Gli orti urbani sono terminati, a detta del Sig. Cipriani nel giugno dello scorso anno, ma per motivi bizzarri si è rimandato l'inaugurazione, ufficiale ed in pompa magna, ad ottobre, scomodando un parlamentare, per la precisione un viceministro, nientemeno, ovviamente stellato.
L'opera di notevole complessità ingegneristica ha lungamente impegnato qualificate risorse tecniche comunali e comportato l'impiego di ingenti capitali, reperiti a scapito di altre precipue finalità istituzionali.
Per motivi climatici gli orti, (abbiamo chiesto quanti siano stati "collocati" e a chi; al riguardo attendiamo speranzosi ci venga risposto prima della fine del millennio) e i loro assegnatari, sono andati in letargo. Ora, i primi tepori hanno risvegliato le energie sopite e dunque alcuni volenterosi ortisti hanno varcato la soglia dell'area per dissodare il terreno.
Per essere precisi, come cerchiamo sempre di essere, mancano ancora le compostiere (52) e il posizionamento di portabici all'ingresso dell'area, lavoro aggiuntivo, quest'ultimo, previsto dalla delibera n.37 del 05/03/2019, come se i denari già spesi non bastassero, in uno con l'illuminazione (con finalità meramente estetiche e in linea con un uso intelligente di energia) del percorso ed altre amenità per la minuzia di altri 11.710,32 euro.
All'atto dell'assegnazione ignoriamo se sia stato consegnato agli aventi diritto, una copia del relativo regolamento, approvato il 29/01/2019, composto da 15 pagine e 22 articoli, ce lo chiediamo perché le poche persone che si stanno cimentando nella coltivazione stanno disattendo le poche e chiare regole impresse sulle tavole della legge. In primis gli orari, secundus ignorano il divieto di utilizzare macchine a motore per la coltivazione dell'orto.
Qualcun'altro dissemina già, in violazione dell'art. 1 lettera i), attrezzi ed altri oggetti sul terreno.
Aspettiamo, inoltre, venga finalmente istituito il Comitato (Art. 19.5) per la gestione degli orti composto da tre membri.
Attendiamo anche di capire chi può accedere all'area orti, da regolamento solo i familiari, quelli per capirci, risultanti dalla stato di famiglia (art. 10.1) quindi, per analogia, NON possono entrare soggetti diversi da quelli testè indicati. Non gli amici, i conoscenti, i parenti di enne grado e via discorrendo o no?
Chi controllerà? Ci dicono: a turno, la Giunta. Allla domenica, accompagnato dal suo autista, tra un impegno e l'altro, anche il viceministro allo Sviluppo Economico, che segue da vicino l'iniziativa e, da indiscrezioni, pare voglia cimentarsi direttamente nella coltivazione biologica.
Mormorii insistenti lasciano trapelare una clamorosa evoluzione della vicenda orti. Se la sperimentazione agricola darà buoni risultati, con ingenti quantitativi prodotti di ortaggi e bacche, si provvederà all'impianto di un vigneto sperimentale sulla sponda nord dello specchio d'acqua della Cava dei bottoni, con vitigni autoctoni. Già deciso Il nome della cantina sociale: Sedrianese Spumanti.
Il tutto da iscriversi nell'attività ludica/ricreativa dei cittadini, grandi e piccini, con grande beneficio sull'umore del consumatore finale.
Stiamo scherzando, il clima è sempre quello di spensierata allegria. Quello che prevede solo la spunta sul programma elettorale, quanto al dopo, meglio scordarsi di tutto e, quel che succede, succede.
Nessun commento:
Posta un commento