E’ sempre facile mettere in evidenza il proprio operato sfruttando le idee degli altri. E’ quello che il Sindaco e la Giunta comunale cinquestelle stanno mettendo in atto in questo periodo… et voilà una bella raccolta firme a supporto della petizione sulla questione trasporti pubblici.
Dal cilindro, come per magia, il mago fivestars pesca e rispolvera vecchie idee (non proprio sue) e rilancia proposte ancora attuali ma rimaste incompiute o solo ipotizzate.
La causa, è la brutta situazione economica creatasi dal passaggio delle competenze del T.P.L. (Trasporto Pubblico Locale) dalla Provincia a Città Metropolitana, aggravatasi ulteriormente nel 2017 quando la Regione Lombardia non ha più voluto attribuire “risorse straordinarie” aggiuntive per garantire il mantenimento del livello d’offerta del T.P.L. e il conseguente livello occupazionale delle aziende affidatarie del servizio. Ciò ha comportato la crisi economica e gli attuali tagli delle corse Movibus.
Certo, è bene ricordare (e noi ce lo ricordiamo perché eravamo ben presenti politicamente sul territorio a dispetto di qualcun altro) che già nei programmi elettorali dei candidati Sindaci del territorio, nel 2009 e prima ancora nel 1995, quando il nostro Tiberio Paolone ricopriva la carica d’Assessore comunale a Settimo Milanese, si discuteva del prolungamento della Metropolitana nell’area Nord-Ovest della provincia di Milano, fino appunto a Settimo Milanese.
Da allora sono passati ben 22 anni ed ancora oggi ciò che si era ipotizzato non è stato realizzato. E’ rimasto - come si dice; solo sulla carta e nelle menti degli amministratori di allora. E’ bene riflettere, perché solo con l’Expo nel 2015, con l’arrivo di cospicue risorse economiche e per evidenti riscontri organizzativi e mediatici relativi all’evento, si è data un’accelerazione ai lavori di costruzione della Metro Lilla 5 e al prolungamento della Metro Rossa sino alla stazione di RHO Fiera. Se non ci fosse stato l’Expo saremmo ancora fermi alla situazione di 20 anni fa.
Questo per informare Cipriani (nel caso non se ne fosse ancora accorto) di quanto sia utopistico risolvere le problematiche attuali, raccogliendo firme, riesumando -solo per ragioni di immagine- piani territoriali così costosi e di lunga attuazione. Altre soluzioni più concrete ci sarebbero e le abbiamo ampiamente spiegate in altri nostri articoli e nel nostro programma elettorale.
Comunque, è singolare constatare come un Comune, pubblicizzi e promuova sul sito istituzionale una raccolta firme per una petizione riguardante una problematica popolare. Solitamente è una prerogativa dei cittadini, dei comitati, delle associazioni e dei partiti. Un’amministrazione comunale, ha ben altri strumenti istituzionali a disposizione, forse anche più incisivi e diretti, per supportare una problematica e un disagio pubblico così rilevante. Dovrebbe, ad esempio, portare proposte, mozioni e interpellanze nei consigli regionali e di Città Metropolitana, lavorando per il bene comune attraverso i loro rappresentanti politici, tanto sbandierati in campagna elettorale ma stranamente muti in questo specifico caso.
Recentemente, in occasione della ‘finta’ riapertura dei poliambulatori comunali non hanno creduto in questa modalità referendaria/consultiva non tenendo in alcun conto la volontà espressa dai 1600 cittadini sedrianesi.
Aggiungiamo poi l’ennesima vergogna che sta perpetrando la Regione Lombardia del Presidente Maroni e dal suo partito a nostre spese stanziando ingenti risorse finanziarie, milioni di euro, per la promozione dell'inutile, prossimo referendum sull'autonomia, riservandosi spazi pubblicitari su carta stampata, radio e televisioni, cartellonistica stradale e via dicendo, a cui aggiungere la spesa per l'acquisto di 24.000 tablet per il voto elettronico, senza che nessuno dica qualcosa.
Altro che stanziamento straordinario per il trasporto pubblico è evidente che le priorità sono ben altre e del trasporto pubblico se ne fregano.
