domenica 31 maggio 2015

A proposito del PII Cascine S. Giuseppe/Villa Colombo ...

Il 25 maggio abbiamo incontrato gli esponenti di Legambiente lombardia. 
Questa riunione  è stata richiesta per fare il punto della situazione e capire se e quali accordi l'Associazione ambientalista avesse intrapreso con l'Amministrazione Comunale, in merito alla questione dell'area Mc Donald's/Cascine San Giuseppe /Villa Colombo. Il tutto, a fronte della sentenza passata in giudicato, conseguente al ricorso al TAR  vinto dalla stessa.
La relazione del Presidente Di Simine,  ha chiarito che attualmente non è stato firmato dalle parti interessate alcun accordo scritto; o meglio, non vi è alcun riscontro ufficiale in tal senso. I presenti, hanno eccepito che questa lacuna potrebbe creare un problema interpretativo futuro, mancando indicazioni e garanzie certe "nero su bianco", che la prossima amministrazione comunale eletta qualunque essa sia, sarà tenuta a rispettare. 

Tutto si è limitato ad indicazioni di massima, orientate a trovare soddisfacenti soluzioni con la proprietà dell'area, con chi ha in progetto di edificare in quel terreno e con Mc Donald's, al quale, l'Associazione comunica di aver inoltrato la diffida ad adempiere alla  sentenza n. 183/2014 del Consiglio di Stato. Indicazioni finalizzate ad un accordo economico che tornasse a favore dei cittadini.  

Il terreno in questione, ricordiamo, risulta incardinato nel Parco Sud, istituzione creata per evitare ulteriore consumo del territorio, nonché a valorizzare e proteggere l'area confinante piantumata a bosco e -soprattutto- a tutelare il Fontanile attiguo, uno degli ultimi segni/simboli della nostra vera identità rurale rimasti presenti, dopo la scomparsa delle Filande.

Tale zona verde è -per SdS- molto importante. Abbiamo rilevato che il Fontanile, seppure in modeste condizioni idriche e comunque utilizzato per le irrigazioni dei campi, risulta poco curato. Oggi è, purtroppo, luogo di abbandono di rifiuti con il corso d'acqua poco fruibile dalla cittadinanza a fini didattico/ricreativi. 
Pensiamo che un'area edificata attigua, vicina, inutile o esagerata, di grande impatto strutturale (insediamento umano, rumore, aumento di traffico, rifiuti) peserà sul piccolo e fragile ecosistema del Fontanile. Potrebbe compromettere e far perdere  a quest'area verde-umida, la fondamentale funzione ambientale che svolge sulla falda acquifera, nonché la sua istituzione educativa ecologica. Ribadiamo: "testimonianza del nostro mondo rurale lombardo". 

Consideriamo Il fatto che quest'area è stata lasciata  allo stato naturale, senza grandi interferenze umane per lungo tempo e che solo questo l'ha preservata sino ad oggi. 

Noi vorremmo che restasse così  per molto altro tempo ancora. Sarebbe opportuno che l'intervento progettuale di sistemazione venisse progettato con attenzione e rispetto dei canoni ambientalistici, controllato dal comune e non lasciato a costruttori edilizi.
Pertanto, appare necessario di chiedere un nuovo incontro con i Commissari Straordinari per chiedere di inserire nel prossimo PGT un Piano di Intervento Integrato riservato all'area in questione, che indichi in modo specifico e dettagliato le modalità progettuali da attuare. Questo, per garantire ai cittadini che, qualsiasi accordo venga intrapreso, l'area verde in questione verrà salvaguardata, sistemata, curata e resa fruibile. Che chiarisca inoltre che il Fontanile passi di proprietà al comune il quale seguirà direttamente  il progetto di sistemazione dell'area.
Il Mc Donald's, coinvolto per l'abuso edilizio, potrebbe ai fini risarcitori  mettere mano al portafoglio  e occuparsi di tutta la spesa economica che necessita, senza però, in alcun modo influire sulla fase progettuale: questo, sì sarebbe debitamente risarcitorio. 

Viene inoltre ventilata la possibilità di concedere l'uso di un terreno, ad est della sua attuale costruzione commerciale, per allestire un parco giochi di cui McDonald's avrà l'onere della manutenzione. Su questo punto siamo in totale disaccordo in quanto questo parco giochi sarebbe a ridosso della Statale 11. Oltre che pericoloso,verrebbe utilizzato in modo pressoché esclusivo dai clienti, perché lontano dai percorsi cittadini sedrianesi. Rispetto all'esiguo aumento demografico infantile della zona, non ci pare necessario. Appare un'ulteriore regalo al venditore di patatine e panini, che sta sfruttando molto bene la situazione. Ricordiamo che la struttura commerciale è sorta alla velocità della luce -con una forte accellerazione dei lavori- dal momento in cui era stato presentato il ricorso, non curanti di quale potesse essere l'esito della sentenza e approfittando della negata sospensiva da parte del Tar.
A tutti i i cittadini il compito di farsi un'idea della critica situazione.
A presto ulteriori notizie circa i nostri intendimenti e quanto si riuscirà ad ottenere in merito agli accordi relativi all'area.

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