E' necessario ritornare sulla incresciosa gestione del falò del 17 Gennaio da parte del sindaco Cipriani.
SdS non ha mai cercato di annullare l'evento in quanto contraria: non è questo il problema.
Abbiamo semplicemente, come in altre occasioni e con altre amministrazioni comunali, ricordato che il falò non deve essere gestito come nella “terra dei fuochi” ma come un evento tradizionale, rispettando le regole del buon senso e della legge.
L'esposto con il quale si chiedeva di verificare i materiali contenuti nell'ammasso pronto ad essere incendiato, è stato presentato il giorno 16 Gennaio, ma Il “suggerimento preventivo” era già stato inviato con email protocollata al sindaco, il giorno 11 gennaio.
Se ci fosse stata la volontà, il tempo per le verifiche del caso non sarebbe mancato. A seguito dell'esposto, il sindaco non ha potuto procedere all'accensione della catasta già predisposta, riconoscendo -implicitamente- che quel materiale non era idoneo.
Da qui in poi, il sindaco Cipriani - a nostro parere- non è stato all'altezza del suo ruolo istituzionale per diversi motivi.
✔ Non era opportuno né lecito diffondere il nominativo del firmatario dell'esposto (cui prodest) imputando proprie colpe e negligenze ad altri.
✔ Inqualificabile è stato lo striscione esposto sul falò - offensivo e intimidatorio - e irragionevole è stato non essere intervenuto per farlo prontamente rimuovere. Si è “sindaco di tutti i cittadini”, non solo di una parte di essi
✔ Non ha preso le dovute distanze da atteggiamenti non proprio amichevoli, addirittura intimidatori, nei confronti di SdS. A seguito di questo, sono apparse sui social alcune foto, stile wanted, nell'indifferenza più assoluta e generale.
✔ Non avrebbe dovuto utilizzare Facebook per scrivere commenti politici e condividere apprezzamenti volgari di persone esagitate.
✔ Anziché distribuire con grande facilità ed abbondanza i “mi piace” avrebbe dovuto riflettere astenendosi dal partecipare a questi giochini. In analogo modo avrebbero dovuto evitarlo anche assessori e consiglieri grillini, perché da alcuni commenti pare ignorassero totalmente l'evoluzione della questione.
✔ Non ha provveduto ad effettuare il benché minimo controllo sul materiale via via conferito: né sulla sua provenienza e tanto meno sulla dimensione assunta dal falò.
✔ La manifestazione, patrocinata dal Comune doveva essere "gestita" dall'Associazione Pensionati Sedrianesi, che -a quanto pare- l'hanno appaltata ai “Soliti ignoti” e questi ad altri ancora, considerando che il materiale conferito non era certamente di privati cittadini, ma di "carattere industriale" per tipologia e quantità.
✔ Non doveva lasciare – incustodita - la catasta di legna NON IDONEA fino al successivo fine settimana, col rischio che potesse accadere qualcosa di biasimevole che, come prevedibile, è accaduto nella notte tra il 20 e il 21 gennaio.
✔ Non si è dissociato, né ha stemperato in alcun modo polemiche sterili e atteggiamenti bellicosi di gretti facinorosi, pronti a dar fuoco a tutto (compresi i componenti di SdS, additati al pubblico ludibrio) generando un pericoloso clima di tensione, certamente non ascrivibile a noi, ma deprecabilmente condiviso anche da chi non avrebbe dovuto.
A nostro parere questo atteggiamento conferma la - peraltro nota - scarsa attitudine al confronto ragionato e democratico del sindaco e del suo entourage.
Sconcertati dall'inaspettata bufera, attendiamo fiduciosi che, ripreso controllo ed equilibrio, valutato fatti e circostanze, il sindaco Cipriani ristabilisca verità, riconosca errori e manchevolezze e soprattutto, con analoga enfasi, esprima pubbliche scuse a tutti per il clima da caccia alle streghe creato a sproposito.
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