Giovanni Impastato a Magenta |
Speravamo - e assieme a
noi la Sedriano onesta, quella semplice e genuina, attenta ai sani
bisogni del paese – che la vergogna di cui ci sta facendo gratuito
dono il sindaco Alfredo Celeste rimanesse circoscritta entro i
confini territoriali della nostra ridente cittadina dell’hinterland
milanese. Al limite sconfinando
in qualche paese limitrofo del magentino.
Ma si è andati oltre,
raggiungendo persino Palermo. Precisamente Cinisi, 12mila abitanti
nell’assolato capoluogo siciliano, comune natale del mafioso
Gaetano Badalamenti, vertice di Cosa Nostra condannato per aver
ordinato l'omicidio di Peppino Impastato.
Venerdì
mattina, appuntamento in edicola: “vediamo
un po’ cosa propina la stampa a questo lembo di terra padana”,
pensiamo. Già la scorsa settimana, il Celeste aveva comunicato
tramite un settimanale locale, che avrebbe organizzato assieme a
celebri personaggi legati all’antimafia convegni sulla criminalità
organizzata, lezioni di legalità e inaugurazioni di vie dedicate a
giovani uccisi per mano dei boss. Dimenticandosi, però, di un
‘semplice’ dettaglio:
avvisare gli ospiti e assicurarsi che questi avrebbero accettato
l’invito. E infatti agli ospiti – commissario della Polizia di
Stato di Rho Carmine Gallo, GIP del tribunale di Milano Giovanni
Gennari e Giovanni Impastato fratello di Peppino – è toccato
apprendere la notizia dalla stampa, rimanendo basiti nel vedere il
proprio nome inserito in una kermesse inventata dal prof Celeste col
palese intento propagandistico. Nessuno dei tre aveva mai dato la
propria autorizzazione né la conferma alla partecipazione. E così
gli è toccato alzare il telefono e denunciare la propria estraneità
ai fatti.
Ma cosa pensate, che dopo
la prima smentita il caro Alfrè abbia gettato la spugna? Eh no, lui
ci ritenta. E questa settimana sul medesimo giornale si legge: gli
appuntamenti antimafia organizzati da Celeste sono rimandati a
settembre, stessi ospiti e stesso luogo. Celeste, che forse in
questi primi giorni di calura estiva comincia a perdere colpi, si è
reinventato tutto: evento, lezioni, inaugurazione. Per la seconda
volta in pochi giorni gli ospiti immaginati da Celeste apprendono la
notizia e via con la seconda smentita, questa volta più formale e
tramite lettera. Dai diversi angoli d’Italia in cui vivono e si
impegnano nella lotta contro la criminalità organizzata, comunicano
educatamente all’Alfrè che alle sue iniziative non parteciperanno
"per ovvie ragioni", pur essendo garantisti e lasciando che
sia la magistratura a pronunciarsi sul primo cittadino indagato per
corruzione e sugli influssi dei suoi presunti corruttori sulla vita
politica del paese.
Non solo: i ‘protagonisti
immaginati’ da Celeste fanno sapere che qualora il sindaco
dovesse nuovamente utilizzarli strumentalmente, agiranno con
diffida nei confronti del primo cittadino. E’ questo l’ultimo
ed esilarante tentativo di Celeste, quello di sciacquarsi la bocca
con nomi legati all’antimafia. Quella stessa bocca con cui l’Alfrè,
parlando al telefono chiedeva aiuto al presunto boss Eugenio
Costantino (memorabile serata Minetti), le stesse labbra che hanno
più volte proferito parole d’amicizia rivolte al marito della
capogruppo Pdl Fagnani oggi ai domiciliari. E poi: bastasse dedicare una via a un giovane compagno antimafia per ripulirsi la coscienza.
Crediamo che ne i nomi di
Peppino e di suo fratello Giovanni, ne quelli del GIP Gennari e del
commissario Gallo, meritino di essere utilizzati strumentalmente da
un sindaco che con arroganza e presunzione calpesta da anni la
dignità dei sedrianesi onesti.
Ma non c'è due senza
tre, quindi attendiamo in edicola la terza puntata de: 'La bufala
celeste'.
Sinistra di Sedriano
Il sindaco in data 03 luglio 2013, ha pubblicato sul sito del comune la mail di Giovanni Impastato.
RispondiEliminahttp://www.comune.sedriano.mi.it/Public/docs/1008_E_mail_Giovanni_Impastato.pdf