Dopo aver letto decine di autorizzazioni dei paesi limitrofi, come Arluno, Ossona, Bareggio, Cornaredo, Vittuone, se falò s'adda fà, Sedriano è quasi da prendere ad esempio.
In confronto agli altri amministratori, CipriStar si è dimostrato, almeno per una volta - suo malgrado- avanti anni luce.
Detto questo c'è poco da mettere il cappello.
Per il falò andato in scena ieri sera, l'Angelino del focolare ha finalmente scelto di mettere un po' di ordine nella gestione, utilizzando un luogo recintato, della legna idonea, piccole dimensioni, ecc.
Tutti accorgimenti di buon senso suggeriti negli anni a lui ed altri ex sindaci, da noi di SdS.
Qualcuno si chiederà: allora bastava poco ? Mica tanto...
Per arrivare a questo risultato, ovvero ottenere un falò meno peggio degli altri - oseremmo dire riuscito quasi a regola d'arte -ci sono voluti oltre 10mila euro, un esposto, fino ad arrivare agli antipatici episodi dello scorso anno che sono approdati in tribunale con un provvedimento ad oggi ancora in essere.
Ma ne valeva veramente la pena ?
Non si poteva immediatamente cambiare strada ascoltando e ragionando, anziché essere prevenuti per partito preso?
Il nostro pensiero non cambia anche se siamo convinti che il significato odierno del falò, ha ben poco da condividere con le vecchie tradizioni. Ma visto il contenuto dei fuochi predisposti nei paesi intorno a Sedriano, possiamo liberamente parlare di un compromesso significativo.
Peccato che all'amministrazione comunale siano invece sfuggiti numerosi fuochi piccoli e grandi che già dalle 18,00 si potevano gustare in alcune zone del paese, soprattutto alla Roveda.
Ordinanza emessa ma non fatta rispettare. Come è risaputo, vietare o limitare dei gioiosi e fiammeggianti divertimenti non farebbe bene all'urna (vedi botti di capodanno)...
PS. Alle 5.53 la brace era ancora accesa: non facciamo come gli altri anni che è durata una settimana...
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