Solitamente
le elezioni Eruopee in Italia servono ai partiti esclusivamente per misurare il
proprio peso politico. Questa volta
invece, assumono un significato importantissimo: rappresentano l’ultima chance
per cambiare veramente il verso della politica europea, dettata dalle banche e
dalla Merkel.
L’Eurozona è sull’orlo di un collasso. Questo non è
dovuto all’Euro in sé, ma alle politiche di austerità che, anziché supportare
la moneta unica, l’hanno indebolita. Purtroppo, questi atteggiamenti hanno indebolito
anche la fiducia dei cittadini nell’Unione Europea e il percorso di
integrazione dell’Europa.
È la
disuguaglianza che stimola l’euro-scetticismo. E’ necessario abbandonare l’austerità
e recuperare la democrazia. La diversità nelle istituzioni nazionali non è
tollerata, e l’imposizione delle regole è la pietra fondante delle leggi
approvate dalla Commissione Europea per incrementare il controllo economico
sull’Eurozona. La Merkel in Germania,
insieme all’élite burocratica di Bruxelles, tratta la solidarietà sociale e la
dignità umana come ostacoli economici e la sovranità nazionale come un
fastidio. L’Europa è costretta a indossare la camicia di forza dell’austerità,
delle disciplina e della deregolamentazione.
Peggio
ancora, rischia una “generazione perduta”, quella della sua popolazione più
giovane, talentuosa e promettente. Questa non
è la nostra Europa: è solo l’Europa che vogliamo cambiare.
Vogliamo
un’Europa al servizio dei bisogni umani invece che piena di paura della
disoccupazione, della disabilità, della vecchiaia e della povertà, che
distribuisce guadagni ai ricchi e paura ai poveri, che serve le necessità dei
banchieri. Bisogna riunire l’Europa e ricostruirla su basi democratiche e
progressive. E’ necessario ridare priorità alla democrazia, perché l’Unione Europea sarà democratica o
cesserà di esistere. E per noi, la Democrazia non è negoziabile.
Noi
di SdS appoggiamo la lista “L’altra Europa con Tsipras”. Si, Alexi Tsipras, il giovanotto greco di
quarantadue anni, leader della coalizione di sinistra Syriza, oggi prima forza
politica greca con un gradimento che sfiora il 32% dei consensi.
Il
socialista Martin Schulz, che è l’altro candidato alla presidenza della
commissione europea, in questi anni si è opposto alle politiche di austerità
volute dalla Merkel. Non a caso, in
Germania il suo partito SPD siede nello stesso governo della cancelliera
tedesca …
L’Europa
è arrivata ad un bivio critico. Nelle elezioni europee del 25 Maggio, due
chiare alternative per il presente ed il futuro sono sul tavolo: o rimaniamo
immobili con i conservatori e i liberisti, o ci muoviamo avanti con la Sinistra
Europea. O acconsentiamo allo status quo neo-liberista, fingendo che la crisi
si possa risolvere con le stesse politiche che l’hanno causata, o guardiamo al
futuro.
Possiamo
ricostruire la nostra Europa basata sul lavoro, sulla cultura e sulla ecologia.
Ancora una volta dobbiamo ricostruire, nella storia della nostra casa comune
che è l’Europa, un insieme di società democratiche e giuste. Per ricostruire
l’Europa è necessario cambiarla. E dobbiamo cambiarla adesso, perché
sopravviva.
C’è
anche un altro grande risultato che si può ottenere: portare nella politica
italiana il dibattito europeo, per farci uscire dalla mortifera discussione
Letta - Renzi - Berlusconi -Grillo.
Superare
il ridicolo tifo pro-contro l’euro, pro-contro l’Europa, e iniziare a discutere
davvero delle cose che contano: il funzionamento delle istituzioni europee, sui
poteri che devono avere il Consiglio e la Commissione, come deve funzionare
l’unione bancaria e così via.
Inoltre
questo è anche l’ultimo treno per quello che rimane della sinistra italiana,
che vai dai partitini ormai quasi estinti ai mille movimenti che girano intorno
a questa galassia frammentata e litigiosa. Si
dovranno rispolverare "coerenza,
umiltà e saggezza" cancellando pruriti e antichi rancori. Come
dice Tsipras, è arrivato il momento di fare “un passo indietro per fare tutti
un passo avanti”.
Un
po’ come abbiamo fatto noi, nel nostro piccolo, con Sinistra di Sedriano già
nel lontano 2009.
Non
sarà facile ma vale la pena provarci.
Sinistra
di Sedriano
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