mercoledì 20 giugno 2018

Lectio magistralis

Abbiamo riflettuto molto in questi giorni se fosse il caso di commentare quanto andato in scena giovedì 14 Giugno durante l'incontro pubblico sull'aera feste. 
Alla fine abbiamo deciso di dire la nostra.

È risaputo da tutti che Cipriani non ama le pratiche democratiche, non sopporta le critiche -siano esse costruttive o meno-, non ama per nulla il confronto, è intollerante a qualsiasi forma di dialettica politica, non ritiene opportuno condividere le decisioni prese nella stanza dei bottoni con nessuno, nè con le varie opposizione e ancor meno con i cittadini.

LUI avrebbe certamente fatto a meno di convocare l'assemblea sull'aera feste, ma vi è stato costretto dall'opinione pubblica. In molti -alcuni anche a lui vicino- lo hanno tirato per la giacchetta e non poteva fare altrimenti poiché diversamente sarebbe emersa la sindrome del "piccolo dittatore" che risiede dentro di LUI. 

E così, suo malgrado, ha indetto questo pseudo incontro, cercando di pubblicizzarlo il meno possibile, evitando in tutti i modi di creare le basi per un sano confronto democratico, arrivando persino a non rendere pubbliche - fino all'ultimo- le modalità dell'incontro... tipico comportamento da repubblica delle banane...
E questo gli è stato fatale.

Ciò che è andato in scena è stato patetico in quanto abbiamo assistito alle gravi difficoltà di un sindaco incapace, impreparato sull'argomento, che si limitava a leggere appunti scritti da altri, dando più volte in escandescenze nei confronti dei cittadini (signora, se non ha un pc... se lo compri) riuscendo a concludere con un capolavoro - tafazziano - di autolesionismo.
L'ex sindaco Celeste può piacere o meno e a noi sinceramente non piace per tutto ciò che è successo in questi anni. Non dimentichiamo che è stato assolto dalle accuse, ma la SUA amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose (TAR e CONSIGLIO DI STATO hanno confermato) e strani elementi che si aggiravano nei SUOI uffici comunali sono stati condannato ad anni di detenzione. 
Bisogna dire però, che è persona scafata e preparata e che - normalmente - non ha paura del confronto. 
E infatti non si è tirato indietro, salendo in cattedra durante l'incontro e in maniera pacata ha tenuto una lectio magistralis sotto gli occhi stupiti e infastiditi dell'attuale giunta. In poche parole li ha distrutti: se li è mangiati a colazione...
Fossimo stati dei novellini nelle cose della politica sedrianese, avremmo forse commentato: perbacco, in gamba questo ex sindaco; glie ne ha cantate quattro per quanto hanno combinato nell'area feste....
Peccato che l'area feste sia stata una sua opera.

La giunta Cipriani, dall'incontro esce con le ossa parecchio rotte. Sotto gli occhi dei sedrianesi, come unico colpevole di tutto ciò che accaduto in quell'area, ha una sola e grande responsabilità: aver gestito tutto il dopo, "ad capocchiam"... come al suo solito.
In maniera del tutto arbitraria (e non è una novità) ha deciso di chiudere l'area feste esponendola ad ulteriore degrado e di andare in giudizio senza condividere con nessuno la decisione presa. E - naturalmente - non gli è nemmeno passato per la mente di informare i sedrianesi (vedere alla voce democrazia) di quanto sentenziato dai vari giudici dando così l'impressione di voler omettere le decisioni del tribunale.
Celeste giovedì ha contestato a Cipriani di aver recintato l'area per dimostrare ai sedrianesi quanto brutta e cattiva fosse la precedente amministrazione. Probabilmente l'ex sindaco ha ragione, ma la stessa cosa la fece anche lui a suo tempo, mostrando il "feticcio" di Villa Allavena partorito dalla giunta Rigo. Purtroppo questo modo di fare è ormai prassi consolidata di qualsiasi giunta.
Detto questo ringraziamo Cipriani per avere riabilitato definitivamente Celeste che, dimenticandosi dei disastri fatti, si è auto eletto nuovo Robin Hood sedrianese.

Caro Cipriani, dopo quanto andato in scena giovedì, fossimo stati noi al suo posto, avremmo provato parecchia vergogna e magari avremmo mollato la cadrega: più che altro per dignità.
Ovviamente conosciamo la sua risposta : non si è dimesso Celeste, figuriamoci se lo dobbiamo fare noi ?
Quindi... vamos directamente a la autodestrucción...

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