venerdì 18 dicembre 2009

I punti fermi

Riportiamo di seguito un articolo di Antonio Padellaro dove evidenzia in maniera netta 5 punti fermi in merito all’aggressione subita dal Presidente del Consiglio. Noi Sinistra di Sedriano condividiamo e sposiamo in pieno quanto scritto.

Viviamo momenti difficili ed è quindi necessario fissare alcuni punti fermi a cui noi del Fatto Quotidiano intendiamo attenerci. Primo. Silvio Berlusconi è stato oggetto di un'aggressione violenta che sgomenta e che deve suscitare in tutti la più ferma condanna. Il suo volto insanguinato e sofferente è una pagina nera per il nostro Paese. Secondo. L'autore dell'aggressione è uno psicolabile da dieci anni in cura per problemi mentali, e tanto basta per individuare la matrice del gesto. Terzo. Ieri a Milano il tanto celebrato sistema di sicurezza del premier ha fallito su tutta la linea. Si doveva e si poteva impedire che l'esagitato si avvicinasse a Berlusconi anche perché il suo atteggiamento era apparso subito sospetto. Quarto. La domanda sul clima infame che ha provocato l'aggressione è fuori luogo vista la personalità dell'aggressore. Ma se si vuole porre il problema di chi questo clima ha creato sottoscriviamo il giudizio di Rosy Bindi: il responsabile di questo clima è chi da mesi attacca tutte le istituzioni di questo paese, dal Quirinale, alla Corte costituzionale, alla magistratura. Quinto. Subito le teste di cuoio berlusconiane, politiche e giornalistiche si sono mobilitate per scatenare la caccia all'opposizione, politica e giornalistica. Sappiano costoro che per quanto ci riguarda non arretreremo di un millimetro nella contrapposizione civile e rigorosa al peggior governo della storia repubblicana.

*Antonio Padellaro tratto dal Fatto Quotidiano di Martedì 15/12/2009

7 commenti:

  1. Mi ritengo una persona onesta, coerente e sincera! Non mi nascondo dietro ad un nickname, ma dico le cose senza nessun timore. Oggi il Sindaco dopo la celebrazione della messa in cui ha partecipato la Società Virtus mi ha fermato chiedendo delucidazioni su un mio intervento in questo blog in merito alla frase: "sappiamo tutti chi è, quello che ha fatto in passato e così via." Inizialmenente mi sono chiesto come abbia fatto a capire fossi io. Poi ripensando alla mia trasparenza si deduce che non era difficile dato che ho scritto quello faccio nella societa sportiva oratoriana.
    Vorrei soltanto precisare una cosa. Non era mia intenzione offendere personalmente la figura del primo cittadino e se con questa frase si è sentito tale chiedo scusa. La mia era solo una riflessione sul precedente mandato, che a detta di molti(non sono l'unico posso assicurarlo) è stato caratterizzato da molte ombre e poche luci. Mi spiace solo che il mio intervento che ritenevo pacato e costruttivo sia stato ridotto soltanto a quella frase.
    Con questo rinnovo le mie scuse se il Sindaco si è sentito offeso, augurandole un felice Natale e un buon lavoro, ma non cambio parere sulle mie idee. Mi prendo tutte le responsabilità delle mie frasi, accettando un eventuale ribatutta per la corretteza dei fatti.
    Un saluto!