Per questa ragione riteniamo questa raccolta firme del tutto ininfluente.
Dal cilindro, come per magia, il mago fivestars pesca e rispolvera vecchie idee (non proprio sue) e rilancia proposte ancora attuali ma rimaste incompiute o solo ipotizzate.
La causa, è la brutta situazione economica creatasi dal passaggio delle competenze del T.P.L. (Trasporto Pubblico Locale) dalla Provincia a Città Metropolitana, aggravatasi ulteriormente nel 2017 quando la Regione Lombardia non ha più voluto attribuire “risorse straordinarie” aggiuntive per garantire il mantenimento del livello d’offerta del T.P.L. e il conseguente livello occupazionale delle aziende affidatarie del servizio. Ciò ha comportato la crisi economica e gli attuali tagli delle corse Movibus.
Certo, è bene ricordare (e noi ce lo ricordiamo perché eravamo ben presenti politicamente sul territorio a dispetto di qualcun altro) che già nei programmi elettorali dei candidati Sindaci del territorio, nel 2009 e prima ancora nel 1995, quando il nostro Tiberio Paolone ricopriva la carica d’Assessore comunale a Settimo Milanese, si discuteva del prolungamento della Metropolitana nell’area Nord-Ovest della provincia di Milano, fino appunto a Settimo Milanese.
Da allora sono passati ben 22 anni ed ancora oggi ciò che si era ipotizzato non è stato realizzato. E’ rimasto - come si dice; solo sulla carta e nelle menti degli amministratori di allora. E’ bene riflettere, perché solo con l’Expo nel 2015, con l’arrivo di cospicue risorse economiche e per evidenti riscontri organizzativi e mediatici relativi all’evento, si è data un’accelerazione ai lavori di costruzione della Metro Lilla 5 e al prolungamento della Metro Rossa sino alla stazione di RHO Fiera. Se non ci fosse stato l’Expo saremmo ancora fermi alla situazione di 20 anni fa.
Questo per informare Cipriani (nel caso non se ne fosse ancora accorto) di quanto sia utopistico risolvere le problematiche attuali, raccogliendo firme, riesumando -solo per ragioni di immagine- piani territoriali così costosi e di lunga attuazione. Altre soluzioni più concrete ci sarebbero e le abbiamo ampiamente spiegate in altri nostri articoli e nel nostro programma elettorale.
Comunque, è singolare constatare come un Comune, pubblicizzi e promuova sul sito istituzionale una raccolta firme per una petizione riguardante una problematica popolare. Solitamente è una prerogativa dei cittadini, dei comitati, delle associazioni e dei partiti. Un’amministrazione comunale, ha ben altri strumenti istituzionali a disposizione, forse anche più incisivi e diretti, per supportare una problematica e un disagio pubblico così rilevante. Dovrebbe, ad esempio, portare proposte, mozioni e interpellanze nei consigli regionali e di Città Metropolitana, lavorando per il bene comune attraverso i loro rappresentanti politici, tanto sbandierati in campagna elettorale ma stranamente muti in questo specifico caso.
Recentemente, in occasione della ‘finta’ riapertura dei poliambulatori comunali non hanno creduto in questa modalità referendaria/consultiva non tenendo in alcun conto la volontà espressa dai 1600 cittadini sedrianesi.
Aggiungiamo poi l’ennesima vergogna che sta perpetrando la Regione Lombardia del Presidente Maroni e dal suo partito a nostre spese stanziando ingenti risorse finanziarie, milioni di euro, per la promozione dell'inutile, prossimo referendum sull'autonomia, riservandosi spazi pubblicitari su carta stampata, radio e televisioni, cartellonistica stradale e via dicendo, a cui aggiungere la spesa per l'acquisto di 24.000 tablet per il voto elettronico, senza che nessuno dica qualcosa.
Altro che stanziamento straordinario per il trasporto pubblico è evidente che le priorità sono ben altre e del trasporto pubblico se ne fregano.
Per questa ragione riteniamo questa raccolta firme del tutto ininfluente.
Nessun commento:
Posta un commento