Se lo
fa Berlusconi perché non lo posso fare anche io, si sarà chiesto il nostro caro
Alfrè.
E
cosi fu ! Quindi niente dimissioni. Inoltre
Berlusconi è un pregiudicato, il caro Alfrè è soltanto indagato per corruzione,
e ai primi di ottobre sapremo se il suo status cambierà in imputato. Ma i tre
gradi di giudizio sono ancora lunghi e lontani. Poi in caso di eventuali condanne politicizzate si potrà sempre
ricorrere, come ha fatto il grande capo
(grande è un eufemismo), alla Corte dei
diritti dell’uomo (Strasburgo), alla Corte di Giustizia della UE (Lussemburgo)
e alla Corte costituzionale di Roma. E comunque Celeste è stato eletto dal
popolo e quindi sarà solo il popolo e non il tribunale a decidere se
condannarlo o meno (Banana Repubblic docet). L’imperativo è : negare sempre,
rigirare la frittata e accusare la magistratura comunista e sovversiva.
Nel
frattempo quindi si fa un bel ricorso al TAR, fatto dal solito avvocato Giorgio
Bonamassa, che non guasta mai. Un po’ come il cacio sui maccheroni. L’importo
che spenderanno i sedrianesi per questa cosa
buona e giusta, non lo sappiamo, ma visti i precedenti presumiamo che la
cifra si aggiri intorno ai 27 mila euro. E così la bozza di delibera per
l’eventuale ricorso (sulle sue cose il caro Alfrè è sempre molto attento e
tempestivo) datata 6 agosto è diventata a tutti gli effetti un ricorso al TAR.
La
motivazione ufficiale ? “Troppe
incongruenze della commissione di accesso per poter soprassedere.” Si, va
bene, ma quali sarebbero queste incongruenze ?
“Le motivazioni della proroga (
…) si scontrano palesemente con il fatto
che nessun membro della commissione, salvo una o due occasioni, si è più recato
nell’ufficio utilizzato per svolgere la loro attività e che solo una richiesta
di documenti (il bilancio) è stata avanzata agli inizi di luglio”. Tutto
qua ? E quindi ? Ma Alfrè caro, questo secondo te può essere un motivo serio per giustificare un riscorso fatto con i soldi
dei contribuenti ? Dove c’è scritto che la commissione deve essere per forza
presente tutti i giorni in comune, considerando comunque il fatto che lo è
stato nei primi tre mesi (Aprile – Luglio), e hanno anche prelevato tutta una
serie di documenti che gli servivano per le indagini ?
Infatti
il prefetto nel decreto di proroga dice “Allo
scopo di consentire alla Commissione d’indagine di terminare i complessi
accertamenti presso il Comune di Sedriano, iniziati lo scorso 8 aprile, si
richiede, ai sensi dell’art. 143, c. 2 TUEL, il rilascio della prevista proroga
di mesi tre a decorrere dal giorno 7 corrente mese”. Le indagini possono
anche essere terminate negli uffici della prefettura. Più chiaro di cosi.
“Poi constata che le notizie di stampa sui
lavori della commissione, che è un organismo tenuto a lavorare nel massimo
riserbo, si sono rivelate in qualche circostanza vicine alla verità dei fatti,
come per esempio quelle con largo anticipo che l’attività dell’organismo
sarebbe stata prorogata. Il che lascia immaginare che qualcuno dialoghi
direttamente o indirettamente in modo improprio con giornalisti.”
Chi
ha scritto questo probabilmente si era appena fumato un cannone … Noi lo
abbiamo detto più volte sul blog e comunque basta guardare in internet per
capire che nella quasi totalità dei comuni sciolti per mafia, le commissioni
hanno sempre chiesto la proroga. E’ una prassi. Questo perché, vista la mole di
documenti da controllare, per le indagini novanta giorni sono un po’ pochini.
Infatti qualche giurista si chiede se “Può
un prefetto, attraverso la procedura d’accesso, documentare puntualmente e nei
tempi stabiliti (al massimo 6 mesi) i “concreti, univoci e rilevanti”
collegamenti? “
“E ancora la notizia che è stata inoltrata
una relazione della commissione al Ministero dell’Interno è preoccupante non
solo per la pubblicità negativa gratuita che viene fatta alla comunità, ma
soprattutto perché la legge prevede solo alla fine dell’attività dell’organismo
l’invio delle conclusioni a cui è giunta. Insomma dossier a rate non sono
ammessi.”
Ma
scusa Celeste, non avevi detto che la notizia riportata su Il Fatto Quotidiano “era una bufala per tenermi sotto scacco” ?
Ora hai cambiato idea ?
“La stampa che viene informata in anticipo,
la relazione che viene mandata a rate senza che mi sia stata notificata così
come prescrive la legge indicano che si tratta un disegno politico.”
Eccolo
qua! La solita scemenza che abbiamo dovuto subire in questo ventennio
Berlusconiano. Una barzelletta. Disegno politico, ma scusa caro Alfrè, e
chi sarebbero i mandanti delle toghe
rosse che complottano con i giudici
sovversivi ? Gli esponenti del PD locale (Pisano & C.) ? Alfrè … ma ci
faccia il piacere !!
Concludiamo
con la chicca, quindi allacciatevi le cinture di sicurezza.
“La cosa più sconcertante di tutta la vicenda
è che stata nominata una commissione di accesso a Sedriano quando in Comuni
della provincia Milano, in cui sono stati condannati amministratori e
funzionari per reati commessi in connessione con la malavita organizzata e da
decenni noti per infiltrazioni malavitose, non è stato istituito alcun
organismo per accertare il fenomeno così come denunciato da giornali e da atti
assunti dalle autorità”.
Sicuramente
sarà anche vero. Basti pensare che il capo del PDL è un pregiudicato … Ma caro
Alfrè, in Lombardia non è mai stato sciolto un comune per mafia, non perché la
mafia non esiste come diceva qualcuno, ma perché in molti comuni come Desio,
Buccinasco e Trezzano sul Naviglio si sono dimessi prima che il prefetto
potesse istituire la commissione.
A
Sedriano invece no perché siamo avanti anni luce. Siamo ormai diventati il
paese della cadrega. Il nostro Alfrè si è trasformato in una sorta di centauro
moderno : metà uomo, metà poltrona.
Sinistra di Sedriano
Nessun commento:
Posta un commento