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  2. Caro Federico,
    non ti lasciare intimidire da nessuno, soprattutto quando esprimi le tue opinioni - è soprattutto in questi tempi che c'è bisogno di coraggio e di pulizia morale soprattutto da parte dei piu' giovani, che sono la SPERANZA DI UN FUTURO MIGLIORE.
    E per chi ci legge con attenzione, precisiamo che la trasparenza di cui parla Federico è testimoniata del fatto che ancora adesso, nessuno del nostro blog lo hai mai incontrato!
    Cio' premesso, per quanto riguarda i contenuti , vorremmo confortare il nostro giovane amico trasmettendogli la testimonianza dei piu' vecchi del ns. blog . Il signor Celeste , all'epoca militante del PSI, è già stato Sindaco di Sedriano a metà degli anni '80. Era una Giunta , purtroppo, di (pseudo) sinistra e quel periodo è stato tra i piu' disgraziati della storia moderna di Sedriano, niente luci e moltissime ombre. Il Sindaco di allora porta pesantissime responsabilità sulla conclusione di quella vicenda. Tanto è vero che ci risulta si sia presentato ai dipendenti che all'epoca lavoravano già nel Comune di Sedriano piu' o meno in questo modo:" Sono una persona cambiata..."
    Quindi tirati su il morale, nella tua giovane e benedetta temerarietà, hai detto il vero. E adesso sono in tanti a sperare che davvero la persona che ora fa il Sindaco, com'è suo diritto visto che è stato eletto dai cittadini, sia cambiata. Poichè l'operato di un primo cittadino ricade comunque sulla vita di tutta la sua città. Ciao Federico.
    Sinistra di Sedriano

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  3. Ciao Federico, non ho letto il tuo post "incriminato", da quello che riferisci non mi sembra tu sia stato offensivo. Ad ogni modo dovremmo sovvertire questa convinzione che i politici (siano essi consiglieri comunali, sindaci o il presidente del consiglio)non debbano mai essere criticati.
    I politici sono prima di tutto persone elette per fare il NOSTRO interesse e non il loro e dovrebbero rispondere alle critiche con maggior rispetto verso chi gliele ha poste e non con arroganza e intimidazioni (non so se è il tuo caso faccio un discorso più ampio).
    Qualcuno potrebbe dire allora che chiunque si può permettere di sparare sugli amministratori dicendo qualsiasi cosa senza che questi faccia niente; NO! ma quando la critica è fondata, onesta e intelligente, nessuno dovrebbe poter reclamare. Questo è il mio pensiero.
    Grazie e andate avanti così.

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  4. Federico ciao,
    Concordiamo con la Tua osservazione; "Mi spiace solo che il mio intervento che ritenevo pacato e costruttivo sia stato ridotto soltanto a quella frase." nel nostro costruttivo scambio di opinioni in questo blog, abbiamo affrontato una serie di tematiche che definirei nobili e di alto spessore, quali il protagonismo dei giovani a livello locale.
    Noi pensiamo che, se il nostro Sindaco ha veramente a cuore questo tema, proprio da persone come Federico potrebbe ottenere suggerimenti, spunti, idee, passioni ed anche critiche utili alla definizione di un strategia di partecipazione giovanile.
    Preso atto che, il Sindaco segue attentamente questo sito, approfittiamo per fare questo appello:
    I giovani non possono essere catalogati, tra laici e cattolici, tra sinistra e destra, i giovani rappresentano il futuro di tutti noi, dobbiamo quindi mettere in atto delle buone pratiche utili ad assicurare una più ampia possibile partecipazione alla vita del nostro comune:
    Il Sindaco ha questa responsabilità e questo dovere, non si possono e non si devono attuare iniziative per i giovani, ma con i giovani, quindi perchè non aprire una fase di consultazione dei giovani sedrianesi?
    E' proprio sicuro Sindaco che, gli interessi e le aspettative dei giovani sedrianesi si limitano ad un ampliamento del centro sportivo?
    Non aspettiamo una risposta su questo sito, ma non le sembra che se il suo contatto con Federico si limitasse a questo episodio, probabilmente rimedia un'altra figuraccia?

    Sinistra di Sedriano.

