fedele Pivetta tenevano botta comunque alla perdita di qualche consigliere,
insomma una dimostrazione di totale disprezzo della lealtà politica.
Ricordiamoci
anche che da quel momento la maggioranza non rispecchia più la volontà popolare,
poiché senza i voti della lega, il PDL da solo non avrebbe vinto le elezioni. E
se si votasse oggi, probabilmente il PDL non avrebbe neanche un consigliere. E’
più cercano di restare al loro posto, maggiore sarà questo rischio, ma ai
nostri pupi, del loro partito non importa più nulla. Anzi, molto probabilmente
non gli è mai importato nulla, quello che conta è la volontà del puparo.
Finalmente
arriva il turno del consigliere Giovanni Curioni che, avendo avuto nel
precedente mandato l'opportunità di conoscerli bene, anche Lui ha fiutato un
certo sgradevole odore ed ha abbandonato in tempo la combriccola. Ha quindi
potuto girare il coltello in tutte le loro piaghe. Efficacissimo il suo
intervento, per nulla moderato e buonista ma, assolutamente ed
inconfutabilmente nel merito di quello che saranno le conseguenze della azioni
di questa armata brancaleone che, altro non ha fatto che avvallare la volontà
di Celeste e soci. Non i consiglieri, ma i vari Scalambra e Costantino.
Complimenti
anche al consigliere Re che finalmente, abbandonato l'inutile buonismo, ha
svelato il tentativo di imbrogliare le carte con il giochetto della presidenza.
Senza girare troppo intorno ha evidenziato che, in questi casi molte volte la
paura delle reazioni dei boss, incatena alla seggiola i consiglieri che temono
ritorsioni. Ha denunciato il tentato sabotaggio della serata poiché inascoltata
la richiesta in occasione della prima riunione dei capigruppo consiliari di
individuare una sede più opportuna, cosa tra l'altro evidenziata anche dalla
Presidente Cattaneo che, rispondendo alle nostre sollecitazioni, dichiarava che
era necessaria una apposita ordinanza.
Ovvio
che le ordinanze non le fa il presidente del consiglio, conseguentemente ha
evidenziato una precisa volontà di non trovare una sede più opportuna da chi in
questo momento può fare le ordinanze in quanto sindaco effettivo: Pivetta. Bene,
metteremo in conto anche questo.
Quello
che invece ha fatto questa maggioranza di sottomessi e subordinati lo abbiamo
condensato all'inizio di questo post. Non si sono resi conto che, leggendo la
lettera di Celeste, in realtà hanno esposto al pubblico il suo ma anche il loro
epitaffio.
Purtroppo la serata si è conclusa con l'aggressione da parte dell'assessore Ghidoli a Ester Castano … ma ovviamente diranno che si tratta di un'altra invenzione per prendere un altro premio.
Oggi
abbiamo ulteriori informazioni per capire fino a che punto è arrivata
l'infiltrazione della 'ndrangheta. Leggete le dichiarazioni dell'allora
consigliere (e segretario) della lega Avvocato Ranzani, fanno venire i brividi:
"….
Omissis In cambio del mio appoggio
elettorale alla lista di Alfredo Celeste, laddove io avessi accettato mi
proponevano: di assumere l'incarico di vice sindaco; di trasformare in
edificabile la destinazione d'uso del terreno che Scalambra, riteneva essere di
mia proprietà.
In cambio della mia partecipazione, si
aspettavano un contributo rappresentato da parte del mio pacchetto di voti e,
più in generale di tutti gli elettori della Lega, poiché ai loro occhi io
rappresentavo quella formazione politica. Preciso che a seguito di questo
accordo si sarebbero aspettati testualmente; "Il mio appoggio
incondizionato a tutte le loro decisioni amministrative " omissis…"
Quando
leggiamo che a Ranzani venne richiesto l'appoggio incondizionato a tutte le
loro decisioni amministrative, ci sembra di identificare il comportamento dell'attuale
sindaco Pivetta. Ma ovviamente la nostra è solo un’ intuizione, sicuramente
condivisa dalla maggioranza dei cittadini ma, in ogni caso ad oggi solo una
intuizione.
Non
stiamo con le mani in mano, aspettando il prefetto ma contribuiamo a cercare
atti e pratiche di dubbia legalità. Alla luce di quanto sopra, chiediamo ai
consiglieri di minoranza di chiedere loro :
·
La vera capacità dell'auditorium della scuola
media come da documenti tecnici della struttura e non da invenzione seduta
stante di chi dovrebbe vigilare sulla legittimità degli atti
·
La copia di tutti gli atti deliberativi assunti
da questa amministrazione, con il parere di regolarità a firma del segretario
comunale.
Sinistra
di Sedriano
per quanto possiamo, noi del circolo di Bareggio vi sosteniamo e vi supportiamo in questa battaglia di civiltà.
RispondiEliminaSimone del Circolo PRC di Bareggio
ciucciatevi il calzino....
EliminaFinalmente avete capito che sono coinvolti anche gli insospettabili.
RispondiElimina