Abbiamo letto sulla stampa locale della scorsa settimana, l'articolo sugli stipendi di Sindaco e Giunta e la replica polemica, scomposta e falsa (come d'abitudine) di questa settimana di Cipriani. Dunque vediamo di fare chiarezza perché la cifra riportata dal settimanale e ripresa e confermata implicitamente dal Sindaco non corrisponde al vero. L'ammontare complessivo dell'apparato politico ammonta precisamente a 96.252. Gli importi puntuali, ricavati dalle determine (vedi n. 179 del 21/5/2018), pubblicate sull'Albo Pretorio, indicano in 48.126,60 la cifra SEMESTRALE accantonata per "indennità di sindaco, assessori, consiglieri ed altri organi - indennità e rimborsi". Quindi assai lontana da quanto indicato dal settimanale in 67.000. Gli importi (lordi) mensili percepiti sono esattamente i seguenti:
Sindaco Cipriani 2.821,07 euro; Vice -sindaco Rossi 761,74 euro; Assessore Manes 1.258,81 euro; Assessore Chiesa 1.258,81 euro; Assessore Ali' 639,10 euro.
Precisiamo che per un'ovvia ed opportuna coerenza, alle indennità di carica (piene) di Sindaco, vice e assessori è stato sottratto l'equivalente del gettone di presenza alle sedute del Consiglio Comunale, corrispondenti ad euro 19,39 euro. Gettone a cui tutti i consiglieri di maggioranza hanno rinunciato sin dal loro insediamento. Un risparmio dunque di qualche centinaia di euro, certo non così significativo, ma di grande effetto mediatico. Importo che anche la Presidente Galeazzi si è decurtata, stabilendo quindi in 122,63 euro anziché 142,02 euro la propria indennità lorda mensile.
All'indennità del Sindaco vanno però aggiunti gli annessi oneri contributivi ammontanti a poco meno di 1.200 euro e a tutto questo va poi sommato il pro quota, mensile, per il riconoscimento dell'indennità di fine mandato, equivalente ad una mensilità per ogni anno di permanenza nell'incarico. Altri 235 euro a un dipresso.
Lasciamo al giudizio dei sedrianesi valutare se la rinuncia al 0,68% del proprio stipendio (gettone di presenza) da parte del Sindaco sia in linea con i proclami quotidianamente ripetuti sulla necessità di ridurre i costi della politica.
Insomma, per farla breve, ogni anno viene speso per le indennità, l'importo di 96.252 euro, da moltiplicarsi per 5 (anni) presunta durata del mandato amministrativo. Quindi 481.260 euro. Quasi mezzo milione. Un'inezia.
Ma siamo davvero certi che la qualità amministrativa espressa singolarmente dal Sindaco (pesa per il 50%) e dell'insieme, valga questa spesa? Noi pensiamo di no, ma com'è noto siamo di parte.
Quello che sconcerta è la solita mancata trasparenza e ancor più l'affermazione "che gli stipendi dell'attuale amministrazione non sono d'oro ma, al contrario, meritevoli di plauso", dimostrando palesemente quale sia il suo metro di giudizio. Pare dunque che lo "stipendio" PIENO incassato non lo soddisfi, beh allora sia conseguente con le proprie aspettative e con i suoi supposti meriti di "statista" e torni in fretta a "fare" il suo vecchio mestiere o altro. Ma la sua ambizione non è questa. Certo il suo spessore istituzionale è così modesto da richiamare la favola della rana di Fedro.
Una volta una rana vide un bue in un prato. Presa dall'invidia per quell'imponenza prese a gonfiare la sua pelle rugosa. Chiese poi ai suoi piccoli se era diventata più grande del bue. Essi risposero di no. Subito riprese a gonfiarsi con maggiore sforzo e di nuovo chiese chi fosse più grande.
Quelli risposero: Il bue.
Sdegnata, volendo gonfiarsi sempre più, scoppiò e mori.
Quando gli uomini piccoli vogliono imitare i grandi, finiscono male
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