Veramente, stavolta ne volevamo restare fuori, considerato l'eco roboante della vicenda sui social e giornali locali, ma davanti all'ennesima dimostrazione di dilettantismo politico/amministrativo di Cipriani e - probabilmente - anche di qualche ufficio, non è possibile farne a meno.
Di che parliamo?
Del "punto ristoro" presso il campo sportivo di Sedriano.
Il casus belli ci pare noto, tuttavia lo riassumiamo brevemente.
La società calcistica Acd Sedriano dopo avere, a suo tempo, vinto un bando di gara ha posizionato un paio di container all'interno del complesso sportivo avviando l'attività di servizio bar e ristorazione.
In seguito, un consigliere ed alcune forze politiche locali hanno avanzato delle perplessità circa la regolarità della struttura.
A queste "strumentali" polemiche, ha prontamente replicato il Sindaco affermando categoricamente che "tutto è in ordine". Tanto in ordine, che alcuni giorni dopo il servizio viene bloccato: ufficialmente la motivazione fornita è la mancanza di allacciamento alla fognatura comunale.
Ne conseguono due semplici domande:
- CHI ha autorizzato l'avvio dell'attività ?
- Fino alla sua chiusura, i relativi scarichi come venivano gestiti?
Probabilmente si attende la mediazione divina per dirimere il contenzioso o la complessità matematica non ha ancora consentito di risolvere il problema.
Tuttavia questo ha spinto il Comune ad esercitare, tardivamente, molto tardivamente, pressioni per costringere l'Acd a mettere mano al portafoglio e provvedere in proprio ai lavori di allacciamento, presupposto imprescindibile per l'autorizzazione al riavvio dell'attività. Condizioni - forse- non così indispensabili, se comunque il "ristorante" era già da tempo aperto al pubblico.
È vero che la S.C.I.A. (segnalazione certificata di inizio attività ) è un documento prodotto in autocertificazione e che consente l'avvio di una attività dichiarando di aver rispettato le norme urbanistiche, edilizie, igienico sanitarie, ambientali ecc., ma è altrettanto vero che tale documento deve essere corredato da elaborati tecnici e planimetrici per le successive verifiche da parte degli uffici competenti. Dunque, all'atto della presentazione, gli scarichi come venivano previsti?
E se la "cosa" non fosse diventata di pubblico dominio come sarebbe stata affrontata e risolta?
Nessun lo sa....o forse si?
Certo che oltre al famosissimo marciapiedi di Via Mazzini, di fronte ad una nota pasticceria, i pasticci(ni) di questa amministrazione stanno diventando proverbiali: a tutte le ore, ogni giorno dell'anno.
Ribadiamo: quella che doveva essere la giunta aperta ai cittadini, quella delle soluzioni condivise e non assunte nelle segrete stanze, quella della trasparenza e della partecipazione, si sta dimostrando -ogni giorno di più- essere una delle più chiuse, arroganti ed incompetenti di sempre.
PS. Restiamo in attesa delle dimissioni del vice sindaco Rossi
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