Il premio Abel è l'equivalente del Nobel ed è assegnato, ogni anno, a brillanti matematici distintisi in teorie riguardanti chessò: nuove dottrine sulle probabilità, o per rivoluzionari contributi alla geometria, o ancora per originali ipotesi sui calcoli differenziali o statistici. Crediamo però che il comitato incaricato dell'individuazione degli eminenti soggetti a cui attribuire il riconoscimento, ignori le autorevoli candidature dei componenti la Giunta del Comune di Sedriano. Perché, pare, abbiano elaborato un geniale teorema secondo il quale spendendo di più si riesce a risparmiare. Cioè sborsando una somma superiore a quella originariamente considerata/richiesta il risultato ottenuto è un guadagno. Un'operazione profittevole, dimostrata e inconfutabile. Ecco la prova.
Nel febbraio 2017 pervengono al Comune due fatture riguardanti l'energia elettrica (non entriamo, per semplicità espositiva nei dettagli e, per la stessa ragione, escludiamo dal calcolo l'IVA e i decimali) per i seguenti importi: 74.384 e 3.054 euro. Poiché gli importi sono considerevoli, riguardano anni precedenti e le descrizioni sono incomprensibili il Comune decide di NON pagarle e affida ad uno studio legale (precontenzioso) la tutela delle proprie ragioni, per la somma di 1.416 euro.
Ovviamente la società creditrice (ENEL) avvia formali azioni per il recupero del credito vantato, chiedendo ed ottenendo un decreto ingiuntivo.
Al pervenimento, nell'agosto del 2019, dell'intimazione al pagamento, il Comune si oppone conferendo, due mesi dopo, l'incarico, allo stesso studio legale, di rappresentarlo in giudizio; aggiungendo altri 13.575 euro.
ASSURDAMENTE, a tre anni dal primo incarico legale (precontenzioso 2017) e a 1 anno dal secondo (2019), per dirimere la faccenda e verificare la regolarità delle fatture emesse nel lontano 2017, riferite agli anni 2013/2014, il Comune si rivolge, nell'ottobre del 2020, ad una società esperta nel settore per una consulenza. Importo della perizia: trascurabile, solo 4.880 euro.
Quindi, la fattura contestata di 74.384 (perché quella di 3.054 ha fatto perdere le sue tracce nelle successive determine e delibere) si è speso 19.871, cioè oltre il 26% dell'importo nominale. Questo solo per stabilire se ed in quale misura gli importi fossero dovuti. Annamo bene...
In "vista" dell'udienza, già fissata, si assiste ad un colpo di scena, interviene un accordo bonario tra le parti con la remissione di 6.185 euro sull'importo originariamente preteso. Risultato finale dell'operazione aritmetica: una spesa aggiuntiva di 13.686.
Ma secondo l'Ass. al bilancio Alì, il Comune ha corrisposto ben 9.100 euro in meno e, pubblica, per sostenere la sua tesi, una tabella riassuntiva..
Ricapitoliamo per rendere ancor più chiaro l'ovvio. Se il Comune avesse pagato l'utenza nel 2017 l'esborso sarebbe stato di 74.384; mentre invece il conto finale è: 74.384 - 6.185 (scorporati) + 1.416 (dimenticate distrattamente dall'Assessore nella tabellina per incarico precontenzioso) + 13.575 legali + 4.880 perizia; totale 88.070.
Perdita secca:13.686, però per l'Assessore Alì, in virtù del suo postulato, va considerato un minor onere.
Ora, dopo i costi spannometrici comunicati per la realizzazione degli orti urbani, quelli enormemente cresciuti per la nuova viabilità, da 225 a 710.000 euro, e questi sulle utenze ci spieghiamo, almeno in parte, ahinoi, le difficoltà finanziarie del Comune.
PS x l'Ass. Alì; in merito a quanto da lei affermato: "se le informazioni venissero richieste agli interlocutori corretti si farebbe davvero informazione e non disinformazione per mera propaganda politica" suggeriamo di allegare alle determine e alle delibere i documenti che spieghino i perché e i percome delle decisioni assunte. Se poi volesse esporre le ragioni del tardivo incarico alla società G.E.G. Energy Srl per il servizio di Bill Audit (perizia in vernacolese) ad oltre 3 anni dal ricevimento del/i documenti contestati le saremmo davvero grati. Ci permetta, altresì, di invitarLa a ripassare i rudimenti di matematica; eviterebbe meschine figure.
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