Nuovo PGT? No, riedizione ridimensionato del vecchio, stesse (il)logiche e identici presupposti.
Si è conclusa la parte propedeutica della revisione del PGT (Piano di governo del territorio), bocciato dalla Provincia, per l'eccessivo ed immotivato consumo di suolo, ovvero le osservazioni alla VAS (Valutazione ambientale strategica) cioè del documento che dovrebbe valutare, appunto, e rappresentare tutte le possibili implicazioni derivanti dall'espansione urbanistica "progettata". Considera, o meglio dovrebbe, le conseguenze ambientali, l'impatto viabilistico, l'adeguatezza dei servizi, presenti e soprattutto futuri, e tutto ciò che una crescita dimensionale fisica (edifici, strade, insediamenti industriali, commerciali, residenziali) e numerica (nuovi residenti) comporta.
Forse è opportuno fornire delle cifre, non solo perché più sinteticamente eloquenti di ragionamenti complessi, ma per un'immediata e diretta lettura di quella che sarà la futura Sedriano prospettata in questi documenti. Si è previsto un incremento della popolazione di 2.008 abitanti, corrispondente ad un + 17% , pari esattamente al doppio dell'incremento verificatosi nell'ultimo decennio, rileviamo quindi che a fronte di un ormai consolidata tendenza demografica prossima allo zero, si ipotizza invece per Sedriano, una crescita tumultuosa, in virtù di cosa non è dato sapere, perché nella relazione VAS non vi è alcun elemento che giustifichi o motivi questo spettacolare incremento di nuovi sedrianesi. Giova ricordare che la densità abitativa è già ora una delle più alte, condivisa con Bareggio e Vittuone, dei 13 comuni del magentino, 1513 abitanti Kmq.
Si ripropone l'espansione "cospicua" delle aree artigianali e produttive, già contemplate nel precedente strumento urbanistico PRG (Piano regolatore generale), peraltro totalmente ignorate fin qui dagli operatori; una delle quali (attualmente agricola) a ridosso del nucleo abitato della cascina Scaravella, e confinante con un'ampia analoga zona industriale nel comune di Arluno, desolatamente dismessa, inutilizzata e già urbanizzata.
Si prevede l'edificazione in via Magenta, fronte cimitero, una superficie di 61.200 mq, che si trasformerà, saldando definitivamente il comune di Sedriano a quello di Vittuone, cancellando così una delle aree libere più vaste rimaste.
Si intende recuperare un pezzo di tessuto edificato della città non più utilizzato ”l'ex area Borletti”, dove, secondo il piano, sarà possibile insediare una media struttura di vendita di 1.500 mq, come se si ravvisasse l'indispensabilità di altri negozi o aree commerciali.
Analoga sorte toccherà a quell'area ricompresa tra le vie Puecher e Matteotti e poi ancora e ancora, fino ad esaurire non virtualmente, ma effettivamente tutto il territorio disponibile – fortunatamente circa la metà è ricompreso nel Parco Agricolo Sud Milano, quindi tutelato e di fatto inedificabile- .
Per quanto riguarda gli Ambiti di trasformazione previsti, citiamo testualmente le considerazioni di sintesi, “non hanno effetti significativi diretti sul consumo di suolo libero”, le altre, quelle attinenti le aree libere nel TUC (Tessuto urbano consolidato) “sono di modesta entità territoriale”; meno male!
Vien da chiedersi quale sarebbe stato l'esito se invece di essere “non significativi e modesti” fossero stati significativi, cospicui o peggio rilevanti.
Tutto questo migliorerà sensibilmente la qualità dell'aria, la fluidità del traffico, l'inquinamento acustico, la tutela del paesaggio, il contenimento del consumo di suolo?
Dell'area MC Donald ex Cascina Serre, della costruzione in sito di altre "palazzine di pregio" e del ricorso perso e pendente neanche un cenno.
Stiamo verificando la situazione, altre notizie arriveranno ... ma rimaniamo comunque molto, molto dubbiosi.
