Riceviamo e pubblichiamo la risposta del Sindaco
“Abbiamo cercato in tutti i modi di tutelare la famiglia e i colloqui intercorsi con la proprietà lo dimostrano. Ma quest’ultima, nonostante un benefattore che avrebbe corrisposto gli arretrati e l’impegno del Comune che si sarebbe reso garante per il pagamento dei ratei futuri dell’affitto, ha deciso di non poter far altrimenti e con serie motivazioni, da qui lo sfratto conseguente. Noi non possiamo che prendere atto di questa decisione rispettando le libertà di tutti.”. Il Sindaco Alfredo Celeste è intervenuto per precisare il ruolo del Comune nella triste vicenda della donna, madre di quattro figli, disoccupata e in una situazione famigliare complessa, che si è ritrovata sfrattata. “Ci siamo adoperati -aggiunge il Sindaco-, visto che non disponiamo di case da assegnare, ad assicurare alla famiglia una soluzione compatibile con l’urgenza della particolare situazione: struttura di accoglienza e albergo. Riteniamo che quello che abbiamo fatto soddisfi i criteri di umanità e risponda a quanto la funzione ci ha consentito. Noi facciamo tutto quello che le possibilità ci permettono per aiutare e tutelare le famiglie”. L’idea prospettata di destinare in sede di redazione del piano di governo del territorio una quota di alloggi da assegnare alle famiglie bisognose non trova pregiudizialmente contraria l’Amministrazione comunale. “Siamo solo alla fase iniziale del Pgt - conclude il primo cittadino- e una previsione certa allo stato non è fattibile. Tuttavia eventuali previsioni per i casi di persone in difficoltà si potranno fare solo alla fine del procedimento”.
La nostra replica
Egregio Sindaco,
La situazione a livello di territorio è drammatica dal punto di vista abitativo.
Sono decenni che non si costruiscono più alloggi popolari, contro una crescita che ci ha portato, dati 2005 ad una popolazione dei comuni del magentino di 116.239 abitanti:
Contro un patrimonio di alloggi pubblici nel territorio di 1224 appartamenti ed una domanda inevasa dati 2006/2007 di 418 famiglie, dal grafico sotto riportato si evince che Sedriano nella tristezza generale è comunque secondo solo a Magenta, 210 alloggi con 67 famiglie in attesa di un alloggio, dati 2006/2007, ora la situazione è sicuramente peggiorata.
Nell’ ultimo anno la precedente amministrazione aveva messo in vendita una parte del patrimonio edilizio comunale, non per dismettere ma per dare la possibilità a molti cittadini che l’avevano richiesto, di diventare proprietario di casa ad un prezzo interessante che, ha consentito di aggiungere altri risparmi per la manutenzione e la rivalutazione del proprio investimento, che altrimenti avrebbe dovuto fare il comune.
Occorre però investire queste entrate per acquisire nuovi alloggi pubblici, ci sono appartamenti nuovi invenduti a macchia di leopardo nel nostro comune, che potrebbero essere acquistati a prezzi interessanti, non è un caso che questa crisi ha praticamente bloccato il mercato immobiliare, il peso delle case non vendute è ormai insopportabile per gli imprenditori immobiliari ed una iniziativa di questo genere consentirebbe se fosse considerata una buona pratica, quindi fatta in tutti i comuni del territorio, un contributo concreto al rilancio dell’economia, oltre che un toccasana per le famiglie in difficoltà.
Nella tabella si evince che nel territorio ci sono anche 2164 alloggi sfitti di cui 220 a Sedriano, da anni a livello nazionale si parla di aliquota fissa al 20% sugli affitti, questo consentirebbe emersione di contratti in nero, ma anche maggiore convenienza ad affittare, ma Tremonti parla di emersione dell’avasione ma in concreto ha solo ripristinato le misure del governo Prodi e recuperato un magro 5% ai soliti furbi premiandoli con l’ennesimo condono.
L’amministrazione per gli alloggi vuoti, potrebbe congelare l’ici per gli anni coperti da regolare contratto di affitto a canone calmierato, dando anche un contributo economico nel caso in cui il contratto di affitto sia fatto a favore di nuclei familiari iscritti nella graduatoria comunale per l’assegnazione di alloggi popolari.
Egregio Sindaco non mettiamo in dubbio la sua buona fede su questa vicenda, ma chiediamo a gran voce che questa amministrazione si faccia carico di questo problema.
Sinistra di Sedriano molto modestamente formula delle proposte, non siamo detentori di verità, ma nella sua risposta, non se ne abbia a male riscontriamo un atteggiamento; “fatalista ed attendista” non è così?
Dimostri con una serie di iniziative su questo problema che non è vero, noi ammetteremo più che volentieri che ci siamo sbagliati.
Sinistra di Sedriano
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