domenica 7 ottobre 2012

Referendum lavoro. Firma, è una giusta causa


I due Referendum per ripristinare quanto abolito nell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori dalla Riforma del Lavoro messa a punto dal Ministro del Welfare Elsa Fornero e l’art 8 della legge 138bis/201sono una battaglia importantissima per la democrazia, i diritti, il valore e la dignità del lavoro nel nostro paese. Si tratta di due quesiti referendari per chiedere: il ripristino dell’articolo 18 nella sua formulazione originaria in tema di tutela in caso di licenziamenti ed il ripristino dei diritti minimi e universali previsti dal contratto nazionale di lavoro, a sua volta abrogato dall’articolo 8 della manovra finanziaria del precedente Governo. Il governo Monti ha cancellato l’articolo 18 che stabiliva il diritto al reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato, spiegando ai padri che facilitare i loro licenziamenti avrebbe significato facilitare le assunzioni dei figli. Falso! Ad oggi non abbiamo né un nuovo posto di lavoro, né nuove garanzie per i precari. 46 erano e 46 sono ancora le forme di assunzione atipica. Restano solo i licenziamenti facili. Senza l’art. 18 le imprese senza scrupoli avranno mano libera.


C’è da giurare che la propaganda mediatica anti referendum sarà massiccia, insistente e chiassosa. Il ricatto europeo si farà molto pesante: lo spread, il Pil, il debito pubblico italiano … Uscirà fuori tutto l’armamentario ideologico dei liberisti di oggi e sarà utilizzato come una clava contro i cittadini. Loro hanno i soldi e il potere. Da quest’altra parte c’è solo la realtà quotidiana, il vedersi sottratto ogni giorno libertà, dignità, capacità di far rispettare il proprio lavoro. Che è tantissimo. E riguarda tutti.

Con i Referendum, dunque, non difendiamo solo i diritti dei lavoratori, ma la natura stessa della nostra democrazia che muta se la centralità del lavoro nella Repubblica Italiana sancito dall’articolo 1 della costituzione, viene sostituita dal dominio assoluto e cieco dei mercati e del profitto.
Con i Referendum vogliamo rimettere al centro del dibattito pubblico la qualità della nostra democrazia e il nesso indissolubile tra difesa del lavoro e avanzamento dei diritti delle persone.
Per questo firmare per i referendum e poi vincerli riguarda tutti i lavoratori e tutti i cittadini italiani. Nessuno escluso.

Quindi, sabato 13 ottobre, al mercato comunale di Sedriano (via Bardelli, angolo viale Rimembranze, sotto il campanile della chiesa), Sinistra di Sedriano, il circolo PRC di Bareggio e Sinistra di Vittuone hanno organizzato un banchetto per raccogliere le firme aperto ai residenti dei tre comuni (Sedriano, Bareggio e Vittuone). Vi aspettiamo numerosi.

Sinistra di Sedriano


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