In Lombardia purtroppo è andata molto male, Agnoletto ha preso il 2,36 % e la Federazione della sinistra il 2,04 e quindi non siamo riusciti a superare la soglia di sbarramento del 3%..
Siamo molto rattristati per non essere riusciti a far eleggere il nostro candidato Luciano Muhlabuer , giovane consigliere uscente onesto e leale, onnipresente in tutte le nobili battaglie a favore dei diritti dei migranti, dei giovani, degli operai delle fabbriche in crisi. Noi ci siamo battuti con molto vigore per raggiungere questo unico obiettivo, la riconferma di almeno un nostro consigliere regionale, dopo la grave decisione di Penati di escludere la sinistra dalla coalizione di centrosinistra imbarcando invece i vendoliani . E cosi' Penati ha subito una batosta senza precedenti ( 23 punti in meno di Formigoni) , noi siamo fuori anche dal Consiglio Regionale, mentre Sinistra e Libertà pur pigliando pochissimi voti (1,38%) grazie all' ombrello protettivo del PD nel consiglio ci entra. Per noi in Lombardia è andata malissimo, PRC e Comunisti Italiani insieme perdiamo voti sia rispetto alle regionali precedenti che alle europee dello scorso anno e certamente si deve aprire un serio e profondo dibattito al nostro interno a livello Regionale e Nazionale. Con tutto cio' vi è il grande risultato personale di Muhlbauer che ottiene 4088 preferenze a Milano (53 a Sedriano) raddoppiando quelle di 5 anni fa.
Sul dato nazionale siamo al 2,74 (SEL al 3,03 ma bisogna tenere conto che in puglia è il secondo partito con circa il 9, nel resto d'italia è molto bassa). La decisione di Beppe Grillo di presentare proprie liste (risultato 2, 33 % ci hanno addirittura superato senza peraltro entrare in Consiglio!) ha danneggiato anche noi, soprattutto per quanto riguarda il voto giovanile.
Per quanto riguarda Sedriano, Agnoletto ha preso 191 voti (3,71 %) e la federazione della sinistra 163 (3,51 %). Alta l'astensione, ha votato il 62% degli elettori.
Quello della Sinistra di Sedriano è' il migliore risultato in tutta la provincia di Milano (compreso Milano), pochissimi paesi superano il 3 (Pero, Cornaredo e qualcun'altro) tutti gli altri sono sotto il 3 e il 2. E' una magra consolazione visto che è andata malissimo in Lombardia, però questo ci tira un po' su il morale perchè significa che la strada che abbiamo intrapreso (con la creazione del Movimento della Sinistradi Sedriano, temutissimo dal Sindaco di Sedriano) è quella giusta e comunque il nostro lavoro da qualcuno è stato apprezzato. Come coalizione siamo arrivati terzi, come partito siamo quinti dopo PDL,PD, Lega, IDV.
Ringraziamo i compagni e le compagne che hanno sostenuto la nostra vivace campagna elettorale, che abbiamo svolto con la massima correttezza, pur avendo ricevuto intimidazioni di vario genere. Ringraziamo anche quei cittadini che ci hanno dato il voto e a tutti assicuriamo che a partire da subito riprenderà l'intenso lavoro di "SinistradiSedriano" , basata sulla" Opposizione di strada" , la piu' vicina possibile ai bisogni dei cittadini, ed esprimendoci con l'unico metodo che conosciamo, cioè quello di Dire sempre "Pane al Pane, Vino al Vino" ("Il Si' sia un Si', il No un No, il resto e' del Maligno" - cosi' disse Gesu' nel Vangelo di Matteo).
A cura di Sinistra di Sedriano
Il risultato ottenuto nel nostro paese, purtroppo non confortato dal dato regionale, dice che vi state muovendo in modo corretto e concreto verso la gente. Il tempo è galantuomo....
RispondiEliminaProseguite così. Vi seguo con simpatia.
giuseppe.
In regione è andata piuttosto male come è accaduto anche nel territorio nazionale. A Sedriano avete retto, probabilmente perchè state lavorando bene (complice anche un PD dormiente). Che dire ... sicuramente di proseguire su questa strada, di non allentare la presa e di continuare a stare in mezzo la gente.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per il futuro.
Franco
Qualcuno era comunista perché era convinto d’avere dietro di sé la classe operaia.
RispondiEliminaQualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
Qualcuno era comunista perché c’era il grande Partito Comunista.
Qualcuno era comunista nonostante ci fosse il grande Partito Comunista.
Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era comunista perché abbiamo il peggiore Partito Socialista d’Europa.
Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi solo l’Uganda.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi viscidi e ruffiani.
Qualcuno era comunista perché piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica, eccetera, eccetera, eccetera.
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno credeva di essere comunista e forse era qualcos’altro.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno, perché sentiva la necessità di una morale diversa, perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due: da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano, senza più neanche l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.
Lo sosteneva Gaber (e non solo lui) nel 1991: Sarà ancora così ?
Qualcuno lo è ancora ... Lo è perché ci è nata e ci vuole anche morire. Lo è perché crede nell'uguaglianza delle persone. Lo è perché crede nella giustizia sociale. Lo è perché tanti anni fa ha combattuto contro i fascisti e li combatte tutt'ora, e non ha proprio voglia di morire berlusconiana.
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