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  5. Ciao Federico, ho letto i tuoi post precedenti, e oltre che essere pacati ponevano anche delle questioni molto importanti. Non condivido il fatto che il Sindaco ti abbia fermato dopo la messa. E' fondamentale che chiunque possa esprimere il proprio parere, anche in completo dissenso. Ti auguro un buon natale e felice anno nuovo.
    Franco

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  6. Leggo molto volentieri i vostri commenti di solidarietà che mi risollevano un pò il morale. Sia chiaro vorrei precisare che il Sindaco non mi ha assolutamente intimidito, ma abbiamo avuto uno scambio di idee direi civile e dai toni pacati. Quindi lungi da me l'idea di accusare il primo cittadino di intimidazioni nei miei confronti. Forse un suo commento anche a in questo blog in risposta alle mie presunte accuse sarebbe stato più corretto che presentarsi al termine della messa di fronte a tutti. Ma comunque ognuno fa quello che crede e ho comunque apprezzato la sua disponibilità a chiarire. La cosa che più di tutte mi ha infastidito è che sono passato per l'unico che pensa le cose che ho scritto, che ripeto non mi sembrano poi così offensive. Io credo che internet sia una fonte di assoluta libertà. Ma è anche vero che la libertà non è poter dire tutto quello che si vuole, ma esprimere una propria idea nelle limitazioni che la libertà stessa debba avere. Se la libertà non è limitata è caos giusto? Diceva Gaber "La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione". Ed è proprio quello che cerco di fare io in questi blog(scrivo spesso e volentieri anche nel blog di Marcello Foa, un giornalista del Giornale e lo faccio sempre in modo pacato tanto che lui stesso mi prende più volte in considerazione). Partecipare a dibattiti seri e dai toni pacati. Ora una frase come la mia, che era semplicemente un attacco al suo passato come Sindaco(e non un attacco sul piano personale di cui so poco o nulla) ritengo non abbia sorpassato quel limite che ormai si sta addirittura allargando nella politica e anche nella semplice vita sociale dove chi offende diventa un beniamino del pubblico e chi non parla o apre bocca per dire la verità viene deriso e censurato.
    Io voglio essere solo un normale cittadino, niente più. Un cittadino che ha il diritto di criticare o di elogiare, di chiedere o di pretendere, di ascoltare o di parlare.
    Lei rappresenta la cittadinanza, lei è il capitano della squadra, è il generale dell'esercito, il presidente dell'azienda. Ed è logico che eventuali critiche vertono tutte su di lei. E' il mestiere della carica pubblica che lei stesso ha scelto.
    Qui ci sono tanti giovani che le stanno chiedendo aiuto. Lei ieri sul palco di quel teatro di fronte a una platea di bambini e adolescenti, ha proprio fatto riferimento alla sua amministrazione composta da persone giovani.
    Ha elogiato il lavoro svolto dall'oratorio e la sua importanza nella comunità. Ma le posso assicurare che non è tutto rose e fiori come sembra. Diceva Kafka "Dire una cosa è troppo poco, le cose bisogna viverle". E non parlo solo e semplicemente dell'oratorio. Parlo dei giovani in generale, della loro condizioni di disagio. Me ne ha parlato quando ero venuto nel suo ufficio si ricorda? Questa era bene o male l'idea che volevo portare avanti negli interventi poi incriminati. Rinnovo ancora le mie scuse e termino con una frase dal libro Lettera a una professoressa(forse lo conoscerà) scritto da alcuni alunni della scuola di Barbaiana con la supervisione di Don Lorenzo Milani: "Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia."
    Un saluto a voi e un ringraziamento per le vostre parole, nella speranza che ai giovani siano veramente date in mano le chiavi del futuro.
    Ciao!

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  7. Caro Federico, premetto che non ti conosco, cosi come non conosco il tuo e mio (purtroppo) sindaco. Da quel che ho capito, le tue non erano altro che intelligenti, attuali, moderne (visto l'utilizzo del blog) e probabilmente vere, riflessioni.
    Non vedo motivo di dovere dare "delucidazioni" a nessuno in merito ad una sacrosanta, educata e legittima opinione.
    Non dimentichiamo però in quale partito militava il "nostro" in passato e quello in cui si riconosce oggi. Come sai, le normalissime critiche, il contraddittorio, il sano confronto ecc... non sono i primi valori del loro credo, così come da fulgido esempio del loro "faro".
    Un caro saluto.

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