I due Referendum per
ripristinare quanto abolito nell’articolo 18 dello Statuto dei
lavoratori dalla Riforma del Lavoro messa a punto dal Ministro del
Welfare Elsa Fornero e l’art 8 della legge 138bis/201sono una
battaglia importantissima per la democrazia, i diritti, il valore e
la dignità del lavoro nel nostro paese. Si tratta di due quesiti
referendari per chiedere: il ripristino dell’articolo 18 nella sua
formulazione originaria in tema di tutela in caso di licenziamenti ed
il ripristino dei diritti minimi e universali previsti dal contratto
nazionale di lavoro, a sua volta abrogato dall’articolo 8 della
manovra finanziaria del precedente Governo. Il governo Monti ha
cancellato l’articolo 18 che stabiliva il diritto al reintegro del
lavoratore ingiustamente licenziato, spiegando ai padri che
facilitare i loro licenziamenti avrebbe significato facilitare le
assunzioni dei figli. Falso! Ad oggi non abbiamo né un nuovo posto
di lavoro, né nuove garanzie per i precari. 46 erano e 46 sono
ancora le forme di assunzione atipica. Restano solo i licenziamenti
facili. Senza l’art. 18 le imprese senza scrupoli avranno mano
libera.
C’è da giurare che la
propaganda mediatica anti referendum sarà massiccia, insistente e
chiassosa. Il ricatto europeo si farà molto pesante: lo spread, il
Pil, il debito pubblico italiano … Uscirà fuori tutto
l’armamentario ideologico dei liberisti di oggi e sarà utilizzato
come una clava contro i cittadini. Loro hanno i soldi e il potere. Da
quest’altra parte c’è solo la realtà quotidiana, il vedersi
sottratto ogni giorno libertà, dignità, capacità di far rispettare
il proprio lavoro. Che è tantissimo. E riguarda tutti.
Con i Referendum, dunque,
non difendiamo solo i diritti dei lavoratori, ma la natura stessa
della nostra democrazia che muta se la centralità del lavoro nella
Repubblica Italiana sancito dall’articolo 1 della costituzione,
viene sostituita dal dominio assoluto e cieco dei mercati e del
profitto.
Con i Referendum vogliamo
rimettere al centro del dibattito pubblico la qualità della nostra
democrazia e il nesso indissolubile tra difesa del lavoro e
avanzamento dei diritti delle persone.
Per questo firmare per i
referendum e poi vincerli riguarda tutti i lavoratori e tutti i
cittadini italiani. Nessuno escluso.
Quindi, sabato 13
ottobre, al mercato comunale di Sedriano (via Bardelli, angolo viale
Rimembranze, sotto il campanile della chiesa), Sinistra di Sedriano,
il circolo PRC di Bareggio e Sinistra di Vittuone hanno organizzato
un banchetto per raccogliere le firme aperto ai residenti dei tre
comuni (Sedriano, Bareggio e Vittuone). Vi aspettiamo numerosi.
Sinistra di Sedriano
Firmerò, Firmeeròò, Firmeeeròòò.
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