giovedì 12 settembre 2013

Il paese della cadrega

Se lo fa Berlusconi perché non lo posso fare anche io, si sarà chiesto il nostro caro Alfrè.
E cosi fu ! Quindi niente dimissioni. Inoltre Berlusconi è un pregiudicato, il caro Alfrè è soltanto indagato per corruzione, e ai primi di ottobre sapremo se il suo status cambierà in imputato. Ma i tre gradi di giudizio sono ancora lunghi e lontani. Poi in caso di eventuali condanne politicizzate si potrà sempre ricorrere, come ha fatto il grande capo (grande è un eufemismo), alla Corte dei diritti dell’uomo (Strasburgo), alla Corte di Giustizia della UE (Lussemburgo) e alla Corte costituzionale di Roma. E comunque Celeste è stato eletto dal popolo e quindi sarà solo il popolo e non il tribunale a decidere se condannarlo o meno (Banana Repubblic docet). L’imperativo è : negare sempre, rigirare la frittata e accusare la magistratura comunista e sovversiva.

Nel frattempo quindi si fa un bel ricorso al TAR, fatto dal solito avvocato Giorgio Bonamassa, che non guasta mai. Un po’ come il cacio sui maccheroni. L’importo che spenderanno i sedrianesi per questa cosa buona e giusta, non lo sappiamo, ma visti i precedenti presumiamo che la cifra si aggiri intorno ai 27 mila euro. E così la bozza di delibera per l’eventuale ricorso (sulle sue cose il caro Alfrè è sempre molto attento e tempestivo) datata 6 agosto è diventata a tutti gli effetti un ricorso al TAR.

La motivazione ufficiale ? “Troppe incongruenze della commissione di accesso per poter soprassedere.” Si, va bene, ma quali sarebbero queste incongruenze ?  “Le motivazioni della proroga ( …) si scontrano palesemente con il fatto che nessun membro della commissione, salvo una o due occasioni, si è più recato nell’ufficio utilizzato per svolgere la loro attività e che solo una richiesta di documenti (il bilancio) è stata avanzata agli inizi di luglio”. Tutto qua ? E quindi ? Ma Alfrè caro, questo secondo te può essere un motivo serio  per giustificare un riscorso fatto con i soldi dei contribuenti ? Dove c’è scritto che la commissione deve essere per forza presente tutti i giorni in comune, considerando comunque il fatto che lo è stato nei primi tre mesi (Aprile – Luglio), e hanno anche prelevato tutta una serie di documenti che gli servivano per le indagini ?
Infatti il prefetto nel decreto di proroga dice “Allo scopo di consentire alla Commissione d’indagine di terminare i complessi accertamenti presso il Comune di Sedriano, iniziati lo scorso 8 aprile, si richiede, ai sensi dell’art. 143, c. 2 TUEL, il rilascio della prevista proroga di mesi tre a decorrere dal giorno 7 corrente mese”. Le indagini possono anche essere terminate negli uffici della prefettura. Più chiaro di cosi.

“Poi constata che le notizie di stampa sui lavori della commissione, che è un organismo tenuto a lavorare nel massimo riserbo, si sono rivelate in qualche circostanza vicine alla verità dei fatti, come per esempio quelle con largo anticipo che l’attività dell’organismo sarebbe stata prorogata. Il che lascia immaginare che qualcuno dialoghi direttamente o indirettamente in modo improprio con giornalisti.”
Chi ha scritto questo probabilmente si era appena fumato un cannone … Noi lo abbiamo detto più volte sul blog e comunque basta guardare in internet per capire che nella quasi totalità dei comuni sciolti per mafia, le commissioni hanno sempre chiesto la proroga. E’ una prassi. Questo perché, vista la mole di documenti da controllare, per le indagini novanta giorni sono un po’ pochini. Infatti qualche giurista si chiede se “Può un prefetto, attraverso la procedura d’accesso, documentare puntualmente e nei tempi stabiliti (al massimo 6 mesi) i “concreti, univoci e rilevanti” collegamenti? “

“E ancora la notizia che è stata inoltrata una relazione della commissione al Ministero dell’Interno è preoccupante non solo per la pubblicità negativa gratuita che viene fatta alla comunità, ma soprattutto perché la legge prevede solo alla fine dell’attività dell’organismo l’invio delle conclusioni a cui è giunta. Insomma dossier a rate non sono ammessi.”
Ma scusa Celeste, non avevi detto che la notizia riportata su Il Fatto Quotidiano era una bufala per tenermi sotto scacco? Ora hai cambiato idea ?

“La stampa che viene informata in anticipo, la relazione che viene mandata a rate senza che mi sia stata notificata così come prescrive la legge indicano che si tratta un disegno politico.”
Eccolo qua! La solita scemenza che abbiamo dovuto subire in questo ventennio Berlusconiano. Una barzelletta.  Disegno politico, ma scusa caro Alfrè, e chi sarebbero i mandanti delle toghe rosse che complottano con i giudici sovversivi ? Gli esponenti del PD locale (Pisano & C.) ? Alfrè … ma ci faccia il  piacere !!

Concludiamo con la chicca, quindi allacciatevi le cinture di sicurezza.
“La cosa più sconcertante di tutta la vicenda è che stata nominata una commissione di accesso a Sedriano quando in Comuni della provincia Milano, in cui sono stati condannati amministratori e funzionari per reati commessi in connessione con la malavita organizzata e da decenni noti per infiltrazioni malavitose, non è stato istituito alcun organismo per accertare il fenomeno così come denunciato da giornali e da atti assunti dalle autorità”.
Sicuramente sarà anche vero. Basti pensare che il capo del PDL è un pregiudicato … Ma caro Alfrè, in Lombardia non è mai stato sciolto un comune per mafia, non perché la mafia non esiste come diceva qualcuno, ma perché in molti comuni come Desio, Buccinasco e Trezzano sul Naviglio si sono dimessi prima che il prefetto potesse istituire la commissione.
A Sedriano invece no perché siamo avanti anni luce. Siamo ormai diventati il paese della cadrega. Il nostro Alfrè si è trasformato in una sorta di centauro moderno : metà uomo, metà poltrona.
Come più volte abbiamo detto stiamo entrando nella storia : GRAZIE ALFRE’ !

Sinistra di Sedriano

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