Più volte abbiamo evidenziato -e lo ripetiamo per l’ennesima volta- la scarsissima attitudine al confronto ragionato e democratico del sindaco e di chi gli sta intorno.
E questo si può notare dagli atteggiamenti quotidiani, anche recenti, di questa giunta: le varie epurazioni messe in atto nell'ultimo periodo (segretari comunali, comandante della Polizia Locale, Proloco, ecc.); le non risposte alle richieste protocollate; la grande insofferenza al confronto ed a qualsiasi forma di opposizione.
Per portare alcuni esempi, siamo in attesa - da mesi - di avere le doverose risposte alle nostre segnalazioni sulla viabilità; si tratta della nostra adesione ad una iniziativa dell'amministrazione comunale "VIABILITA' - RACCOLTA PROPOSTE DEI CITTADINI".
Degli argomenti contenuti al suo interno, oltre alla messa in sicurezza della pista ciclabile di via S. Massimo, non si è visto altro. Tutto è ancora esattamente come prima: piazza Gandhi (situazione ad oggi molto critica), cascina Scaravella (dove con grande pericolo regna l'anarchia dei mezzi pesanti) e via De Amicis; lettera morta, nonostante le molte chiacchiere e promesse ( da marinaio e da politico ) di Cipriani : “risponderò a tutti”.
La stessa sorte è stata riservata anche alle nostre richieste, rimaste "ibernate" per un'era geologica, senza alcuna risposta. Dopo ripetute sollecitazioni, qualche timido, titubante, imbarazzante -ed incompleto- riscontro è arrivato, anche se le ‘pseudo risposte’ pervenute servono solo a prendere ulteriore tempo. Forse per protrarre i 30 gg. previsti dal nuovo regolamento comunale che la A.C. si riserva per rispondere ai cittadini…( e abitualmente disattesi ).
Ed arriviamo a situazioni altrettanto delicate come la famosa notte del falò del 17 gennaio, dove è successo di tutto e di più. In questa occasione, alcuni membri della giunta (a partire dal Sindaco) incuranti del proprio ruolo istituzionale, presi dall'isteria e da malcelato disappunto hanno fomentato rabbia e malumore con argomenti superficiali e puerili - così fan tutti - senza affrontare le vere questioni: salute e rispetto ambientale, considerati irrilevanti.
Il tutto, nato da un esposto presentato ai Carabinieri dove si evidenziava come il materiale accatastato per il falò non rispettava le normative, risultando quindi potenzialmente pericoloso.
Il Sindaco ha candidamente confermato in più occasioni che questo era vero, anche se non era l’unico comune ad essere fuori posto.
Ciò che è accaduto in seguito è stato anche peggio. Commenti incoscienti ed irresponsabili hanno dato il via ai più bassi istinti regressivi di alcuni facinorosi ‘supporter’ operanti su "Facebook".
Evitiamo - per pudore - di riportare i numerosi commenti offensivi e ingiuriosi nei nostri confronti, molti corredati di vari "like" postati anche da parte di figure istituzionalmente rilevanti dell'attuale giunta.
Ricordiamo, inoltre, anche il vergognoso striscione - riferito a noi - fatto illuminare ad hoc e anch’esso condiviso, entusiasticamente, da alcuni membri dell'amministrazione comunale.
Nonostante questo, nei giorni seguenti abbiamo dato l'opportunità di rimediare - con una lettera aperta al Sindaco- cercando di far capire la gravità di quanto avvenuto e sperando in un gesto responsabile e distensivo.
Quel "ravvedimento" che ci auguravamo avvenisse, purtroppo non c'è stato.
Confermiamo che non è possibile accettare questi atteggiamenti che riflettono una preoccupante insofferenza alle critiche e un gretto arroccamento al pensiero unico, il proprio, a prescindere.
E’ diventato inevitabile, pertanto, dopo equilibrate riflessioni, denunciare quanto accaduto alle competenti autorità giudiziarie, a tutela dei nostri diritti.
Un’ultima considerazione; quella che doveva l'essere la giunta aperta ai cittadini, quella delle soluzioni condivise e non assunte nelle segrete stanze, quella della trasparenza e della partecipazione, si sta dimostrando -ogni giorno di più- essere una delle più chiuse, arroganti ed incompetenti di sempre.
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