Che i Consigli Comunali siano diventati sempre più rari è cosa lapalissiana. Ma il vero problema, è che sono anche stati contestualmente completamente svuotati; gli argomenti all'OdG sono rigorosamente circoscritti a quelli ortodossamente disciplinati come competenza dello stesso, gli altri, vengono tutti decisi con delibere di Giunta.
Nessun vulnus istituzionale, almeno formalmente. Sul piano politico invece è macroscopica, sfacciata e evidente l'intenzione di cancellare il confronto, sopprimere il dibattito. D'altronde questa Amministrazione non ha sempre affermato che non ha alcun interesse a ricercare il contraddittorio con le controparti politiche, tutte, indistintamente, "ripugnanti" organizzazioni? L'ha detto più volte, anzi l'ha rivendicato con forza, quasi fosse cosa di cui vantarsi. Questa è la cifra, la caratura democratica di questa Amministrazione. Quindi nessuna sorpresa se reagisce scompostamente e arrogantemente ad ogni critica, fondata o meno, piccola o grande che sia, largamente condivisa o circoscritta. Il vocabolo critica è semplicemente assente nel loro DNA politico. Una tara non da poco e i cui effetti sono del tutto evidenti.
Ecco quindi spiegato perché i Consigli Comunali stanno assumendo una cadenza sempre più rarefatta e le tematiche si riducono agli appelli, alle comunicazione del Sig. Cipriani (l'Oracolo), lettura ed approvazione dei verbali seduta precedenti ed interrogazioni della Lega. Si perché di mozioni e di interrogazioni le altre forze politiche rappresentate in Consiglio non sanno proprio cosa siano e a cosa servano. Si assiste così a delle adunanze quasi sospese, diradate, nelle quali l'inconsistenza "politica" dei consiglieri si può, paradossalmente, toccare con mano. Una rappresentazione di modestissimo livello culturale, indecorosa per tutti gli altri aspetti. Sedute che durano lo spazio di un amen e poi tutti in libertà, orgogliosi e soddisfatti di aver esperito, ancora una volta, con impegno una pratica sostanzialmente obsoleta e, tutto sommato, seccante.
Si può pensare, erroneamente, che almeno una favilla di democrazia, arda ancora sui banchi dell'opposizione. Niente affatto, perché le numerose interrogazioni presentate pare abbiano il solo fine di alzare la palla sotto rete per consentire all'Amministrazione di schiacciare e di realizzare il punto. Non c'è convinzione, capacità di sostenere, di approfondire, di incalzare, insomma di capire, di chiedere conto. Il nulla.
Il quadro rappresentato è dunque quello di una Amministrazione incompetente (la peggiore sotto questo aspetto) e di una opposizione inerte, in stato catatonico che è venuta meno agli obblighi di rappresentare i cittadini (la maggioranza), ma la cosa intollerabile è che non si intravvedono sussulti di dignità e di riscatto. Colpiti tutti dalla sindrome di Lazzaro.
Rabbrividiamo al solo pensiero di una possibile ricandidatura del Sig. Cipriani e soci.
Possibile che nonostante i paradisiaci nomi dei due ultimi sindaci ci meritiamo un supplemento d'inferno? Anche se tra i due esistono, almeno culturalmente e politicamente, differenze incolmabili a scapito dell'ultimo, perché dobbiamo assistere ad un decadimento della democrazia, della competenza, del rispetto, del confronto.
Si dice che ogni parrocchia ha il parroco che si merita, vuoi vedere che da gente inutile ci meritiamo gente inutile, a nostra immagine e somiglianza?
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