venerdì 8 novembre 2019

Bizzarra interpretazione delle norme

Dopo aver pubblicato un post sull'argomento il 25/10 u.s. dal titolo "Nessun dorma", riguardante la  proroga dei contratti d'appalto, prassi usata, anzi largamente abusata dal Comune di Sedriano, senza alcuna reale e pressante motivazione che la giustifichi, torniamo, nostro malgrado ad occuparcene.
Il perché è molto semplice, anche se traumatizzante.
E' stata pubblicata la determinazione (n. 410 del 31/10/2019) con la quale si da corso ad un nuovo slittamento del termine della durata del contratto di RISTORAZIONE SCOLASTICA, affidata alla Società DUSMANN S.r.l., fino al 31/8/2020.
Si tratta della 3^ proroga, dopo quelle del  23/07/2018 e del 03/03/2019.
Ma le anomalie non si limitano a questo.

Anomalo è l'assunzione di una determina ben oltre il termine di scadenza (31/8) entro il quale andava assunta (2 mesi dopo), insolitamente lungo è il lasso di tempo concesso ancora all'appaltatore, la proroga è stata fissata il 31/08/2020, cioè ulteriori 10 mesi, che se ricomprendiamo i due di vacanza contrattuale, fanno un anno tondo tondo. Due mesi nei quali qualcuno senza nessun indispensabile atto formale ha continuato a svolgere un servizio pubblico.

Singolare inoltre la richiesta, formulata dall'appaltatore, ovvero dalla Dusmann Srl, per un aumento di ciascun pasto di 0,43 euro. Ma attenzione! la richiesta viene inoltrata al Comune in data 02/07/2019, questo presupponeva, di fatto, un preventivo accordo per un ulteriore e cospicuo slittamento dei termini contrattuali. Diversamente non si può spiegare. Non si richiede una revisione di prezzo in prossimità di una scadenza contrattuale considerato che la seconda proroga fissava al 30/8/2019 il termine ultimo di vigenza dell'appalto; mancava proprio i tempo materiale per prendere in considerazione una simile proposta.

Originale è inoltre la motivazione addotta per la proroga. Sono sopraggiunti, citiamo testualmente, "pensionamenti non preventivabili che hanno interessato il cinquanta per cento del personale comunale incaricato dei servizi di cucina". Evidentemente per qualche responsabile il pensionamento è qualcosa di inaspettato, se poi, clamorosamente, riguarda il 50% del personale crediamo sia solo dabbenaggine.      

Stravagante e contraddittorio risultano essere i richiami alle norme, contenute nella determinazione, dove dapprima si parla dell'eccezionalità dell'istituto della proroga "tecnica" (nella fattispecie siamo alla terza) e per il tempo strettamente necessario all'espletamento di una nuova gara d'appalto. Dal 31/8/2018 ad oggi è mancato il tempo? Ma qualora si rendesse necessaria una proroga "il contraente è tenuto all'esecuzione delle prestazioni previste nel contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli per la stazione appaltante".  Dunque l'aumento è dovuto a ...?

Come abbiamo già evidenziato nel nostro precedente post e come più volte ribadito da sentenze giudiziarie e da delibere dell'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) il ricorso alla proroga riveste carattere di eccezionalità, limitate ad alcune ristrettissime ipotesi, per ragioni, obiettivamente non dipendenti dall'Amministrazione.   

Inoltre la proroga "tecnica" dovrebbe protrarsi per il tempo strettamente necessario ad espletare la nuova procedura che dovrebbe essere già avviata al momento della sua adozione. Non è questo il caso.  

Le conclusioni e le considerazioni le lasciamo a ciascuno di noi; banalmente abbiamo cercato, in sintesi, di fornire elementi utili per valutare, con raziocinio, come un contratto triennale si trasformi in quinquennale, aggirando norme e regolamenti.
Ma la vera domanda è: dov'è e cosa fa l'Amministrazione.


Ps. Le risposte che contengono: citofono, ortaggi e cancellate non verranno prese in considerazione. 

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