Incuria e scelte sbagliate: ecco come sono stati buttati al vento i soldi dei cittadini di Sedriano.
La "sporca faccenda" ebbe inizio nel 2005, quando le giunte comunali -Re e poi Rigo- decisero il restyling della piazza prendendo la decisione di chiuderla al traffico veicolare, facendola diventare area pedonale. La successiva giunta “Celeste” esordì nel 2010 con la riapertura; decisione infausta, assunta e spronata (a detta loro ) da richieste di cittadini e commercianti della zona che lamentavano, a causa del mancato passaggio di veicoli, una diminuzione dei clienti. La decisione di riaprire la stessa, introdotta da un’assemblea semi clandestina, era già stata presa nelle segrete stanze celestiali. Subito dopo, da parte nostra iniziò una vera e propria lotta (una delle prime) dove ci battemmo a suon di post, volantini, articoli, presidi, lettere al Sindaco, filmati, ecc... senza però ottenere nulla di concreto: la piazza rimase definitivamente aperta al traffico. L’epilogo della storia è di qualche giorno fa, quando l’attuale giunta a 5 stelle decide per la richiusura della stessa.
L'amministrazione Cipriani comunica la decisione dell'immediata - e speriamo definitiva - chiusura al traffico veicolare, per evitare che la piazza già in condizioni precarie si rovini irrimediabilmente.
La piazza in quanto tale, non fu progettata per il passaggio d’auto e camion, ma doveva -insieme a piazza del Seminatore, via delle Carrozze e via De Amicis- costituire un vero e proprio centro storico per l’aggregazione e ritrovo per i cittadini che, ancora oggi, a Sedriano manca.
Noi di SdS in questi anni – ne sono passati ben sette - fra la parentesi celestiale, il periodo di commissariamento e il “nuovo che avanza”, abbiamo chiesto più volte la chiusura definitiva della piazza per riconsegnarla ai cittadini. Abbiamo spesso sollevato dubbi, manifestato perplessità e sconcerto sui recenti rattoppi – vergognose gettate d'asfalto o di cemento- e le ferite inflitte alla piazza. Tamponamenti serviti solo a tenere insieme alla meglio la pavimentazione di pregio (lastre di sasso e sampietrini) per poi lasciarla piena di buche pericolose, deteriorata e danneggiata irreparabilmente dal tempo, dall’incuria e dall’inesistente manutenzione.
Stendiamo poi un velo pietoso sul posizionamento del dissuasore di traffico a scomparsa – da noi all’epoca paragonato ad un simbolo fallico – e sui 40 mila euro circa spesi dal comune per il suo acquisto e posizionamento al fine di impedire l’accesso serale e notturno. Spesa discutibile ed inutile. E da allora, i cittadini che abitano nelle case adiacenti la piazza hanno dovuto sopportare (particolarmente la notte) il disagio del fastidioso e continuo rumore provocato dalla sua centralina.
E alla fine, è arrivato poi lo scarno comunicato a 5 stelle, quasi che la scelta più che voluta sia stata obbligata: "….le recenti precipitazioni meteorologiche hanno evidenziato ancor di più lo stato d’ammaloramento a cui è soggetta la piazza da ormai diversi anni". E si aggiunge che "….la scriteriata decisione di aprire al traffico veicolare una piazza costruita per un utilizzo pedonale ha portato allo stato attuale un bene pubblico realizzato con i soldi dei cittadini".
La giunta pentastellata se la prende con la pregressa gestione: "….è da condannare anche una non-gestione della stessa piazza che ha visto nel tempo lampioni guastarsi senza mai essere riparati, arredo urbano divelto ed asportato senza essere sostituito e altro ancora”. Il risultato è che "…ora il conto di tutta quest’incapacità viene presentato all'attuale amministrazione che ha certamente il dovere di intervenire soprattutto per scongiurare incidenti ai passanti che possono inciampare e cadere a causa del dissesto della pavimentazione stradale". “L'obiettivo” dicono: “per l'immediato è sistemare la piazza, ma il proposito è pervenire in un secondo momento "a un'opera di riqualificazione che punta a farla divenire un polo attrattivo e d’aggregazione per il nostro paese".
Ci sembra tanto un “deja vu”, qualcosa ci ricorda molto da vicino quanto indicato nel nostro programma elettorale.
Le amministrazioni precedenti non sono state lungimiranti, non hanno mai fatto progetti concreti, né hanno destinato risorse economiche alla manutenzione della piazza. Lamentiamo - anche con un certo disagio - una scarsa manutenzione degli alberi e delle fioriere presenti. Valutare per tempo pericoli, situazioni e accadimenti, risulta prerogativa di pochi. Non vorremmo apparire presuntuosi, ma ricordiamo che spesso (purtroppo) ci siamo arrivati prima di altri: carta canta.
Su Piazza Cavour, ci avevamo visto lungo denunciando quanto poi è accaduto. Gli unici che in campagna elettorale si sono occupati di piazza Cavour siamo stati noi. Nel nostro programma abbiamo proposto la chiusura definitiva per la sua salvaguardia e per farla ritornare fruibile ai cittadini. Un vero e proprio atto di amore. Poi come al solito, altri – assumendosene i meriti – sono costretti a rincorrerci, attuando ciò che noi segnaliamo. Questo ci fa piacere, perché i nostri interventi sono sempre portati avanti esclusivamente per il bene collettivo…
Bentornata Piazza Cavour!
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