mercoledì 8 novembre 2017

Orti urbani... Ghe pensi mi

Il progetto ‘Orti Urbani’ si sta lentamente delineando ed esiste già un elaborato tecnico e, citiamo testualmente “con un livello di definizione  elevato che ad oggi è equiparabile a quello esecutivo, senza che sia MAI stato sottoposto, in nessuna fase intermedia, ad alcun tipo di approvazione ufficiale" . 

Per la verità questo modo di procedere non sorprende nessuno, ma indispone i più e parecchio. 

Si abbozza in un generico programma elettorale l'intenzione di attuarli omettendo -volutamente- di indicare l'area dove realizzarli (benché già preventivamente individuata)   ma senza esplicitare i costi, il come e la superficie che andranno ad occupare.
  
Vorremmo evitare polemiche ma stupisce che una forza politica sedicente nuova e diversa adotti i consueti modi di rapportarsi con i propri cittadini/elettori, ovvero nel più vecchio e scontato stile del "ci pensiamo noi". 

Dunque per integrare l'assordante dibattito  sull'argomento provvediamo a veicolare alcune informazioni, finora custodite con il massimo rigore. 

L'area DOVE verranno realizzati è quella di Via Treves, un'area di circa 10.000 mq. , preferita a quelle pur prese in considerazione, di  Via Papa Giovanni/Via Meda (secondo noi la più idonea e spiegheremo perchè), Via Raffaello/San Massimo, Via Gagarin, Area Bosco in Città/Via L. da Vinci.  

Gli orti previsti saranno 52 della superficie di 50mq. ciascuno. 

Il COSTO previsto dovrebbe essere circa di 150.000€ (centocinquantamila) già iscritti a bilancio.  

Sul COME vorremmo dilungarci un pochino per illustrare alcuni aspetti a dir poco singolari del progetto.  

Su suolo pubblico si realizzeranno 52 particelle individuali rigorosamente separate da recinzione con rete a maglia elettrosaldata plasticata. Il modico prezzo della separazione ammonta a 21.000€, con 52 cancellini d'ingresso (5.000€), 52 compostiere (2.340€), 52 bauli per riporre gli attrezzi in resina (11.400€), una toilette innovativa (12.000€) con  pavimento di ingresso agli orti in lastre di graniglia di marmo (16.800€) ed infine -per i fortunati destinatari- un'apposita area di "ritrovo e aggregazione" di esclusivo utilizzo, con tavoli e barbecue, al trascurabile costo di 10.000€. 

Ci pare non manchi nulla, tranne forse la spesa per l'acquisto degli attrezzi; rastrelli, vanghe, forbici per potature ecc, ma forse ci è sfuggito qualcosa... 

Insomma la riproduzione della struttura sociale privatistica su proprietà pubblica e con soldi pubblici. Unica eccezione,  il barbecue che verrà presumibilmente condiviso, con grande generosità ed altruismo con vicini, parenti, amici, familiari ecc... 

Detto cio', cercheremo di considerare obiettivamente le caratteristiche delle aree indicate e e quale sia stata la/e ragione/i della scelta.  

Scartata via Gagarin per insufficienza di parcheggi, declinata via Sanzio per lo stesso motivo, rifiutata l'Area Bosco in Città per l'insufficiente metratura, rimangono due aree ritenute idonee allo scopo, quelle di via Meda/Papa Giovanni e la via Treves le cui caratteristiche sono: 
  • via Papa Giovanni/Meda 11.200mq -accessibilità su tre lati via Papa Giovanni, via Meda, via Nenni, 240 parcheggi totali sulle tre vie, una settantina dei quali sulla via Meda totalmente disponibili per la chiusura di un'importante attività e quindi del tutto inutilizzati. Presenza di condutture idriche e vincolo per la presenza del pozzo di estrazione acqua potabile. 
  • via Treves 10.000mq circa -accessibilità solo da via Treves, peraltro a senso unico con calibro limitato per la presenza della pista ciclabile; 63 parcheggi totali realizzati in funzione di accogliere le esigenze delle tre palazzine del civico 3 (cento appartamenti circa) ed utilizzati dai residenti. Condutture e sottoservizi presenti come il vincolo del pozzo - sempre quello sito in via Meda, che tuttavia non ha impedito la realizzazione delle tre palazzine -.     
La distanza che separa fisicamente le due aree è di circa 200/250 mt., risultando quasi contigue e di analoghe dimensioni.  

Quindi i criteri prevalenti per la scelta parrebbero essere quelli dell'accessibilità e dei parcheggi disponibili; non prendiamo in considerazione i parametri dell'impatto acustico e quello dell'indice di urbanizzazione pur citati nel progetto, ma asserviti strumentalmente a giustificare l'esito della decisione assunta, quindi del tutto opinabili se non arbitrari. 
  • Viabilità: più comoda e diversificata per via Papa Giovanni/Meda; limitata e a senso unico per via Treves. 
  • Parcheggi: ampiamente disponibili per via Papa Giovanni/Meda; limitati per numero e per l'utilizzo permanente quelli in via Treves. 
Quello dei parcheggi non è argomento marginale perché è presumibile che durante i topici periodi stagionali,  gli orti siano assiduamente frequentati e non solo dai titolari. Ipotizzando quindi la presenza di una considerevole frazione di "ortisti" e magari di qualche amico passato a far visita, quelli di via Treves sarebbero ragionevolmente totalmente occupati, vanificando lo scopo originario della loro realizzazione al servizio dei residenti.    

Come forza politica, abbiamo già dichiarato il nostro totale e motivato dissenso ricordando anche in un "Question Time" come l'area di via Treves fosse originariamente destinata ad essere riforestata ed inclusa nell'ipotizzato Parco della Cava Bottoni, formando in tal modo un'area naturalistica unica e difficilmente riscontrabile in un contesto urbano. 

Tutto inutile, non c'è più sordo di chi non vuol sentire. 

La documentazione del progetto è reperibile sul sito di Sinistra di Sedriano (clicca qui).
Per chiarimenti, scambio di riflessioni, incontri, raccolta firme e/o altro,  volte ad impedire la realizzazione degli orti in Via Treves, scrivere a SdS@sinistradisedriano.it     

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