Eccoci di nuovo, siamo sempre noi, quelli che hanno sempre da dire qualcosa su tutto e, scontatamente, in negativo.
Quelli che si credono superiori, non collaborativi, non al servizio della collettività, spocchiosi, indisponenti per definizione.
Questo è come ci dipingono, costantemente, ma le cose stanno davvero così?
Questo è come ci dipingono, costantemente, ma le cose stanno davvero così?
A primi di dicembre abbiamo chiesto, formalmente, di procedere ad una piantumazione limitata (sperimentale) di Via Papa Giovanni XXIII, non in contrapposizione a quella del "bosco" di Via Gagarin, quanto piuttosto con l'intento di integrare ed estendere gli interventi di implementazione e di qualificazione del verde in aree cittadine.
A nostro parere una richiesta legittima e meritevole di attenzione, tanto più se l'iniziativa ha l'unico scopo di ingentilire ed abbellire vie cittadine progettate decenni fa, per accogliere alberature, rimaste però sulla carta. Iniziativa peraltro senza oneri per la collettività perché finanziata da noi.
Queste alberate senza alberi è una costante, vedi al riguardo Via Falcone e Borsellino: ancora oggi ne è totalmente priva. Si tratta di una prassi, di una "mentalità" consolidata, si declina il verde solo come potature (selvagge) e tagli radicali di arbusti indifesi nei parchi, rei di occultare "immondizia" che alcuni civilissimi sedrianesi si dilettano a nascondere sotto i rami.
Ma tutta l'attenzione e la sensibilità per il verde si manifesta anche nella progettazione di nuove vie e quartieri. Emblematica in tal senso la Via Garibaldi; calibro abbondante, doppio marciapiede, doppia disponibilità di parcheggi, pista ciclabile e non un solo albero ad interrompere, a mitigare tutto questo asfalto/cemento. Neanche nelle pochissime aiuole previste - per abbellirle- sono stati usati ciottoli di fiume. Nei mesi estivi una naturale fornace a cielo aperto, più apprezzata dai cultori della tintarella, meno per i residenti e per chi vi transita. Dettagli tuttavia trascurabili.
Ma torniamo alla Via Papa Giovanni XXIII: qualcuno ha educatamente risposto?
Nel merito; non siamo d'accordo sulle specie proposte, le aree sono interessate da impianti tecnologici, o nella sostanza: riteniamo inopportuno e non condivisibile che tale iniziativa sia proposta da una associazione politica e/o altro? NIENTE.
Il tempo trascorso eccede i previsti trenta giorni, quindi solleciteremo, come al solito, una risposta quale sia, ma una decisione crediamo debba essere assunta e non nei biblici tempi, consueti per questa amministrazione. Alla fine si tratta di alberi, cioè pur vero di qualcosa di nuovo e sconosciuto, estraneo alla cultura (e alla coltura) degli amministratori, ma nulla vieta di avvalersi di esperti comici.
Divertitevi, ma fate ridere anche noi.
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