martedì 25 febbraio 2020

Dio ce ne scampi e liberi

La ristrutturazione della Biblioteca comunale, avvenuta l'anno scorso, era inserita nel contesto più ampio della "opere di riqualificazione della scuola secondaria di primo grado " l. Pirandello", approvata con la delibera di Giunta n. 158 del 21/12/2017 il cui costo complessivo veniva indicato in 200.000 euro. 
Le opere preventivate, inerenti la biblioteca, erano circoscritte e riguardavano il rifacimento della pavimentazione, allargamento e posa di nuove porte, sostituzione apparecchi sanitari, impianto elettrico, coibentazione, annessi e connessi e, poco altro. 
Lavori così impegnativi e complessi che hanno determinato, assurdamente, la chiusura della biblioteca da metà gennaio ai primi giorni di settembre (2019), fino al 7 per la precisione, quando è avvenuta l'inaugurazione con l'immancabile rinfresco. Otto lunghi mesi.

Tutto bene? Mica tanto, perché il 7 ottobre veniva pubblicato il video, su Facebook, di una persona diversamente abile che dimostrava, inequivocabilmente, le difficoltà di accedere alla biblioteca, appena ristrutturata.

Chiunque si sarebbe aspettato un pronto intervento tecnico risolutivo per consentire a chiunque di entrare agevolmente senza chiedere l'aiuto di terze persone.
Ingenui o grulli? Il primo cittadino, con la consueta sensibilità, empatia e disponibilità faceva sapere che le opere erano state eseguite in conformità alle norme e regolamenti vigenti e, dunque, era tutto in regola. 
Quindi a distanza di mesi nessuno ha fatto nulla e nessuno pensa neppure di porvi rimedio. Normale, normalissimo atteggiamento burocratico.

La forma mentis del sig. Cipriani risulta essere, se ancora persistono dei dubbi, perfettamente allineata e conforme a questi stereotipi amministrativi francamente superati, anacronistici. 
Noi non siamo minimamente sorpresi, né del suo altezzoso atteggiamento, né tanto meno della sua ostinata chiusura a dialogare con i propri cittadini per trovare soluzioni proficue e condivise. 

Quel che ci preoccupa è che a breve potrebbero (forse) iniziare i lavori della "nuova viabilità" del centro storico, finanziati, quasi in toto, dalla Regione Lombardia e se il problema "circoscritto" della biblioteca verrà replicato, con lo stesso criterio, per l'abbattimento delle barriere architettoniche delle vie cittadine stiamo freschi. 

Il Sig. Cipriani, diplomato ragioniere, è già stato visto gironzolare insieme ai tecnici comunali e impartire le prime e "uniche" indicazioni sul cosa e sul come fare.
Più che dire, invochiamo: dio ce ne scampi e liberi. Una volta per tutte. 

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