Non tutti conoscono, quanto danno può
fare un vecchio tetto ricoperto da lastre di cemento-amianto Eternit.
L'usura e gli agenti atmosferici e la vetustà di quel materiale
possono diffondere nell'ambiente e nell'aria una micro-polvere che,
nella sua forma di ago filiforme, invisibile all'occhio umano, col
respiro si infila nei polmoni umani, stanziando lì 25-30 anni e poi
un bel giorno scatena quella brutta bestia che non dà scampo,
chiamata "Mesotelioma Pleurico".
Anche il nostro territorio
Magentino-Abbiatense non è esente da siti contenenti amianto.
Dopo il censimento regionale d'inizio
anno previsto dalla Legge Regionale n. 17 del 29/9/2003, sono
risultati ben 3940 siti in cui è stata evidenziata la presenza di
Eternit, 105 nel comune di
Sedriano alcuni in via di bonifica altri no. Molto c'è ancora da
fare. L'amianto è presente e non è stato ancora eliminato pur
essendo così pericoloso.
Pensate che dal
1994 in Italia è bandito l'uso, la produzione ed ogni attività
d'estrazione di questo minerale perchè è stata accertata la sua
pericolosità: provoca tumori e serie malattie polmonari.
Comunque, basta
aggirarsi per le zone agricole del territorio del nostro comune, alla
Roveda, nelle sue corti, nei giardini delle case, nelle zone
industriali per vedere fienili, pollai, rimesse, ripostigli,
capannoni con sopra in bella vista il terribile ondulato di Eternit.
La Legge
Regionale 29/09/2003 n.17, Art.6, stabilisce tra l'altro che tutti i
soggetti proprietari d'edifici, impianti, luoghi e mezzi di
trasporto, nei quali vi è presenza d'amianto, debbano segnalare
all'ASL competente per territorio tutte le strutture nelle quali sia
stata accertata la presenza di detto materiale, compresi i manufatti
in cemento-amianto (eternit), e per i trasgressori sono previste
sanzioni amministrative da 100 a 1500 euro.
Evidentemente
non è abbastanza: bisogna che la gente si ammali o muoia uccisa
dall'amianto perché qualcuno si accorga del problema ?
Il Decreto
Ministeriale 6/9/1994, emanato in applicazione dell'art. 6, comma 3, e
dell'art. 12, comma 2, della Legge n.257 del 27/03/1992, prevede che
dal momento in cui viene rilevata la presenza di materiali contenenti
amianto in un edificio, è necessario che venga messo in atto un
programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo il
rischio legato all'esposizione e chi può farlo meglio del proprio
comune che conosce il territorio e può controllarlo.
Per quanto
riguarda il tipo d'amianto maggiormente diffuso nelle nostre case,
nella forma delle coperture di cemento-amianto, si possono creare
condizioni di pericolosità se il materiale viene segato, abraso,
rotto o se è deteriorato.
La bonifica
dell'amianto può eseguirsi con uno dei seguenti interventi:
- Rimozione : che elimina ogni potenziale fonte d'esposizione;
- Incapsulamento: viene eseguito un trattamento con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono a inglobare le fibre d'amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto, a costruire una pellicola di protezione sulla superficie esposta;
- Confinamento: installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate degli edifici
Poiché la
bonifica è abbastanza costosa alcuni comuni della zona, virtuosi e
particolarmente attenti alla problematica, aiutano il cittadino per
la rimozione e offrono dei contributi economici a mq. smaltito, ma
non è certo il nostro.
Le nostre scuole
di Sedriano, risulta che non siano indenni dal contenere amianto
soprattutto nei tetti e i nostri figli, i bambini che le frequentano
non possono e non devono pagare per la nostra disattenzione civica o
voluta inconsapevolezza. Bisogna quindi denunciare e far rilevare la
situazioni a rischio. Molto andrebbe fatto dal nostro comune che su
questo argomento dorme sonni tranquilli. Non ci risulta abbia messo
in atto alcun programma di controllo e bonifica per rendere questi
ambiti scolastici sani e sicuri, ne ha dato la doverosa e necessaria
informazione per educare la popolazione sedrianese.
Sinistra di
Sedriano
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