Si è conclusa la parte propedeutica della revisione del PGT (Piano di governo del territorio), bocciato dalla Provincia, per l'eccessivo ed immotivato consumo di suolo, ovvero le osservazioni alla VAS (Valutazione ambientale strategica) cioè del documento che dovrebbe valutare, appunto, e rappresentare tutte le possibili implicazioni derivanti dall'espansione urbanistica "progettata". Considera, o meglio dovrebbe, le conseguenze ambientali, l'impatto viabilistico, l'adeguatezza dei servizi, presenti e soprattutto futuri, e tutto ciò che una crescita dimensionale fisica (edifici, strade, insediamenti industriali, commerciali, residenziali) e numerica (nuovi residenti) comporta.
Forse è opportuno fornire delle cifre, non solo perché più sinteticamente eloquenti di ragionamenti complessi, ma per un'immediata e diretta lettura di quella che sarà la futura Sedriano prospettata in questi documenti. Si è previsto un incremento della popolazione di 2.008 abitanti, corrispondente ad un + 17% , pari esattamente al doppio dell'incremento verificatosi nell'ultimo decennio, rileviamo quindi che a fronte di un ormai consolidata tendenza demografica prossima allo zero, si ipotizza invece per Sedriano, una crescita tumultuosa, in virtù di cosa non è dato sapere, perché nella relazione VAS non vi è alcun elemento che giustifichi o motivi questo spettacolare incremento di nuovi sedrianesi. Giova ricordare che la densità abitativa è già ora una delle più alte, condivisa con Bareggio e Vittuone, dei 13 comuni del magentino, 1513 abitanti Kmq.
Si ripropone l'espansione "cospicua" delle aree artigianali e produttive, già contemplate nel precedente strumento urbanistico PRG (Piano regolatore generale), peraltro totalmente ignorate fin qui dagli operatori; una delle quali (attualmente agricola) a ridosso del nucleo abitato della cascina Scaravella, e confinante con un'ampia analoga zona industriale nel comune di Arluno, desolatamente dismessa, inutilizzata e già urbanizzata.
Si prevede l'edificazione in via Magenta, fronte cimitero, una superficie di 61.200 mq, che si trasformerà, saldando definitivamente il comune di Sedriano a quello di Vittuone, cancellando così una delle aree libere più vaste rimaste.
Si intende recuperare un pezzo di tessuto edificato della città non più utilizzato ”l'ex area Borletti”, dove, secondo il piano, sarà possibile insediare una media struttura di vendita di 1.500 mq, come se si ravvisasse l'indispensabilità di altri negozi o aree commerciali.
Analoga sorte toccherà a quell'area ricompresa tra le vie Puecher e Matteotti e poi ancora e ancora, fino ad esaurire non virtualmente, ma effettivamente tutto il territorio disponibile – fortunatamente circa la metà è ricompreso nel Parco Agricolo Sud Milano, quindi tutelato e di fatto inedificabile- .
Per quanto riguarda gli Ambiti di trasformazione previsti, citiamo testualmente le considerazioni di sintesi, “non hanno effetti significativi diretti sul consumo di suolo libero”, le altre, quelle attinenti le aree libere nel TUC (Tessuto urbano consolidato) “sono di modesta entità territoriale”; meno male!
Vien da chiedersi quale sarebbe stato l'esito se invece di essere “non significativi e modesti” fossero stati significativi, cospicui o peggio rilevanti.
Tutto questo migliorerà sensibilmente la qualità dell'aria, la fluidità del traffico, l'inquinamento acustico, la tutela del paesaggio, il contenimento del consumo di suolo?
Dell'area MC Donald ex Cascina Serre, della costruzione in sito di altre "palazzine di pregio" e del ricorso perso e pendente neanche un cenno.
Stiamo verificando la situazione, altre notizie arriveranno ... ma rimaniamo comunque molto, molto dubbiosi.
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